BACK
ago 24, 2002 |
Opere di Maimonide,  |
redazione

Rambam - Hilchot Yesodeh Torah (1)

Hilchot Yesodeh HaTorah2

Essi contengono dieci mizvot: sei comandamenti positivi e quattro negativi. Essi sono:

  1. Di sapere che c'e' un D-o3
  2. Di non sollevare il pensiero che esista D-o altro fuorche' l'Eterno
  3. Di unificarlo4
  4. Di amarlo5
  5. Di temerlo
  6. Di santificare il suo Nome
  7. Di non profanare il Suo Nome
  8. Di non distruggere cose associate al Suo Nome
  9. Di ascoltare un profeta che parli nel Suo Nome
  10. Di non provare D-o6

Hilchot Yesodeh haTorah-Cap1

Halachah 1: Il fondamento dei fondamenti e il pilastro delle saggezze7 e' nella conoscenza che c'e'8 un primo fattore che fa ogni fatto.

E ogni fatto in cielo, in terra e in9 cio' che e' in loro non e' fatto se non in forza10 del suo fattore.

Halachah 2: se si prescinde11 dall'idea che Egli non e' il fattore non c'e' altra cosa12 del tutto13 che possa essere un fatto.14

Hilchot Yesodeh haTorah-cap.1

Halachah 3: Se si prescinde dall'idea15 che tutti i fatti fuorche' Lui stesso non sono fatti: lui per se stesso e' un fatto. ma non si annullera' Lui con il loro annullamento16.

Perche' tutti i fatti hanno Lui come necessita'17 e Lui, Benedetto Egli Sia,non ha necessita' di loro o di uno18 di loro.

Al suo ordine19 la sua verita' non e' come la verita' di ciascuno di loro.

Halachah 4.Cio' e' quel che dice il profeta :"HaShem Elokim e' il Vero"20

Egli e' vero per se stesso e non c'e' uno che sia vero come la sua verita'. Ed e' come dice la Torah21:"Non c'e' piu' oltre Lui stesso" Non c'e' un fatto vero come la verita' di Lui stesso.

Hilchot Yesodeh HaTorah-cap.1

Halachah 5: Questo Fatto e' D-o dell'Universo22, Signore di tutta la terra. Egli controlla la sfera23 con forza che non ha fine o limite24,con forza che non ha interruzione25.Che la sfera gira perpetuamente ed e' impossibile che giri senza chi la giri. Ed Lui, Benedetto Egli Sia, e' Colui che la fa girare senza mano ne' corpo.26

Halachah 6 La conoscenza di questa cosa e' una Mitzwah positiva,27 come e' detto "Io Sono HaShem Tuo D-o"28. E ognuno che consideri29che esista altro D-o oltre questo, trasgredisce una Mitzwah negativa, come e' detto "non avrai altri elohim di fronte a me" nega il fondamento, poiche' e' il grande fondamento da cui tutto discende.

Note:

  1. Traduzione e commenti a cura di Luciano Tagliacozzo e della chavurah Beth di Napoli.
    Il Mishne' Torah e' l'unica delle grandi opere di Maimonide edita direttamente in ebraico. Essa si divide in 14 trattati, "yd" in alfabeto ebraico, per cui viene chiamato Lo YAD HAZAQAH. Ogni trattato e' diviso in HALACHOT, che discutono ciascuno di una Mitzwah. L'HILKHOT YESODEH HATTORAH, cio' Le vie di fondamento della Torah e' anch'essa un'opera principalmente halachica. Non discute di cosa credere e cosa intendere per sacro, bensi' come credere e come santificare la propria vita. Il Sefer HaChinuchTorna
  2. Esse si chiamano alla lettera: "Le vie dei fondamenti della Torah. Le vie,cio' come dice il Rambam "Cio' che ognuno conosce prima di ogni cosa" Le vie per Fondare la Torah nella bocca e nel cuore.Torna
  3. La prima Mitzwah e' sempre la conoscenza: e' il D-o "che viene all'Idea" cioe' quello, come dice Husserl con cui ogni filosofia, ogni sapere deve fare i conti. Dal dovere di conoscenza si snodano come i nodi dei tefillin le altre mizvot- la sua unificazione, l'amore, il timore la non distruzione del Suo altareTorna
  4. Unificare D-o e' una Mitzwah positiva, cioe' uno dei modi di agire dell'uomo. Si badi, il Rav non dice di considerare D-o unico, ma di Unificarlo, di renderlo Unico. E' una realta' etica, non metafisica.Torna
  5. Unificare precede amare, come amare precede temere. Essi sono il processo della conoscenza. Non distruggere e Ascoltare sono i livelli piu'compiuti di questa conoscenza.Torna
  6. Il divieto di sperimentazione pone un limite alla stessa conoscenza mistica: la conoscenza del Divino e' dunque stretta fra "conosci" e "non sperimentare"Torna
  7. "Yesod Hayesodot Ve'amud Hachochmot." Maimonide inizia con il Nome tetragrammato. E' il "Nome dell'Essere" (Shem Hawaya'), dunque l'inizio di ogni conoscenza. Leggendo l'acrostico si potrebbe parafrasare "L'Eterno e' nella conoscenza". E' anche l'inizio del Targum Yerushalmi "BeChuchma' bara' HaShem". All'inizio del discorso e' il Nome divino come pilastro delle conoscenze possibili.Torna
  8. Lett. "Sham" "La'" La conoscenza dell'Essere e' primordiale: Esiste nell'atto stesso di ogni percezione di ogni uomo, in ogni luogo.Torna
  9. Lett. "Dal cielo e dalla terra" Tutto cio' che viene all'esistenza a partire dal cielo e dalla terra; abbiamo voluto tradurre il verbo Maza con Fare dato che Essere, esistere o simili nelle lingue indoeuropee non sono transitivi e costringono il traduttore a pesanti giri di parole.Torna
  10. Letteralmente "EMET", cioe' in verita'. Ma verita' e forza, tenacia sono in ebraico espresse spesso dalla stessa parola. Il fatto viene all'esistenza attraverso la verita', per questo e' detto "Emet veYashiv" "Vero e stabile", come e' ripetuto nella benedizione quotidiana che segue lo Shema' Israel, il dato dell'accettazione della Verita' Divina. E' Vero e nella sua verita' conferma la stabilita' dell'universo e delle sue leggi.Torna
  11. Letteralmente YA'ALEH HADA'AT significa .Sollevare alla conoscenza significa sia prescindere da essa, come a dire"passarci sopra". D. e' nelle cose dunque e l'idea di D. e' nell'idea di ogni cosa.D. e' dunque nell'atto dell'uomo e ogni atto non puo' "passare sopra " l'esistenza di D.Torna
  12. Davar significa cosa, parola, ma forse qui significa comandamento : Senza "Io sono HaShem D. tuo che ti ha tratto dalla terra d'Egitto, dalla casa di schiavi" non c'e' comandamento etico possibile. Proprio dal fondarsi di D. nell'atto della liberazione del popolo esiste la possibilita' delle 613 mizvot.Torna
  13. Ein ..Yachul significa non esiste nulla, letteralmente no c'e' completamente. L'atto umano che prescinde dall'esistenza di D. e'' per definizione incompleto. Per questo "Io sono" per l'Ebraismo e' il 1 Comandamento. La Mitzwah e' proprio l'atto umano consapevole dell'esistenza di D. Secondo il Sefer Chinuch questo comandamento dice di "credere che esiste in eterno un D-o Unico che ha fatto tutti i fatti ecc..." (Sefer Chinuch alla P. Ytro')Torna
  14. Il primo dei tredici "YQARIM" (e' brutto chiamarli articoli di fede, ma cosi' siamo abituati nella tradizione )dice testualmente "ingrandisci il D. vivente e glorificarlo: Esiste e non c'e' epoca per la sua esistenza" D. e' un fatto senza tempo, dunque e' Il Fatto.Torna
  15. "Yaaleh al hadaat": possiamo da ora in poi tradurre: "Se si trascende", ma in linguaggio piu' moderno si direbbe "se si astrae". Il processo di Alia't al hadaat salita dall'idea da' indizio di un processo di astrazione ottenuta con la meditazione, come quella dell'ambiente sufico. Il commentario MAGGHID MISHNEH cosi' spiega: "sarebbe come dire ce dopo aver spiegato come D-o ha dato essere ad ogni essenza, e ha dato a tutte le essenze certezza, se poi solleviamo dall'idea non vi e' nulla che non sia adeguato". E' l'atto del mistico che trova un ordine universale in ogni cosa.
    Annullando tutto, cioe', D. rimane l'unico fatto. E' anche quello che si dice nella preghiera "Adon Olam" (scritto da Shlomo' ibn Ghebirol 1021-1070 E.V.): "Veachare' ichlot hacol /levado' imloch nora'" "e quando tutto sara' distrutto da solo Lui regnera' terribile".Torna
  16. L'annullamento delle cose di cui qui si parla e' nel pensiero del mistico, che astrae da loro. Qui si vede che la hitpalelut il distacco conduce all'E.terno.Torna
  17. Il verbo Maza che qui traduciamo " essere un fatto" per comodita' ha nell'ebraico biblico un significato di trovare, e al passivo ricercare .Tutti i "fatti" si ritrovano in D. perche' Egli e' il luogo del mondo, ma il mondo non e' il suo luogo.Torna
  18. La parola "ECAD" "Uno" appare per la prima volta in questo testo con un significato "debole" UNO e'ciascuno dei fatti del mondo, contrapposto a COL (TUTTI). D. non ha necessita' ne' dell'Universo nel suo complesso ne' di ciascuno dei fatti "Chi e' l'uomo che noi ne abbiamo cura?" ) Questo uso di ECA debole dell'Uomo, contro l'ECHAD forte di D. e' gia' in Shlomo' Ibn Ghebirol, Keter Malchut.Torna
  19. Lett. "sulla sua bocca" seguiamo l'indicazione della Guida degli smarriti che indica di tradurre i termini antropomorfici presenti in ebraico come allegoria di concetti piu' astratti. Contemporaneamente il termine ha anche un altro significato: nella sua bocca la Verita' di D. non ha lo stesso significato della verita'dei fatti del mondo. Anche il termine "verita' applicato ai fatti del mondo e' un termine allegorico, in quanto D. e' l'"EMET", il Vero. Questo fatto dei diversi livelli della verita' si puo' vedere come essa e' uno dei dati fondanti della moderna logica matematica dopo Frege e Russell.(v.E.W. Beth, i fondamenti logici della matematica. Gottlob Frege, il padre della logica matematica diceva "cosa sia vero non lo ritengo spiegabile" distinguendo fra l'espressione linguistica (lo spiegabile) e il vero che e' fuori dell'universo linguistico (v. anche "Wittgestein Tractatus Logicus-Philosoficus").Torna
  20. Jeremiah 10;10Torna
  21. Deut. 4,35.Torna
  22. L'incontro fra la Causa Prima delle filosofie e il D. del Sinai e' il dato che caratterizza la Torah. Il Commentario MAGGHID MISHNEH dice che in questo caso D-o si comporta come il governante e il "nutritore" dell'universo (Shalit, come il titolo che Yosef ha nella Torah) il quale essendo il Signore del Cielo e della Terra, ha forgiato la terra con la lingua del suo dominio (adonut) e ha dato forza alla sfera celeste (il Galgal) con la sua energia infinita (she ein lo qetz).Torna
  23. L'esistenza del Galgal, la sfera celeste era ammessa gia' nel Sefer Yezira' come uno dei tre costituenti il cosmo. Il drago, la sfera, il cuore. (S.Y.VI;3).Qui si ritrova il D. degli eventi precedentemente ritrovato, con il D. del movimento della sfera. Questo passaggio e' necessario a Rambam per ritrovare D. come D-o Vivente, dato che la vita per il Rav si caratterizza nel movimento.Torna
  24. L'in-finito come possibilita' dell'Infinito. Maimonide postula qui l'impossibilita' di misura della Grandezza o della Forza divina.Torna
  25. Il moto circolare ininterrotto si pone come proiezione nel tempo presente della perpetuita' divina.Torna
  26. L'incorporeita' rende qualsiasi linguaggio antropomorfico allegoria/omonimo della realta' divina "la Torah parla con il linguaggio dell'uomo"Torna
  27. Chi associa altra divinita' rende vana l'unita' del cosmo e del suo movimento. Distrugge il fondamento del rivolgersi della sfera celeste. Qui si rivela la dimensione etica della meditazione sul divino che da' senso al rivolgersi del cosmo .Torna
  28. C'e' da ricordare che il primo comandamento fa coincidere un singolare ANOCHI hashem con un plurale elokeicha e postula l'unicita' di tutte le forze nel Fatto che e' al di la' dei fatti.Torna
  29. Lett. "Sollevi all'idea"Torna