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ago 19, 2002 |
Sbirciamo Eretz Israel,  |
redazione

Fino a quando non fermeremo la mano di Arafat.

Fino a quando non fermeremo la mano di Arafat e dei suoi terroristi in divisa la guerriglia continuera'.

Ogni azione militare israeliana rappresenta una reazione ad attacchi palestinesi.

Arafat usa i bambini in prima fila negli scontri per impietosire la Comunita' internazionale.

I terroristi che sparano colpi di mortaio contro insediamenti o citta' israeliane spesso si nascondono dietro case o scuole.

Sono dei vigliacchi, oltre che dei criminali.

Ma loro decidono freddamente di uccidere dei bambini ebrei.

Successe a Hebron con la piccola Shalhevet ed ora con i due ragazzi di Tekoa.

Vogliono intimorirci, farci sentire tutti in pericolo.

Dobbiamo reagire. Non c'e' piu' tempo per le chiacchiere. In gioco e' la stessa esistenza d'Israele.

La Soluzione Militare, E' cio' che crede Arafat, visto che ha rifiutato anche i "regali" che gli aveva offerto Barak.

Non e' la pace cio' che piu' conta in questo momento ma garantire la sicurezza d'Israele.

E questa sicurezza discende, ieri come oggi, dalla nostra forza militare e dalla volonta' di usarla ogni qual volta siamo minacciati.

E' la lezione che ci viene dalla storia del popolo ebraico, dimenticarla significa suicidarci.

Come possiamo dialogare con chi nega anche l'Olocausto e insegna ai suoi bambini l'odio e il disprezzo verso gli ebrei?

Arafat, e' Un nemico mortale, subdolo, inaffidabile.

Il suo obiettivo non e' mai cambiato: era e resta la distruzione d'Israele.

Dobbiamo dire chiaramente che Arafat non e' un interlocutore con cui negoziare e che l'abbattimento del suo governo e' un obiettivo d'Israele!

Questo e' il mio punto di vista.