Sottile differenza tra "conversione" e "ritorno" all'Ebraismo"Non esiste la conversione all'ebraismo: ebraismo e conversione sono due concetti antitetici, l'uno esclude l'altro" (Rav Shlomo Bechor) "Ebrei non si diventa: anch'io vorrei diventarlo!" (Rav Avraham Piattelli) "E' ebreo colui che e' figlio di una donna ebrea e/o che accetta la halacha" "Se il Signore avesse voluto un mondo popolato solo di ebrei avrebbe avuto forse qualche problema? Ma Egli, benedetto sia il Suo Nome, ha voluto un mondo fatto di settanta nazioni. Forse noi vogliamo il contrario?" Il mio collaboratore Ming Yangjiu mi prega di pubblicare questo messaggio: Liang Rongfa sa benissimo queste cose, e non c'e' bisogno di ricordarle proprio a lui. Semmai, e' il caso di chiedersi se e' il caso di dire queste cose a chi fa una semplice domanda sulla "conversione", e non ritengo opportuno farlo senza prepararlo un po' prima. Provo a spiegarmi: nella maggioranza dei testi di "educazione sessuale" e' spiegato che sia l'ovulo che lo spermatozoo umani sono aploidi, cioe' hanno ventitre' cromosomi ciascuno al momento della fecondazione. In realta' la cosa e' piu' complicata: lo spermatozoo e' aploide (23 cromosomi), ma l'ovulo e' diploide (46 cromosomi). Infatti e' solo dopo l'ingresso dello spermatozoo nell'ovulo che inizia la meiosi, che termina con uno zigote diploide (23 cromosomi materni e 23 paterni) e tre globuli polari aploidi (con soli 23 cromosomi ciascuno di origine materna). Perche' mai queste cose vengono spiegate soltanto nei manuali di biologia per universitari? Per risparmiare inutili complicazioni ai ragazzi che devono imparare cose ben piu' importanti per loro dell'esatto meccanismo della fecondazione. Lo stesso discorso vale per la sottile differenza tra "conversione" e "ritorno" all'Ebraismo: un conto e' rispondere ad una domanda occasionale, un'altro intraprendere una discussione teorica sull'argomento. Ciao da Liang Rongfa e Ming Yangjiu. |