Ilchot deot (1,1-3)

Molteplicita' dei caratteri

Halacha' 1,1: Ciascun uomo possiede comportamenti molteplici e ciascuno e' differente dall’altro, e distante dall’altro1.

Un tipo d’uomo e' iroso,e' continuamente irritato. Ci sono dei quieti che mai si mossero ad ira, o se furono lievemente irritati per un certo periodo di anni.

C’e' l’uomo superbo e l’uomo che e' eccezionalmente umile.

C’e' l’uomo spinto da appetiti che non riesce mai a soddisfare i suoi desideri, e il padrone del proprio cuore (baal lev) purissimo (tahor meod), che non desidera nulla fuorche' quel che necessita al corpo2.

C’e' l’uomo avido che non e' soddisfatto con tutto il denaro del mondo, come e' scritto (eccl.5,9):l’amante del denaro non gli basta denaro.

Vi e' l’uomo che si affligge l’anima, e' soddisfatto di poco, che non sia abbastanza per le sue necessita',non si disturba e non insegue, ma ottiene quel che gli e' necessario.

C’e' chi si tormenta con la fame, per non spendere. Quando mai spende una monetina (perutà) del suo, lo fa con gran pena, c’e' chi colpevolmente dissipa la sua intera fortuna3.

Su questi tratti son tutti i comportamenti:chi e' sempre esaltato chi è depresso; l’avaro e il prodigo; il crudele e il tenero di cuore; il codardo e il temerario; e cosi' via.

Halacha' 2,1: fra ciascun tratto e l’altro estremo ci sono punti intermedi4, ciascuno distante dall’altro.

Riguardo a tutti i comportamenti : ciascun uomo ne aveva parecchi dall’inizio che e' concepito in accordo con il proprio corpo. Molti sono appropriati alla natura della persona e saranno acquisiti più facilmente di altri tratti. Molti non si hanno dalla nascita. Uno puo' averli imparati dagli altri, o essersi volti ad essi da solo.

Puo' esserci arrivato come risultato di un proprio pensiero, o poiche' sentiva che quel comportamento era adatto per lui o ha visto di seguirlo.(tuttavia) ci e' abituato ed e' diventato parte di lui.

Halacha' 3,1 i due estremi di ciascun tratto che sono distanti l’uno dall’altro non riflettono un corretto comportamento. Non e' opportuni che uno si comporti in accordo con questi estremi o li insegni a se stesso.

Se uno trova che la sua natura tende ad uno degli estremi o si adatta facilmente a questo, o se ha imparato uno degli estremi e agisce in accordo con questo, deve riportarsi indietro a cio' che e' corretto e marciare sui passi dei buoni (baderech toviim). Questo e' il sentiero giusto(hadderech haysharà).

  1. Gli otto capitoli iniziano anche essi dicendo nefesc adam echad vepetichot rabbot (l’anima dell’uomo e' unica, ma molteplici le sue dimensioni. In Bberachot 58a e' prescritto chi vede una moltitudine d’israeliti reciti la benedizione: benedetto sii....che conosce i nascosti segreti alludendo alla molteplicita' dell’animo umano. Analoga e' l’allusione della Mishnah Sanhedrin iv,5 che recita...se un uomo conia più monete dello stesso conio, esse sono tutte uguali l’una all’altra; e il re dei re, kadosh baruchu, impronto' tutti gli uomini con lo stampo del primo uomo, eppure nessuno di essi e' uguale al suo compagno. Torna

  2. Nel Pirke' Avot 4,, R. Ben Zoma’ propone questo dominio sulla libido come la vera impresa dell’uomo. (v.Luciano Tagliacozzo: il cielo e’ stretto per Shimon Ben Zoma’- lamed ed.) Torna

  3. Nella Genesi Labano che letteralmente mangia la dote delle figlie e' questo caso. Torna

  4. Lechem Mishneh spiega che tracciando una linea ideale.

    A______*______ *________*______z;dove ad es. A=avaro; z=prodigo

    Fra i due estremi, i punti intermedi più interi sarebbero i comportamenti corretti. Ci sono parecchie aggadot, Midrashim o storielle chassidiche su questo fato del giusto mezzo: divertente e' ad esempio questa, tratta dal Midrash Rabba':

    Rabbi Yohanan quando stava per morire disse a coloro che dovevano occuparsi di lui:seppellitemi vestito di verde, ne' bianco ne' nero, cosi' se risorgero' fra i giusti non mi vergognero', se risorgero' fra i malvagi, non saro' screditato. Torna

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