...Da un nostro lettore

Sono un portiere d'albergo ho 32 anni e collegandomi su internet ho trovato il vostro sito: davvero interessante.

Io non sono di religione ebraica ma cattolica, ma cio' che ci unisce e' di avere Abramo come padre.

Sabato mattina tornando a casa dal mio turno di lavoro ho acceso la televisione e stavano trasmettendo il film di Charlie Chaplin Il Dittatore, film che non mi stanchero' mai di vedere.

Soprattutto la scena finale in cui Charlot scambiato per il dittatore viene invitato a tenere un discorso alla folla. Ed e' un discorso che ho impresso a memoria nel cuore, per non dimenticare mai che le parole fraternita', rispetto ed uguaglianza non devono rimanere solo parole, ma devono diventare fatti concreti.

Il dolore che nei secoli il popolo ebraico ha dovuto subire e' qualcosa di terribile, di assurdo. Ma solo chi ha subito sulla propria pelle ingiustizie, angherie forse e' capace di un amore ed un rispetto piu' grande verso gli altri ed ha per la vita una maggiore considerazione. La mia e-mail e' solo il saluto di uno che non conta niente, ma a cui hanno insegnato il rispetto e l'amore verso gli altri.

C'e' nel Detereunomio un passo che dice:

Rammentati del cammino che il Signore ti ha indicato. Per provarti, per umiliarti, per mostrarti cio' che era nel tuo cuore. Affinche' non avvenga che quando avrai mangiato e sarai sazio. Quando avrai costruito belle case e dimorerai in esse, quando si moltiplicheranno il tuo gregge ed il tuo bestiame, tu inorgoglisca il tuo cuore e ti dimentichi del signore D-o tuo.

Un saluto grande come il mondo e buon lavoro.

Massimiliano Scio'

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