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ago 21, 2002 |
Umorismo e simpatia,  |
redazione

Cari calendari

Salve, Levy!
Buongiorno Bloch.
E' un bel po' che non ci si vede. Come va?
Va bene, grazie... Forse ho trovato la cosa giusta stavolta.
Che cosa vendi?
Calendari ebraici... ne vuoi? Per niente cari...
Quanto?
Cinquanta centesimi.
Davvero non sono cari... Pero' mi domando come tu possa arricchire vendendo oggetti a cinquanta centesimi. Ad ogni modo non mi servono. Perche' non vieni mai a trovarci? Rebecca ti vedra' volentieri.
Ma dove state adesso?
Sempre in via degli Archivi.
Oh! Ci vedremo presto...
Arrivederci Levy.
Stai bene Bloch.

Levy, difatti, corse subito in via degli Archivi, a trovare la signora Bloch.
Buongiorno signora. Ho visto adesso suo marito che, non avendo spicci per pagarmi il calendario, mi ha mandato qui. Ecco il vostro calendario.
E quanto vi devo?
Un franco soltanto, per voi...
Non e' caro.
Vero signora? Grazie e arrivederci. Salutatemi vostro marito.
Bloch arriva a casa subito dopo e, saputo del tiro, si sfoga:
Che razza di canaglia sporca!... Melania, dice alla serva, corri dietro a quell'individuo che e' andato via di qui poco fa e digli di ritornare un momento per l'affare dei calendari.
Melania si precipita, raggiunge Levy:
Vengo a nome del signor Bloch? Per quella storia dei calendari.
So di che si tratta, ma proprio non posso assolutamente venire... Il calendario portateglielo voi, e il padrone vi rimborsera'.
Quanto?
Due franchi appena... Tanti rispetti ai signori.