Cybergolemdi Marge PiercyNel 2059 ventitre' grandi multinazionali si spartiscono il dominio del mondo ed impongono la pace delle multi. Dopo la guerra dei quindici giorni nel 2017, scatenata da un terrorista che con un ordigno nucleare aveva cancellato dalle carte geografiche la citta' di Gerusalemme, c'era stata una conflagrazione di armi biologiche, chimiche e nucleari che avevano provocato l'incendio dei pozzi petroliferi distruggendo l'intera regione medio-orientale. Gli ebrei erano stati incolpati di quel disastro a cui era seguito un lungo periodo di caos economico. Nove decimi della popolazione mondiale vive nei glop, putridi e violenti alveari dove si muore di fame. I rimanenti sono stanziati nelle modernissime enclave delle multi. Nelle enclave delle multi gran parte dei lavori ordinari vengono espletati dai robot. Tutto il mondo e' collegato attraverso la rete, non molto dissimile da una evoluzione della rete internet, su cui ci si collega tramite uno spinotto infilato nel cervello. Con la rete si entra in collegamento cerebrale con un mondo di realta' virtuale in cui si lavora, ci si diverte ed in cui si puo' anche morire a causa di una fortissima scarica elettrica che brucia il cervello. Ogni multi ha la propria religione ufficiale, che fa parte della cultura aziendale, alcuni ebrei marrani che lavorano per le multi vanno formalmente in chiesa o in moschea ma praticano in segreto l'ebraismo. Tikva e' una creativa comunita' ebraica di artigiani high-tech dell'informatica, una citta' libera, minacciata nella sua sopravvivenza da una delle multi. A difesa di Tikva viene costruito un cyborg di nome Yod, capolavoro di cibernetica e biologia, cui una scienziata decide di dare una educazione sentimentale. Per questo racconta a Yod l'antica leggenda ebraica del golem, creato dal rabbino Loew, con creta e parole della Kabalah, per salvare il ghetto di Praga da un Pogrom preannunciato. Yod, come l'antico golem, deve nascondere i suoi poteri sovrumani e si trova di fronte al problema di imitare l'irrazionalita' della mente umana. Spinto fino all'amore sensuale verso Shira, la giovane nipote della sua creatrice, si dimostra anche in questo migliore di un uomo. Nel finale drammatico Yod supera il golem di Praga nello sfiorare il raggiungimento di una coscienza totalmente umana. Il racconto si sdoppia tra la magica atmosfera di una Praga secentesca ed il fantascientifico scenario cyberpunk. Il filo di collegamento tra queste due epoche appare l'immutata tradizione dell'ebraismo che, anche in un mondo cosi' avanzato, conserva lo spirito collettivo dei vari tipi di comunita' ebraiche del passato. Emanuele Viterbo Pubblicato su Haqeilla' di dicembre 1997 |