K – Sepoltura

K 1 Seppellire i morti

Seppellire i morti con rispetto e' una Mitzvah. Il Talmud include l'accompagnamento di un defunto tra gli atti il cui compimento riceve ricompensa sia in questo mondo che in quello a venire (M. Peah 1:1 e B. Shabbat 127a, citato nel Siddur sefat haneshamah p.16).

K 2 Responsabilita' per la sepoltura

La responsabilita' per la sepoltura incombe ai figli o al coniuge. Genesi 23 e' il primo riferimento biblico a una sepoltura. Questo passaggio sottolinea quanto era importante per Abramo acquisire un posto per seppellire Sarah e come lui stesso si occupo' di tutto.

Se il defunto non ha ne' figli ne' coniuge, questa Mitzvah incombe ai parenti piu' prossimi. Se non ve ne sono, questo dovere cade sulla comunita' (cfr. Il terzo principio nella introduzione di questo capitolo).

K 3 Momento della sepoltura

Il servizio funebre e il seppellimento non devono essere ritardati senza motivo. Il principio e' di procedere al servizio funebre e alla sepoltura appena possibile (in generale due o tre giorni dopo il decesso).

Maimonide, basandosi sulla obbligazione biblica di seppellire un condannato a morte subito dopo l'esecuzione (Deuteronomio 21:23), fa derivare l'obbligo di procedere al seppellimento il giorno stesso della morte (Sefer haMitzvot positive 231). Il Shulhan Arukh fa rimarcare che tale rapidita' non sempre e' possibile, ne' consigliata: si puo' attendere una notte se si deve procurare un lenzuolo o una bara decente o per attendere l'arrivo dei parenti... La Torah vieta ogni indugio, salvo quando questo sia in onore del defunto (B. Yore deah 357). Il rabbino deve essere avvertito del decesso e consultato per stabilire la data del servizio funebre.

K 4 Shabbat e feste

Sepolture non possono aver luogo ne' di Shabbat ne' nei giorni di festa (cfr. E 2). Fuori Israele gli ebrei ortodossi e alcuni ebrei liberali osservano un secondo giorno di festa, per questo se ne terra' conto e verra' consultato il rabbino.

K 5 Semplicita' e dignita'

Bisogna espletare le disposizioni funerarie con semplicita' e dignita'. È usanza utilizzare una semplice bara di legno bianco e di non mettere ne' fiori ne' corone (cfr. Quarto principio nella introduzione di questo capitolo).

K 6 Tzedakah

É una Mitzvah esprimere simpatia verso il defunto compiendo un gesto di Tzedakah in sua memoria.

Nell'avviso funebre le famiglie possono esprimere il desiderio che delle donazioni siano indirizzate a opere di loro scelta.

K 7 partecipazione al servizio funebre

La famiglia incontrera' il rabbino per mettere a punto i dettagli del servizio funebre. Se desidera che una persona particolare prenda parte al servizio, si deve consultare il rabbino.

K 8 L'elogio funebre

Parlare del defunto in termini elogiativi e' una Mitzvah. L'orazione funebre e' una pratica antica gia' menzionata dalla Bibbia (2 Samuele 1:17-27 e 3:33-34). In epoca talmudica era pratica corrente: ascoltando l'orazione funebre si puo' sapere se il defunto avra' diritto alla vita eterna o no (B. Shabbat 153a). Saranno consultati i membri della famiglia per avere una idea piu' esatta della vita del defunto e non per non commettere gaffes.

Nelle comunita' ortodosse e' usanza abbreviare il servizio e alcuni non pronunciano orazioni funebri il venerdi mattina, la vigilia delle feste e durante Hanukah, Purim e il giorno di Rosh Hakhodesh. Nelle nostre comunita' l'elogio funebre e' sempre pronunciato e il rito non e' abbreviato.

K 9 Assistere alla sepoltura

Assistere al servizio funebre e' una Mitzvah. Si chiama Halvayat hamet (accompagnamento del morto - cfr. K 1), a meno che la famiglia desideri che la sepoltura avvenga nell'intimita'.

K 10 Luogo dei servizi funebri

I servizi funebri si tengono nella abitazione del defunto (levata del corpo), sulla tomba o nell'oratorio del cimitero.

K 11 Modi di sepoltura

La pratica piu' estesa e' quella della inumazione del corpo. Il testo biblico ricorda che il nostro corpo deve disintegrarsi naturalmente: polvere sei e alla polvere ritorni (Genesi 3:19). In epoca biblica si seppellivano spesso i defunti in nicchie scavate all'interno di caverne come fece Abramo o sui pendii (Genesi 23, Isaia 22:16, m. Baba batra 6:8). In epoca post-mishnaica i rabbini dichiararono che la sepoltura in terra era il modo corretto e tale e' diventata la norma (c.a. Yore deah 362). Ma la sepoltura in un loculo e' esistita da sempre. Per questo nelle nostre comunita' e' accettato la sepoltura in un mausoleo o in un colombario dopo l'incenerimento.

Il corpo del defunto deve, se possibile, essere seppellito in un cimitero ebraico o nel settore ebraico di un cimitero municipale.

K 12 Sepoltura di non ebrei

L'ebraismo liberale ammette che i congiunti non ebrei siano sepolti in cimiteri o mausolei ebraici. Verra' chiesto allora che nessun servizio religioso non ebraico venga celebrato e che non sia posto in loco nessun simbolo non ebraico.

K 13 Kaddish sulla tomba

L'ebraismo liberale non esige la presenza di un minyan (gruppo di 10 persone). Secondo la concezione ortodossa il Minyan (10 uomini ebrei) e' necessario per la recita di alcune preghiere, come il Kaddish. Nelle comunita' liberali nel minyan contano anche le donne.

Il Kaddish (vedi appendice) deve essere recitato dai figli, dal coniuge o dai genitori del defunto. Gli altri membri della famiglia e gli amici possono unirsi alle persone in lutto durante la recitazione. Se il defunto non ha parenti, il Kaddish puo' essere recitato dagli amici o dal rabbino.

K 14 Ricopertura della bara

La famiglia e gli amici buttano tre palate di terra sulla bara e, generalmente, rimangono presso la tomba fino a quando la bara non sia completamente ricoperta di terra.

K 15 Loculo mortuario

É permesso l'uso di un loculo quando questo e' previsto dalla legge civile o dai regolamenti locali.

K 16 Presenza di bambini alla sepoltura

Non si deve impedire ai bambini di assistere ai funerali. Nel dubbio consultare il rabbino. Si deve rispondere alle domande dei bambini riguardo alla morte, i servizi funebri e la sepoltura. Bisogna aiutarli ad affrontare la realta' della morte e ad accettarla.

K 17 Nessuno deve essere escluso

Pronunciare il rituale per ogni ebreo e' una Mitzvah. La Mishnah afferma che per colui che pone fine ai suoi giorni volontariamente e coscientemente non si ha l'obbligo di organizzare dei funerali ne' di pronunciare una orazione funebre... (M. Semakhot 2:1). Il problema e' allora di stabilire cosa significa coscientemente. Numerose autorita' rabbiniche hanno ritenuto che una persona che commette suicidio non possa essere considerata in possesso di tutte le sue facolta' al momento di questo atto, e pertanto non rientrerebbe nel cose previsto dalla mishnah. Era quindi possibile procedere a una sepoltura rituale con tutte le preghiere e una orazione funebre.

Ognuno deve essere trattato con il rispetto dovuto a ogni membro della comunita' e ha il diritto di essere sepolto in mezzo alla sua famiglia.

K 18 Bambini non vitali

La tradizione precisa che per un bambino di meno di 30 giorni non si deve osservare alcun rito funebre. Ciononostante ogni bambino che ha vissuto deve essere sepolto con un servizio semplice. Per i riti di lutto consultare il rabbino.

K 19 Corpo irreperibile o donato alla scienza

Se il corpo non e' stato ritrovato o identificato, o se il corpo e' stato dato alla scienza (e non restituito), un servizio funebre sara' tenuto al domicilio del defunto. La Mishnah precisa che il rito funebre deve essere rispettato nella sua iuntegralita' per colui che e' caduto in mare, che e' stato portato via dalle correnti o divorato da una bestia feroce (M. Semakhot 2:12).

Nel caso in cui il corpo non viene ritrovato, il periodo di lutto inizia dal momento in cui non vi sono piu' speranze di ritrovarlo.

Il problema della persona dispersa riguarda anche il caso della Agunah (donna il cui marito e' scomparso e di cui non si ha alcuna notizia o che l'ha lasciata senza concederle il divorzio). Nelle nostre comunita' si considera che il periodo di lutto inizi dal momento in cui le autorita' civili dichiarano una persona deceduta. La vedova allora e' libera di risposarsi (cfr. E 3)

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