Taanit 18a

Il 28 del mese di adar, gli ebrei ebbero una buona notizia: essi non dovevano piu' astenersi dallo studiare la Torah. Il governo (romano) aveva infatti promulgato un decreto che vietava agli ebrei di studiare la Torah, di circoncidere i figli, e di rispettare lo Shabat. Ecco quel che fecero allora Yehuda Ben Shamoa e i suoi compagni; essi andarono a domandare consiglio ad una certa dama che riceveva da lei notabili romani: andate a manifestare la notte disse lei. Essi lo fecero forse il cielo non ci ha creati fratelli? dissero, non siamo figli dello stesso padre e della stessa madre? in che siamo differenti dagli altri popoli perche' voi facciate contro di noi decreti cosi' crudeli? il governo annullo' il decreto, e fu da allora un giorno di festa.

Commento: e' assai strana questa Agada'. In queste poche righe c'e' l'affermazione dell'universalismo ebraico e della genesi unica dell'umanita'. Il cielo ci ha creato e' una prima affermazione, siamo figli dello stesso padre e dell stessa madre e' una seconda. Se e' un appello ai romani e' difficile da spiegare: essi non credevano nel racconto della genesi, dunque non credevano in Adamo ed Eva come prima coppia. Potrebbero essere i persiani sassanidi o i cristiani del IV secolo. Verso di loro e' piu' comprensibile questo appello.

C. non e' un appello che riguardi la prima coppia. Padre e madre unici possono essere per le scuole filosofiche allora in voga, forma e materia. Piu' in la', nel medioevo, saranno la Sefira' dell'intelligenza divina (bina') e la Sefira' della grazia (hesed), a svolgere questo luogo di padre e madre. E la matrona, la matronita' come la definisce il Talmud, verra' ad essere la Shechina'.

L. questo non e' un appello alla pieta' dei romani, badate bene, appartiene al commento alla Mishnah che invita suonare l'allarme nella notte. E' una precisa Mizva' in Israele; in caso di sciagura, urlate verso il cielo e strepitate finche' non passi. L'allarme e' lo shofar che chiama a raccolta gli israeliti. E' il segnale della rivolta. Chi e' la matronita': e' Rahav, la prostituta di Gerico che accolse gli esploratori ebrei, oppure e' la Eshet Hail dei proverbi, o ancora e' Debora la profetessa o la socialista ebrea Rosa Luxemburg. In ogni caso e' la presenza femminile che aiuta Israele. Sulla datazione c'e' da fare una nota a parte: piu' essa e' indeterminata, piu' significa che l'Agada' e' un insegnamento valido per ogni epoca. Il grido hey shamaim che noi traduciamo forse il cielo e' prima di tutto un'invocazione al signore che si alza nella notte, un tiqun hazot, come lo chiamiamo oggi. Aohna ht hey shamaim e' prima di tutto il grido di Israele che dall'Egitto si alza al cielo, e' il pianto della gente. Lo shofar nella notte e' quello del giudice Gedeone, che terrorizza i nemici e ne provoca la rotta.

Questo episodio mi ricorda la notte dei cristalli, il pogrom di Leopoli e altri episodi del genere. Suonate l'allarme nella notte e' la Mishnah che accomuna carestia, locuste, eserciti stranieri: e' il grido del popolo ebraico, dunque e' un dovere eterno.

La notte e' insieme anche il momento della liberazione dall'Egitto. E' la turba di angeli dell'ultima piaga.

L. dice Yehuda Halevy:

Un servo risveglia la tua aurora.
Aurora e ricerca di liberta'
e' giorno di quiete povera nella tua verita'
per il figlio della schiava che s'acquieta
desidera l'anima sua un giorno per preparare un canto

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