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dic 11, 2003 |
Aspetti di vita ebraica,  |
redazione

Chi e' ebreo?

Questa la mia alleanza (Berth) che voi osserverete, tra Me e voi e la vostra discendenza. Tutti i maschi tra di voi saranno circoncisi. Voi circonciderete la vostra carne e questo sar il segno dell'alleanza tra Me e voi. Tutti i maschi, all'et di otto giorni, nelle vostre generazioni, saranno circoncisi (Gen. 17,10-12).

Quando il bambino ha otto giorni, se non ci sono controindicazioni mediche, deve essere solennemente introdotto neiralleanza di Abramo, in sinagoga o nella propria casa, possibilmente di mattina poich gli zelanti si affrettano a compiere la mitzv. Un tempo, eccetto che in circostanze eccezionali, la cerimonia si svolgeva sempre in sinagoga, immediatamente dopo l'offciatura mattutina.
Il mohel, il circoncisore, almeno nelle comunit occidentali svolge anche la funzione di chazzan o comunque si riserva la recitazione del Cantico del mar Rosso che canta versetto dopo versetto, alternandosi con i presenti.
Una seggiola speciale viene preparata per il profeta Elia, messaggero delle buone notizie, che presiede invisibile alla cerimonia della Mila. Egli , secondo l'espressione di Malachia, l'angelo dell'Alleanza. Narra il Midrash che quan- do Achab, il re empio, proib la circoncisione, Elia lott con coraggio e ardore in favore della causa del Signore. scritto infatti: Io ho fatto risplendere il mio zelo per Te, o Signore, Dio degli Eserciti, poich i figli di Israele hanno ripudiato la tua Alleanza (I Re 19,10); al che Dio rispose: Tu hai lottato a Shittim contro la dissolutezza (Pinechas, prefigurazione di Elia), e ora per la difesa della Mil.
Faccio giuramento che tu sarai presente a tutte le circoncisioni che, con amore e devozione, saranno praticate in Israele. Ma Elia obiett: Se il padre, il padrino, coloro che sono presenti sono peccatori, come potr assistervi?.
Allora Dio rispose: Ebbene, grazie a questa mitzv, io perdoner a tutti, secondo le parole della Scrittura: Ecco io gli dono la Mia alleanza di pace... e... procur l'espiazione ai figli di Israele (Num. 25,12-13). Salutato con l'augurio di benvenuto, Baruch Habb, il bambino fa la sua entrata nelle braccia della madrina che si dirige verso la seggiola di Elia; poi si avvicina al padrino, Sandak, e lo depone sulle sue ginocchia perch lo regga durante la cerimonia.
Il mohel, dopo aver benedetto Colui che ha comandato la circoncisione, procede secondo i riti tradizionali a cui si aggiungono le moderne prescrizioni igieniche. Mentre il padre ringrazia a sua volta Colui che ci ha ordinato di far entrare il bambino nell'Alleanza di Abramo, nostro padre, i presenti esclamano: Come entrato nell'Alleanza, possa crescere per la Tor, la chupp (baldacchino nuziale) e le opere buone!.
Alla fine viene recitato un Qiddush sul vino con il quale si umettano le labbra del bambino e si passa al rinfresco che naturalmente una Se'udath Mitzv a cui si aggiunge solennit con Divr Tor (discorsi sulla Tor).
Con il segno indelebile nella sua carne del sigillo dell'alleanza con Dio, che lo ha eletto, segno che rappresen-ta soprattutto il simbolo esterno di una circoncisione pi profonda che, secondo l'espressione biblica, deve imprime-re nel suo cuore, l'ebreo ricorda costantemente che stato creato imperfetto perch possa perfezionarsi egli stesso. Tra tutte le infedelt degli ebrei verso la loro fede, la Mila rimasta una delle istituzioni pi sentite dell'ebraismo, la pietra di paragone dell'appartenenza a Israele. Le ragioni di natura igienica non sono sufficienti infatti a spiegare il fatto che sia stata mantenuta nonostante tutte le persecuzioni.
Grande la Mil, dice Rabb Ismael, perch su di lei furono concluse tredici alleanze.
Grande la Mil, dice Rabb Yoss, perch respinge il rigore dello Shabbath.
Grande la Mil, dice Rabb, poich malgrado tutte le mitzvoth che comp Abramo nostro padre, egli non fu detto perfetto che grazie a lei.
Grande la Mil poich senza di lei il mondo non rebbe stato creato, come detto: Cos parla il Signore:
Se non era per la mia Alleanza, notte e giorno, Io non avrei stabilito le leggi del cielo e della terra (Ger. 33,25).
(Mishn Nedarim 3,11)