Francesco Zampa ci racconta...

Faccio seguito al messaggio inviatovi qualche settimana fa, e vorrei parlare della mia esperienza, di quale percorso mi ha condotto fino a voi.

Fin da giovane ho sentito dentro di me la consapevolezza di far parte di qualcosa, ovverossia sentivo che un certo tipo di comportamento, diciamo "giusto", era in sintonia con il mio essere piu' intimo, con il mio codice genetico. Sentivo l'occhio di D-o su di me. Non so se questo sia stato effetto dell'educazione ricevuta (cattolica tradizionale): so, con quasi certezza, che un comportamento aderente ad i princlpi inculcatimi mi riempiva di forza e di consapevolezza delle mie possibilita'. Quella era la strada, cosi' andava fatto, male non sarebbe potuto venire: ero in contatto diretto, l'insegnamento era inequivocabile.

Poi la vita mi ha sottoposto a qualche prova ed ho ceduto, smarrendo la via e faticando per ritrovarla. Forze negative si erano impossessate di me: avevo perso fiducia nelle mie possibilita' e quindi in D-o. Obbedivo a bisogni estemporanei, non a me stesso ma alle mie insicurezze, a Vitelli d'Oro: ero posseduto. L'erba cattiva aveva germogliato in me ed era cresciuta quando tutto sembrava evidentemente a posto.

Mi chiedevo perche' mi stesse accadendo tutto questo. La risposta era semplice: ero uscito dal seminato, non avevo saputo accettare gli eventi negativi, pur in possesso di tutto cio' che sarebbe servito per uscirne incolume. Io, con tutte le mie consapevolezze avute in dote, avevo fallito il mio personale attraversamento del Mar Rosso. Non avevo saputo lasciare il passato per andare con sicurezza verso il futuro. Per presunzione, per orgoglio, per paura. Fatto sta che, dove era chiaro ed evidente accettare tutto quello che in buona sorte mi stava arrivando per aver sempre seguito determinati insegnamenti, ho voluto fare di testa mia, sbagliando: pensavo che tutto mi fosse dovuto.

Fortunatamente, mai e' mancata la consapevolezza, l'intuizione che tutte le risposte che cercavo erano nelle Scritture: veramente mi sono trovato ad attraversare un deserto di solitudine e di sentimenti. Tutto che quello che avevo era sparito in un secondo. Cosi', ancora seguendo l'istinto, ho cominciato a cercare piu' appronditamente in questa direzione, trovando gli Ebrei, la Torah e tutto il resto: qui c'e' tutto, qui veramente ci sono tutte le risposte. Avevo ritrovato l'umilta' e finalmente anche D-o si era girato ancora verso di me, ridandomi fiducia.

Siccome non sono un fulmine, solo la mia pigrizia e' di ostacolo a questa ricerca, che avverto infinita ed incredibilmente piena. La linfa vitale sta rivitalizzando cio' che sentivo inaridito, anche se ancora e' lungo il cammino. Spesso ho pensato: "Per Mosh e' stato piu' facile, lui ha avuto direttive inequivocabili direttamente da D-o, non era possibile sbagliare". Non le abbiamo forse anche noi tutti i giorni? In ogni momento riceviamo indicazioni, basta tacitare il frastuono e fare cir che e' giusto. So benissimo che non e' semplice nonostante cerchi sempre di fare la cosa giusta chiedendomi: "Perchi agisco in questa maniera? Cosa dovrei fare? Come dovrei reagire a questa sollecitazione che mi si presenta?"

Mi piacerebbe realizzarmi e cambiare lavoro: a cosa obbedisco? Sto tentando di realizzare la mia Parnassah o e' ancora un Vitello d'Oro? Non ho ancora trovato la mia Parnassah, il mio sostentamento, o perlomeno l'ho trovato a meta': e' arrivata una sposa dolcissima, veramente mandatami in appello da D-o, e due bambini meravigliosi, Davide e Simone, quando mai avrei creduto che tutto cio' fosse possibile, ancora peccando di presunzione e sottovalutando la Fede.

Per il momento ho imparato ad impegnarmi per quanto piu' posso e sempre di piu', e soprattutto sto imparando la valenza pratica e quotidiana della Torah, la straordinaria, incredibile forza della preghiera, l'onore del padre come direttiva universale, la beneficienza come investimento, la Kabbalah come sintesi del Creato, il Talmud come Suprema Corte del vivere quotidiano. Chissa' se avrei potuto arrivarci da solo? Forse il Mar Rosso e' alle spalle, forse sono ancora nel deserto. Non e' facile, per me trovare le risposte.

Per questo non ho ancora trovato pienamente la mia via, e probabilmente D-o sta aspettando che il mio impegno faccia volgere il mio atteggiamento in maniera positiva, si' da farmi trovare quello che Lui ha preparato per me.

A presto,
Francesco Zampa

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