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ago 24, 2002 |
Perle tratte dal Talmud,  |
redazione

Taanit 7a

L. i maestri conoscevano bene la filosofia greca. Ma attenzione. Come nel sogno di Daniele, cosi' il racconto contiene tre sostanze solide: l'oro, l'argento, l'argilla. I primi due sono destinati ad essere transitori, mentre il terzo permane.

Il recipiente d'argilla e' l'uomo formato con la polvere della terra, mentre oro e argento sono gli idoli. La Hochma', la sapienza divina permane nell'uomo, non negli idoli.

Ma non e' tutto: questo della sapienza versata e' in Taanit un primo assaggio di un mondo a parte: quello dell'emanazione. Secondo i cabalisti medioevali, quattro sono i modi di creare il mondo della creazione (bara') della formazione (yezira') dell'azione (asa') della emanazione (azilut) i primi tre trovano riscontro nei primi due capitoli della Genesi, l'ultimo sembra piu' vicino alla filosofia di Plotino. Per ritrovare un riscontro nella Genesi i cabalisti citano: e un fiume usciva da eden per irrigare il giardino (Gen 2). Qui' mi sembra che il Talmud sia vicino a questo modo di vedere il processo creativo: la Torah che emana dall'alto come un fluido che riempia dei vasi. Questo problema riempie la mistica, non solo ebraica: basti pensare al santo Graal, o alle concezioni del cristianesimo eretico.

Nel Sefer Bahir sono le Sefirot a essere riempite e il fluido diventa luce. Ma questo dei vasi e del liquido e' gia' presente in un antico Midrash:

(Bereshit R. XII 14) il si. simile a un re, che aveva bicchieri vuoti. Disse il re: se io vi verso dei liquidi caldi essi si spaccano se freddi si incrinano. Che fece il re? Mescolo' il caldo con il freddo, lo verso' in essi ed essi resistettero. Cosi' disse il santo, benedetto egli sia, se creo il mondo con la misericordia, i peccatori saranno molti; se con la giustizia, come potra' sussistere il mondo? Ma se io lo creo con la giustizia e con la misericordia magari sussistera'

Dunque la favola del re e della figlia nasconde il processo di emanazione.

C. entro' nel discorso: tutti temettero una sua nuova trovata: il testo del Talmud non dice testualmente che il vino si guasta per disattenzione, dice: be-hisach ha daat.

Ora il verbo nasoach: significa sradicare, mentre nussach significa copia, formula. Questo verbo e' quasi omofono a al verbo nasoch (con la khaf) che significa versare, ungere, spandere... insieme allude alle libagioni di vino, all'emanazione, alle formule esoteriche insomma.

E. halway shewayamod: magari si regge in piedi. Smettila di dare spiegazioni forzate. Era chiaramente irritato: ihh (yain) significa vino, ha Ghematriah settanta come sod sux che vuol dire mistero. E' molto piu' semplice.

L. si, mi sembra molto piu' semplice. Guardate qui'. Ando' alla piccola lavagna e scrisse:

Latte vino acqua

Abramo Isacco Giacobbe

Argento oro terra

Freddo caldo stato temperato

Tre: ogni elemento sta separatamente: sotto sono divisi: tre contro tre e uno e' l'elemento equilibratore tra di loro. Dodici stanno in guerra: tre amici, tre nemici, tre danno la vita e tre danno la morte (Sefer Yezira' 6,6)

Questa e' un'altra interpretazione possibile. Ma chi e' la figlia di Cesare? E' la filosofia o forse e' la chiesa. In ogni caso e' un'ideologia che vuol strappare il buon vino (la Torah) dal piccolo vecchio recipiente (Israele). Ma non possono esistere persone belle e sagge? Dice Maimonide che il piu' grande inganno del serpente e' aver posto all'uomo la scelta fra Tov e Ra', intesi come bello e brutto invece che fra emet vero e sheker, falso. Di aver sostituito indicato ad Eva l'albero del bene e del male (inteso come giudizio estetico) invece dell'albero della vita (inteso come giudizio filosofico)

Non avevano gli israeliti feste piu' liete del 15 di av e del giorno dell'espiazione, in cui le fanciulle di Gerusalemme uscivano vestite con i vestiti bianchi presi vicendevolmente a prestito, per non fare arrossire le piu' povere, a danzare nelle vigne; e cosa dicevano: giovane, alza i tuoi occhi e gurda bene cosa scegli.non posare l'occhio sulla bellezza ma bada alla famiglia (Mishnah Taanit 4,7.)

Tutti erano rimasti impressionati. L. rispose:

Non saltare alle conclusioni del trattato dai tempo al tempo e discuteremo anche di questa Mishnah. Per adesso ti raccontero' un mio ricordo d'infanzia. Era al tempio, a Rosh Hashana' o a Kippur con il tempio tutto rivestito di bianco e gli ebrei, anche i piu' poveri con il talet lavato e immacolato e la kippa' buona. Chiesi a babbo mio, lo ricordo bene, perche' tutti ci presentassimo davanti all'altissimo a capo coperto: egli mi rispose: per essere tutti uguali.

Perche' allora tutti col talet? per non mostrare distinzioni. Mi piacque molto la risposta, perche' era una bella tradizione pulita senza malizia. In realta' continuai ad osservare che alcuni avevano il talet intessuto con margini dorati e altri avevano il talet vecchio e bucato.

L. entro', prese il Talmud e comincio' a leggere.

Rabbi Hosheia disse: perche' le parole della Torah sono come tre liquidi: acqua, vino, e latte, come e' scritto' ciascuno che abbia sete venga all'acqua' ed e' scritto ancora vieni, compra e bevi, vieni e compra il vino senza soldi, il latte senza prezzo(Isaia 55,1). E' per insegnare: come i tre liquidi si conservano solo in un umile recipiente, cosi' come le parole della Torah durano solo in chi e' modesto.

Ecco cio' che disse la figlia dell'imperatore a Rabbi Yeoshua Ben Hanania': ecco, una cosi' gloriosa saggezza in un vaso cosi' indegno
Figlia mia, rispose lui, l'imperatore tuo padre dove conserva il suo vino?
In recipienti di argilla.
Fa dunque come la gente comune?
Dove vuoi che lo conservi?
Quando uno e' come voi, potrebbe mettere il suo vino nei suoi recipienti di oro e d'argento

Ella ando' allora a parlarne col padre che mise il vino in recipienti d'oro e d'argento. Il vino divento' aceto.

Chi ti ha consigliato questo? domando' l'imperatore alla figlia
E' Rabbi Yeoshua Ben Hanania'.

Egli fece chiamare Rabbi Yeoshua:
Perche' hai dato un tale consiglio a mia figlia? domando' l'imperatore.
Rabbi Yeoshua gli racconto' la loro conversazione.
Non esistono persone che siano insieme belli e saggi? gli domando' l'imperatore
Si, ma sarebbero ancora piu' saggi se fossero brutti.

Altra maniera di spiegare: come questi tre liquidi possono guastarsi per disattenzione, cosi' la disattenzione puo' fare dimenticare le parole dellaTorah.

Voleva stupire e disse: mi sembra l'incontro fra Alessandro e Diogene. Cosi' come Alessandro si offre al filosofo con la sua ricchezza, il filosofo la rifiuta perche' gli impedisce la vista del sole, cioe' della saggezza.

Ma perche' questo esplicito discorso contro la bellezza fisica? Capisco che la gioventu' ebraica era attratta dal modello greco e Rabbi Yeoshua in questa Agada' deve far prevalere ad ogni costo la sapienza; in fondo il cantico dei cantici, con la sua descrizione dello sposo e' un inno alla bellezza. Anche Rabbi Yochanan viene definito bellissimo, cosi' pure i profeti, e anche la nostra Mishnah Taanit finisce con un inno alla gioia, era angosciato: perche'?

L. gli rispose: tutti escono nella vigna vestiti uguali, ma dovrebbero almeno una volta all'anno mettersi davvero nei panni degli altri. E poi anche fra gli angeli c'e' qualcuno che bara.