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set 13, 2005 |
Aspetti di vita ebraica,  |
redazione

Benedire con concentrazione

Langolo dellAlach Cap.6,1 Tratto dal Kitzr Shulchan Arch di Rav S. Gantzfried

Prima di recitare una benedizione bisogna sapere quale si deve formulare, in modo che quando si pronuncia il nome di D-o, Benedetto egli Sia, che lessenza della benedizione, si sappia come terminarla; proibito occuparsi di altro mentre si recita una benedizione, come pure non si deve recitarla in maniera affrettata.

Riguardo a tale norma, cos il Sefer Chassdim dice: quando si fa la netilt yadaim, o si recita una benedizione in modo frequente, come quelle inerenti ai frutti oppure alle altre mitzvt che si compiono usualmente durante il giorno, bisogna prestare attenzione a recitarla in nome del Creatore che con immensa misericordia ci ha dato i frutti o il pane per goderne e ci ha comandato i precetti.

Riguardo alla suddetta norma continua il Sefer Chassidm e dice: Quando si pronuncia una benedizione, non va detta il modo abitudinario facendo uscire le parole dalla bocca senza concentrazione. per questo infatti che il Santo Benedetto si adirato e ha inviato il Profeta Isaia ad ammonirci, dicendo: Poich questo popolo si mostra a Me vicino, con la bocca e con le labbra Mi onorano, ma il loro cuore da Me lontano; essi Mi temono solo in forma meccanica (Isaia 29,13).

Disse il Santo Benedetto al Profeta Isaia: Guarda come si comportano i Miei figli [Israele]: Mi rispettano solo apparentemente e si cosiderano osservanti delle usanze tramandate dai loro Padri. Vengono nella Mia casa e pregano dinnanzi a Me le preghiere consuete stabilite dai loro Padri, ma senza gioia. Si lavano le mani e recitano la benedizione al Netilt Yadaim, tagliano il pane e dicono la benedizione a lui inerente [ha-Motz], bevono e benedicono[ prima e dopo] come se fosse cosa ormai acquisita [nellintimo].

Tuttavia, quando Mi benedicono non intendono benedirMi. per questo che il Signore si adirato e ha giurato sul suo Suo santo nome di far perdere la saggezza ai Suoi sapienti che Lo conoscono e Lo benedicono in modo abitudinario e senza concentrazione. Infatti in seguito scritto: Perci continuer a fare prodigi..... e si perder la saggezza dei Suoi sapienti (Isaia 29,14). riguardo a ci che i nostri maestri hanno ammonito dicendo: Agite in nome del Creatore.

bene quindi, che ognuno si abitui a dire le benedizioni a voce alta, perch la voce sveglia lintenzione.