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gen 25, 2004 |
La mistica ebraica,  |
redazione

Dettagli della dottrina delle Sefirot e del loro simbolismo

Nella speculazione cabalistica sulle _Sefirot_ in generale e sulla loro relazione con l'Emanatore in particolare, sono egualmente evidenti sia l'approccio teosofico che quello teologico. D'altro canto, quando si giunge allo sviluppo sequenziale delle _Sefirot_, ed alla funzione individuale di ognuna di esse, specialmente a partire dalla seconda _Sefirah_, comincia a predominare un forte elemento gnostico e mitico. I cabalisti continuavano a rimarcare la natura soggettiva delle loro descrizioni: "tutto dalla prospettiva di coloro che ricevono" (_Ma'arekhet ha-Elohut_); "tutto questo detto solo dal nostro punto di vista, ed tutto in relazione alle nostre conoscenze (Zohar 2:176a).

Questo per non imped loro di abbondare in descrizioni estremamente dettagliate, come se stessero in ogni modo parlando di una realt effettiva e di fatti obbiettivi. Il movimento progressivo della vita nascosta di D%o, che si esprime in una particolare forma strutturale, stabil il ritmo per lo sviluppo dei mondi creati al di fuori del mondo dell'emanazione, cosicch queste strutture pi interne ricorrono in ogni dominio secondario. Pertanto c' una giustificazione fondamentale per un unico e completo sistema simbolico. Un'esistenza interna che sopraff ogni caratterizzazione o descrizione perch aldil della nostra percezione la si pu esprimere solo simbolicamente. Le parole della Torah Scritta ed Orale non descrivono solo argomenti ed eventi mondani, storicamente collocati e che riguardano le relazioni tra Israele ed il suo D%o, ma anche, se interpretate misticamente, parlano dell'interazione tra l'Emanatore e l'emanato, tra le stesse diverse _Sefirot_, e tra le _Sefirot_ e le attivit degli uomini attraverso la Torah e la preghiera
Quello che nel senso letterale detto il racconto della creazione invece un'allusione mistica al processo che avviene all'interno dello stesso mondo dell'emanazione, e pertanto si pu esprimere solo simbolicamente. In linea generale, tale simbolismo interessava i cabalisti ben pi di tutte le speculazioni teoriche sulla natura delle _Sefirot_, e la maggior parte della letteratura cabalistica tratta di quest'aspetto e delle sue dettagliate applicazioni. Gran parte dei commenti alla Torah, ai Salmi ed alle _aggadot_, cos come la voluminosa letteratura sulle ragioni dei Comandamenti (_ta'amey ha-mitzwot_) sono basati su quest'approccio. Come sopra notato, per, niente di questo simbolismo ha alcuna influenza sull'_Eyn-Sof_, sebbene ci siano comunque stati dei cabalisti che gli applicarono specifiche espressioni nella Scrittura o nel _Sefer Yetzirah_
L'ordine usuale delle _Sefirot_ ed i nomi pi usati per esse sono:
(1) _Keter Elyon_ ("corona suprema") o semplicemente _Keter_;
(2) _Chokhmah_ ("sapienza");
(3) _Binah_ ("intelligenza");
(4) _Gedullah_ ("grandezza") o Chesed ("amore");
(5) _Gevurah_ ("potenza") o _Din_ ("giudizio");
(6) _Tiferet_ ("belt") o _Rachamim_ ("compassione");
(7) _Netzach_ ("durevolezza");
(8) _Hod_ ("maest");
(9) _Tzaddiq_ ("giusto") o _Yesod 'Olam_ ("fondamento del mondo");
(10) _Malkhut_ ("regno") o _Atarah_ ("diadema")
Questa terminologia fu fortemente influenzata dal versetto di 1 Cronache 29:11, interpretato come se parlasse dell'ordine delle _Sefirot_
Sebbene le _Sefirot_ siano emanate in successione dall'alto verso il basso, ed ognuna rivela un ulteriore stadio del processo divino, esse hanno anche una struttura formalizzata. I raggrupamenti pi comuni sono tre. Nel loro complesso le _Sefirot_ compongono "l'albero dell'emanazione", o "l'albero delle _Sefirot_", che dal 14 Secolo in poi raffigurato con un dettagliato diagramma che elenca i simboli fondamentali appropriati ad ogni _Sefirah_
L'albero cosmico cresce dalla sua radice, la prima _Sefirah_, e si espande attraverso le _Sefirot_ che costituiscono il suo tronco fino a quelle che costituiscono i suoi rami principali, o la chioma
Quest'immagine si trova per la prima volta nel _Sefer ha-Bahir_. "Tutte le divine potenze del Santo, benedetto Egli sia, poggiano l'una sull'altra, e sono come un albero". Per nel _Bahir_ l'albero inizia a crescere perch irrigato con le acque della Sapienza, e sembra che comprenda solo le _Sefirot_ da _Binah_ in gi
Insieme a quest'immagine noi abbiamo la pi comune immagine delle _Sefirot_ in forma d'uomo. Mentre l'albero cresce con la "cima" in basso, questa forma umana ha il capo al posto giusto, in alto, e talvolta viene detta "l'albero invertito". Le prime _Sefirot_ rappresentano il capo e, nello Zohar, le tre cavit del cervello; la quarta e la quinta il braccio, la sesta il tronco, la settima e l'ottava le gambe, la nona l'organo genitale, e la decima si riferisce o all'immagine complessiva o, (come nel _Bahir_), al femminile, compagno del maschile, dacch entrambe servono per comporre l'uomo perfetto
Nella letteratura cabalistica questo simbolismo dettagliato dell'Uomo primordiale detto _Shi'ur Qomah_ [= Misura della Statura - Liang]
Il diagramma pi comune :
Keter
Binah Chokhmah
Gevurah Gedullah
Tiferet
Hod Netzach
Yesod
Malkhut
Talvolta le tre _Sefirot_ _Keter_, _Chokhmah_ e _Binah_ non sono disposte a triangolo, ma in linea retta, una sotto l'altra. Ma nel complesso la struttura composta di triangoli
Dalla fine del 13 Secolo in avanti comprare una _Sefirah_ complementare chiamata _Da'at_ ("conoscenza") tra _Chokhmah_ e _Binah_, una specie di armonizzazione delle due che non era ritenuta una _Sefirah_ a parte, ma semmai "l'aspetto esteriore di _Keter_". Quest'aggiunta nacque dal desiderio di vedere ogni gruppo di tre _Sefirot_ come un'unit contenente attributi opposti e come una sintesi che li conciliasse. Ma questa non era, comunque, la motivazione originale della strutturazione
Nel _Sefer ha-Bahir_, ed in diversi testi antichi del 13 Secolo, la _Sefirah Yesod_ era ritenuta la settima, precedente dunque _Netzach_ ed _Hod_, e solo a Gerona essa fu finalmente messa al nono posto
Sul modello della gerarchia neoplatonica, secondo cui la transizione dall'uno ai molti si compiva attraverso gli stadi dell'intelletto, dell'anima universale e della natura, molti cabalisti, specialmente Azriel, pensavano che anche le _Sefirot_ avessero questi stadi (sebbene esse rimanessero comunque all'interno del dominio della divinit)
_Keter_, _Chokhmah_ e _Binah_ erano "le intellettuali" (_ha-muskal_); _Gedullah_, _Gevurah_ e _Tiferet_ erano "le psichiche" (_ha-murgash_); _Netzach_, _Hod_ e _Yesod_ erano "le naturali_ (_ha-mutba_). Sembra che si ritenesse che questi stadi dovessero essere intesi come le fonti dei domini indipendenti dell'intelletto, dell'anima e della natura, che erano per completamente attivati e sviluppati solo ad un livello inferiore
Dacch le _Sefirot_ erano concepite come le manifestazioni progressive dei Nomi di D%o, fu stabilito un insieme di equivalenze tra questi ed i nomi delle _Sefirot_:
Ehyeh
YHWH Yah (pronunziato "Elohim")
Elohim El
YHWH
Elohim Tzeva'ot YHWH Tzeva'ot
El Chay o Shadday
Adonai
Secondo la Qabbalah, questi sono "i dieci nomi che non si devono cancellare" citati nel Talmud, ed in confronto a loro tutti gli altri nomi sono puri epiteti. Lo Zohar afferma che _Shadday_ [= Onnipotente - Liang] il nome associato alla _Sefirah Yesod_, mentre Joseph Giqatilla associa tale _Sefirah_ con _El Chay_ [= il D%o vivente - Liang]
La divisione delle Sefirot era inoltre determinata da altri criteri
Alle volte erano divise in cinque e cinque, cio le cinque _Sefirot_ superiori corrispondevano alle cinque inferiori, mantenendo un'equa divisione tra il celato ed il rivelato. Sulla base dell'affermazione nel _Pirqey de-R. Eli'ezer_ "Con dieci detti fu creato il mondo, ed essi furono riassunti in tre", esser furono inoltre divise in sette e tre. In questo caso c'era una differenza tra tre _Sefirot_ celate e "le sette _Sefirot_ dell'edificio", che sono anche i sette giorni primordiali della creazione. Sei di esse furono anche identificate con i sei lati dello spazio nel _Sefer Yetzirah_
Come queste sei fossero complementate da una settima non fu mai stabilito con certezza. Alcuni pensavano che la settima fosse il sacro palazzo che stava al centro, come nel _Sefer Yetzirah_. Altri la ritenevano rappresentata dal Pensiero Divino, mentre per altri essa era un Sabato simbolico. La relazione tra le "_Sefirot_ dell'edificio" con i giorni della creazione divenne estremamente complessa
Molti cabalisti, compreso l'autore della parte principale dello Zohar, non potevano essere d'accordo con l'associazione automatica di ogni _Sefirah_ con un giorno particolare, ed essi vedevano la creazione, che dal punto di vista mistico era il completamento dell'"edificio" dell'emanazione, come gi completa nel quarto giorno. Essi erano particolarmente perplessi dal problema del Sabato, che molti interpretavano come simbolo di _Yesod_, dacch esso aveva il suo parallelo nell'originario settimo posto di questa _Sefirah_, mentre molti altri vedevano in esso un'allusione all'ultima _Sefirah_, tantopi che le potenze terminavano l
Proprio come ogni giorno compiva un atto peculiare, salvo il settimo, cos ogni _Sefirah_ compiva le sue attivit specifiche con cui si caratterizzava, salvo che per l'ultima _Sefirah_, che non aveva siffatta forza attiva, ma ricapitolava la totalit delle _Sefirot_ od il principio specifico che riceveva ed univa le forze attive senza aggiungere alcunch di poprio. Al contrario, sono quest'assenza di attivit e la funzione della decima _Sefirah_ come ente onnicomprensivo a renderla unica
Era specialmente importante la divisione delle Sefirot in tre linee o colonne: la colonna di destra comprende _Chokhmah_, _Gedullah_ e _Netzach_; la colonna di sinistra comprende _Binah_, _Gevurah_ e _Hod_; e la colonna centrale va da _Keter_ attraverso _Tiferet_ ed _Yesod_ fino a _Malkhut_
Tutti questi raggruppamenti testimoniano la credenza cabalistica che ci fosse una struttura definita nelle _Sefirot_, non importa quanto grandi fossero le possibilit. In contrasto con tutti questi c' un'altra disposizione ancora che presenta le _Sefirot_ o come archi adiacenti di un unico cerchio intorno all'Emanatore centrale, o come dieci sfere concentriche (dette "circoli") col potere dell'emanazione che diminuisce via via che s'allontana dal centro
Quest'ultimo concetto legato all'immagine cosmologica medievale di un universo di dieci sfere, che si poteva immaginare nei termini della rivoluzione esterna di questi circoli spirituali. Il concetto circolare appare soprattutto dal 14 Secolo in poi (Pseudo-Ravad al _Sefer Yetzirah_, 1, 2). Nella Qabbalah Lurianica ognuna di queste disposizioni in forma di diagramma, circolare o lineare, ha il suo posto nel piano dell'emanazione
Quando trattiamo il simbolismo delle Sefirot noi dobbiamo distinguere tra i sistemi simbolici generali che trattano i processi complessivi di emanazione ed il simbolismo connesso ad ogni singola _Sefirah_ o ad una particolare combinazione di _Sefirot_. I sistemi simbolici generali sono basati su un'immaginario sia matematico che organico
Nel sistema che dipende da concetti matematici, che talvolta connesso con immagini di luci e fiumi, la prima _Sefirah_ il nulla, zero, e la seconda la manifestazione del punto primordiale, che in questa fase non ha dimensione, ma contiene in s la possibilit di misura ed espansione. Dacch intermedio tra il nulla e l'essere, detto _hatchalat ha-yeshut_ ("l'inizio dell'essere"). E dacch un punto centrale, esso si espande in un cerchio nella terza _Sefirah_
Quando questo punto raffigurato come una fonte che sprizza dalle profondit del nulla, la terza _Sefirah_ diviene il fiume che fluisce dalla fonte e si divide in diversi rami secondo la struttura dell'emanazione, finch tutti i suoi tributari giungono al "grande mare" dell'ultima _Sefirah_. Questo primo punto stabilito da un atto della Divina Volont, che compie il primo passo verso la creazione. Nello Zohar l'apparire del punto supremo (detto _reshit_, "principio", la prima parola della Bibbia) preceduta da alcuni atti che avvengono tra l'_Eyn-Sof_ e la prima _Sefirah_ o dentro la prima _Sefirah_
Oltre ad essere il nulla (_ayin_) ed il volere di D%o, questa _Sefirah_ anche l'etere primordiale (_awwir qadmon_) che circonda l'_Eyn-Sof_ come un'aura eterna. Dal mistero dell'_Eyn-Sof_ si accende una fiamma, e dentro la fiamma inizia ad esistere un pozzo nascosto. Il punto primordiale risplende e diventa esistente quando il pozzo irrompe nell'etere (1:15a). come se tutti i possibili simboli fossero stati inseriti all'interno di questa descrizione
Il simbolismo organico identifica il punto primordiale col seme piantato nel grembo della "madre suprema", _Binah_. "Il palazzo" l'utero che reso fecondo grazie alla fertilizzazione del seme e d luce ai bimbi, che sono le emanazioni. In un'altra immagine organica _Binah_ paragonata alle radici di un albero che irrigato da _Chokhmah_ e si ramifica in sette _Sefirot_. In un'altra configurazione simbolica - assai comune nel 13 Secolo e specialmente nello Zohar_, le prime tre Sefirot rappresentano il progresso dalla volont al pensiero, e da l all'intelletto, in cui si individua con maggior precisione il contenuto generale della sapienza o del pensiero
L'identificazione delle Sefirot seguenti come "amore", "giustizia" e "misericordia" collega questa dottrina con il concetto aggadico degli attributi divini. I riferimenti al maschile ed al femminile non appaiono solo nel simbolismo del padre e della madre, del figlio e della figlia (_Chokhmah_ e _Binah_, _Tiferet_ e _Malkhut_), ma anche nel rimarchevole uso di un immaginario sessuale che una peculiarit dello Zohar e della Qabbalah lurianica. L'uso di queste immagini particolarmente notevole nella descrizione delle relazioni tra _Tiferet_ e _Yesod_ da un lato, e _Malkhut_ dall'altra. Molti cabalisti hanno fatto del loro meglio per minimizzare l'impatto di questo simbolismo, che dava notevole adito ad immagini mitiche ed ardite interpretazioni
Un simbolismo generale di diverso tipo collegato alle fasi della manifestazione dell'identit personale ed individuale di D%o. La prima _Sefirah_ contiene solo "Lui"; talvolta questo "Lui" nascosto e non se ne fa menzione a causa del Suo estremo auto-celamento, come ad esempio dentro il verbo _bara_ ("Egli cre") all'inizio della Bibbia. Pertanto _Bereshit bara Elohim_ (normalmente inteso "Nel principio Id%io cre") si interpreta misticamente come riferito alle prime tre _Sefirot_: a mezzo di _Chokhmah_ (detta _reshit_), la prima _Sefirah_, la forza nascosta nella terza persona singolare della parola _bara_, produsse con un atto di emanazione la terza _Sefirah_ (_Binah_), che detta anche _Elohim_
_Elohim_ ("D%o") pertanto non il soggetto, ma l'oggetto della frase
Quest'ardita interpretazione comune a quasi tutti i cabalisti del 13 Secolo. Ma, con il continuare della Sua manifestazione, D%o diventa "Tu", a cui l'uomo ora in grado di riferirsi direttamente, e questo "Tu" collegato a _Tiferet_ od alla totalit delle _Sefirot_ in _Malkhut_. Per D%o raggiunge la sua completa individuazione attraverso la Sua manifestazione in _malkhut_, dove Egli chiamato "Io"
Questo concetto si riassume nella comune affermazione per cui attraverso il processo di emanazione "Il Nulla si fa Io" (_Ayin le-Ani"). Le tre lettere od elementi che compongono _Ayin_ ("Nulla"), - .alef, .yod, .nun - si trovano anche in _Ani_ ["Io" - Liang], cio sia all'inizio che alla fine del processo, ma come le forze che esse denotano, sono combinate in modo differente
In modo simile il nome .y.h.w.h. denota una sola _Sefirah_ (_Tiferet_), ma contiene anche in s tutte le fasi fondamentali dell'emanazione: la punta in cima allo .yod rappresenta la fonte di tutto in _Ayin_, la stessa .yod _Chokhmah_, la prima .he _Binah_, la .waw _Tiferet_ o, a causa del valore numerico della lettera .waw [= 6 - Liang], la totalit delle sei _Sefirot_, e la .he finale _Malkhut_. Dacch quest'ultima comprende le altre _Sefirot_ e non ha potenza indipendente, non le si pu assegnare una lettera tutta sua, ma solo quella .he che gi apparsa all'inizio dell'emanazione della struttura delle _Sefirot_ e la cui manifestazione ha raggiunto il suo sviluppo ultimo alla fine del processo
Anche gli altri nomi di D%o nella Bibbia sono interpretati in modo simile, con le loro lettere che alludono ad un progresso interno nel processo dell'emanazione. L'emanazione nel suo complesso il "Carro celeste", e le sue componenti sono "parti del Carro", che sono interpretate in particolar modo nei commenti al Carro di Jacob Kohen di Soria, Mos del Leon e Josef Giqatilla. A questo vengono collegate anche figure bibliche
"I Patriarchi sono il Carro" (Genesi Rabbah), dacch Abramo rappresenta l'atteggiamento di amore straripante (_Chesed_), Isacco l'attributo della stretta giustizia (_Din_), e Giacobbe l'attributo della misericordia (_Rachamim_), che una combinazione degli altri due
Queste tre, insieme con Re Davide, il fondatore del Regno (_Malkhut_) d'Israele, costituiscono "le quattro gambe del Trono" nel Carro. E quando si aggiungono loro Mos ed Aronne, che rappresentano le fonti della profezia in _Netzach_ ed _Hod_, e poi Giuseppe - seguendo il ritratto talmudico di lui come di Giuseppe il giusto, che mantiene il patto, e resiste le tentazioni dell'istinto sessuale - noi abbiamo le sette Sefirot che ritraggono gli Eroi della Bibbia, detti i "sette pastori" od ospiti (_ushpizin_). Questo tipo di simbolismo rende il contenuto morale delle _Sefirot_ sotto forma di specifici attributi etici. I giusti, ognuno dei quali ispirato da una qualit morale caratteristica, incarnano la sovranit degli attributi divini nel mondo
Oltre a questo simbolismo etico noi troviamo diversi sistemi cosmologici. I quattro elementi, i quattro venti, e perfino i quattro metalli (oro, argento, rame e piombo) sono indicazioni di _Gedullah_, _Gevurah_, _Tiferet_ e _Malkhut_; il sole e la luna di _Tiferet_ od _Yesod_ e _Malkhut_. La luna, che riceve la sua luce dal sole e non ha luce propria, e che cresce e cala seguendo un ciclo fisso, occupa un posto importante nel ricchissimo simbolismo dell'ultima _Sefirah_
Ma i pi importanti di questi simboli sono la _Keneset Yisrael_ ("la comunit d'Israele") e la _Shekhinah_ ("la Divina Presenza"). Il Regno dei Cieli, che si realizza nel tempo nella _Keneset Yisrael_ storica, rappresenta pertanto anche il suo aspetto metastorico. La _Keneset Yisrael_ suprema la madre (_matrona_), la sposa, ed anche la figlia del "Re", ed esse appaiono in innumerevoli parabole midrashiche sulla relazione tra D%o ed il popolo ebraico
Nella sua funzione di sposa (_kallah_) lei anche, per mistica etimologia, "la consumazione di tutto" (_kelulah mi-ha_kol_). Ella l'aspetto ricettivo della "santa unione" del "Re" e della "Regina". Si vedono di lei altre caratteristiche nei simboli di libert, della Torah, e degli alberi nel Giardino dell'Eden
La _Sefirah_ di _Binah_ il "Giubileo supremo", in cui ogni cosa giunge alla libert e torna alla sua fonte, e pertanto _Binah_ chiamata anche _Teshuvah_ ("ritorno"). Ma l'ultima _Sefirah_ la _shemittah_, il settimo anno in cui la terra si riposa e si rinnova
La Torah Scritta tessuta con il "filato" del nome .y.h.w.h., ed allude ad un'emanazione che si gi parzialmente manifestata, ma non si ancora espressa pienamente. La Torah Orale, che d un'interpretazione detttagliata delle vie della Torah Scritta e della sua applicazione alla vita, s'incarna nella _Keneset Yisrael_, come in cielo cos in terra
Analogamente a proposito degli alberi: l'Albero della Vita la _Sefirah Yesod_ (ma pi tardi su esso viene proiettata soprattutto _Tiferet_), mentre l'Albero della Conoscenza un simbolo di _Malkhut_, o della Torah Orale. Nella prima _aggadah_ la _Shekhinah_ un sinonimo per D%o, che indica la Sua presenza, il Suo "inabitare" il mondo, od un luogo specifico
Ma nella _Qabbalah_, per, dal _Sefer ha-Bahir_ in poi, essa diviene l'ultimo attributo attraverso cui il Creatore agisce nel mondo inferiore. "la fine del pensiero" il cui progressivo dispiegarsi dimostra la vita nascosta di D%o. Dalla sua fonte "all'inizio del pensiero", in _Cokhmah_ ("Sapienza"), il pensiero della creazione esegue il suo compito attraverso tutti i mondi, seguendo le leggi dei processi delle stesse _Sefirot_
L'enfasi posta sul principio femminile nel simbolismo dell'ultima _Sefirah_ eleva il linguaggio mitico di queste descrizioni. Apparendo dall'alto come "la fine del pensiero", l'ultima _Sefirah_ per l'uomo la porta o l'accesso attraverso cui egli pu iniziare l'ascesa per la scala della percezione del Mistero Divino
I simboli succitati sono solo parte di un ricco simbolismo che ha tratto materiale da ogni sfera. Spesso ci sono delle differenze nei dettagli della sua presentazione, e c'era un certo grado di libert nel modo in cui dei simboli dati venivano connessi ad una certa _Sefirah_; ma finch si trattava dei motivi fondamentali, c'era un notevole grado di consonanza
Eppure sin dai tempi dei cabalisti di Gerona si sono scritte opere che spiegano gli attributi delle _Sefirot_, e non si dovrebbero minimizzare le differenze tra esse. Anche nello stesso _Zohar_ ci sono molte variazioni all'interno di un quadro di riferimento pi o meno saldo. Si possono notare differenze analoghe tra il simbolismo di Mos de Leon e quello di Josef Giqatilla
Le fonti migliori per capire questo simbolismo sono: _Sha'arei Orah_ e _Sha'arei Tzedeq_ di Giqatilla; _Sheqel ha-Qodesh_ di Mos de Leon; _Sefer ha-Shem_, scritto da un altro Mos non identificato; _Sod Ilan ha-Atzilut_ di R. Isaac (Kovetz al-Yad, 68, 5, 1951, 65-102); _Ma'arekhet ha-Elohut_, capp. 3-7; _Sefer ha-Shorashim_ di Joseph ibn Wakkar (traduzione della sezione sul simbolismo della sua opera araba; si trova separata in molti manoscritti); _Sha'ar Arkhei ha-Kinuyim_, nel _Pardes Rimmonim_ di Cordovero, cap. 22; _Sefat Emet_ di Menachem Azariah Fano (Lobatschov 1898); _Arkhei ha-Kinuyim_ di Jehiel Heilprin (Dyhrenfurth 1806); _Kehillat Ya'akov_ di Jacob Zevi Jolles (Leopoli 1870) e la seconda parte intitolata _Yashresh Ya'akov_ (Brooklyn, circa 1961)
Gli attributi delle Sefirot secondo la _Qabbalah_ lurianica sono descritti in dettaglio in _Me'orot Natan_ di Meir Poppers (testo) e Nathan Nata Mannheim (note) (Francoforte 1709); _Regal Yesharah_ di Zevi Elimelech Spira (Leopoli 1858); _Emet le-Ya'akov_ di Jacob Shealtiel Nino (Livorno 1843); ed _Or Einayim_ di Eliezer Zevi Safrin (Parte 1 Premysl 1882, Parte 2 Leopoli 1886)
Dal 13 Secolo in poi noi troviamo l'idea che ogni _Sefirah_ comprende tutte le altre in successione, in una riflessione infinita delle _Sefirot_ in se stesse. Questo metodo formale per descrivere la ricca dinamica all'interno di ogni _Sefirah_ era espresso anche in altri modi
Per esempio, noi leggiamo delle 620 "colonne di luce" in Keter, delle 32 "vie" in _Chokhmah_, delle 50 "porte" di _Binah_, dei 72 "ponti" in _Chesed_, eccetera (nella _Tefillat ha-Yichud_ attribuita a R. Nehunya b. ha-Kanah), e di forze chiamate con nomi magici di cui non si pu svelare il significato, ma che denotano le varie concentrazioni di potere che si possono distinguere nell'emanazione
Gi con Mos di Burgos ed Josef Giqatilla si fa notare che ad ogni _Sefirah_ sono appesi mondi suoi propri che non fanno parte dell'ordine gerarchico dei mondi che seguono il mondo dell'emanazione. In altre parole: la potenza totale di ogni _Sefirah_ non si pu esprimere semplicemente facendo riferimento alla creazione nota. Ci sono degli aspetti che hanno altri scopi: mondi nascosti d'amore, di giustizia, eccetera
Nello _Zohar_ si hanno descrizioni di questo tipo solo in relazione al mondo di _Keter_ (_Arikh Anpin_, letteralmente "il viso lungo", propriamente "il D%o che molto sopporta"), ed al mondo di _Tiferet_ (_Ze'eir Anpin_, letteralmente "il viso corto", propriamente "l'Impaziente"), ed assumono la forma di una descrizione dell'anatomia de "la testa bianca", scritta con un taglio estremamente antropomorfico
Le parti di questa "testa" simbolizzano il modo in cui D%o agisce: la fronte si riferisce ai Suoi atti di grazia, l'occhio alla Sua provvidenza, l'orecchio alla Sua accettazione della preghiera, la barba alle 13 sfaccettature della misericordia, eccetera. Un'allegorizzazione dei concetti teologici della dottrina degli attributi, un simbolismo che vede il suo stesso immaginario come un'accurata allusione a ci che oltre ogni immaginazione, ed un tentativo di conciliare le dottrine apparentemente incompatibili delle _Sefirot_ e del precedente _Shi'ur Qomah_ - tutto questo s'incontra in questi simboli delle _Idrot_ dello _Zohar_
L'autore non afferma mai esplicitamente che le sue descrizioni implicano che esistano delle "_Sefirot_ dentro le _Sefirot_" (citate nella parte principale dello _Zohar_ ed anche negli scritti ebraici di Mos de Leon, ma solo incidentalmente, e senza scendere in particolari). Il suo mondo era simbolico, non concettuale
Ma i cabalisti, a partire dal 14 Secolo diedero a tali "rivelazioni" un'interpretazione teorica, cominciando col _Sefer ha-Gevul_ (basato sull'_Idra Rabba_ dello _Zohar_) di David ben Judah he-Chasid, e terminando con l'_Elimah Rabbati_ di Cordovero e con il suo commento allo _Zohar_. Una dottrina analoga palese anche negli scritti di Joseph ben Shalom Ashkenazi
Nelle loro meditazioni su queste riflessioni interne delle _Sefirot_ l'una dentro l'altra alcuni cabalisti, come Josef ibn Sayyah, giunsero a descrivere dettagliatamente il gioco delle luci dentro le _Sefirot_ fino al quarto "grado", come ad esempio la "_Tiferet_ che dentro _Gedullah_, che in _Binah_ che in _Keter_". Anche Cordovero si spinse su questa via pi avanti di molti cabalisti
Negli insegnamenti di Cordovero questa teoria delle Sefirot dentro le Sefirot collegata con un'altra - quella delle _behinot_, l'infinito numero di aspetti che si pu rinvenire in ogni _Sefirah_ ed il cui scopo principale spiegare comw ogni _Sefirah_ collegata sia con la precedente che con le successive. Secondo Cordovero, ci sono, principalmente, sei di questi aspetti in ogni _Sefirah_:
(1) il suo aspetto nascosto prima della sua manifestazione nella _Sefirah_ che lo emana;
(2) l'aspetto in cui essa manifesto ed evidente nella _Sefirah_ emanante;
(3) l'aspetto in cui essa si materializza nella sua corretta locazione spirituale, cio, come _Sefirah_ indipendente;
(4) l'aspetto che consente alla _Sefirah_ che lo precede di conferirle il potere di emanare ulteriori _Sefirot_;
(5) l'aspetto con cui essa ottiene il potere di emanare le _Sefirot_ in essa celate alla loro esistenza manifesta all'interno della sua stessa essenza; e
(6) l'aspetto con cui la _Sefirah_ seguente emanata al suo proprio posto - ed il ciclo ricomincia
Questo completo schieramento di _behinot_ visto come relazione causale, in cui ogni _behinah_ provoca il risveglio e la manifestazione della _behinah_ successiva (_Pardes Rimmonim_, cap. 5, 5). Ma ci sono anche molti altri "aspetti" nelle _Sefirot_, e la loro scoperta dipende dalla prospettiva di chi li indaga. Ogni _Sefirah_ "discende in se stessa", ed il processo di questa discesa infinito nelle sue riflessioni interne. Allo stesso tempo, per, anche finito, in quanto esso genera o porta all'esistenza dal suo interno un'altra _Sefirah_
Questo concetto ha bisogno della premessa che le radici dell'emanazione hanno un "aspetto" celato nello stesso _Eyn-Sof_, e Cordovero interpreta le tre _zahzahot_ summenzionate come le tre nascoste _behinot_ di _Keter_ nell'_Eyn-Sof_. Egli pertanto costretto a demolire il natural confine tra l'_Eyn-Sof_ e la prima _Sefirah_, ad onta del suo chiaro desiderio di stabilire tale divisione naturale
Egli pentanto postula che le _behinot_ di _Keter_ in _Keter_ in _Keter_, eccetera, pur continuando potenzialmente _ad infinitum_, non giungono in realt all'identit con l'essenza dell'_Emanatore_, cosicch la prossimit di _Eyn-Sof_ e di _Keter_ rimane asintotica. Tutto questo, ovviamente, viene affermato dal punto di vista degli esseri creati, dacch neppure il risveglio supremo degli "aspetti" della Volont nella Volont nella Volont e cos via rivela l'_Eyn-Sof_, ed questo il differenziale di cui fatto il salto dall'essenza dell'Emanatore a quella dell'emanato
D'altronde, lo iato differenziale si chiude quando lo si guarda dal punto di vista dell'Emanatore stesso. La dottrina di Cordovero delle _behinot_ mostra quanto si avvicinato ad un pensiero di tipo dialettico nel contesto delle teorie cabalistiche. Con Cordovero le _Sefirot_ sono pi che emanazioni che manifestano gli attributi dell'Emanatore, sebbene esse siano anche questo. Esse diventano infatti gli elementi strutturali di tutti gli esseri, anche dell'automanifestantesi Id%io stesso
La contraddizione implicita tra i processi dell'emanazione e lo strutturalismo non mai stata risolta completamente dallo stesso Cordovero, ed appare anche nella presentazione sistematica delle sue idee nello _Shefa Tal_ di Shabbetai Sheftel Horowitz. In opere quali l'_Elimah Rabbati_ e lo _Shefa Tal_ la _Qabbalah_ zoharica subisce una profondissima trasformazione specultativa in cui la teosofia, per quanto possibile, si sbarazza delle sue fondamenta mitiche
Eppure, evidente che questa tendenza speculativa non trasforma la _Qabbalah_ in filosofia, e che il riconoscimento di una vita nascosta dentro la divinit - il processo di emanazione delle _Sefirot_ - dipende alla fine dall'intuizione mistica, poich solo quella pu far comprendere questo dominio. Nello _Zohar_ quest'intuizione detta "fuggevole visione [dell'eterno]" (_istakluta le-fum sha'ata_; 2, 74b; Z. H. 38c), e questo l'elemento comune al profeta ed al cabalista (1, 97a e b)
Oltre al processo di emanazione che si ha tra le _Sefirot_, ci sono due modi simbolici di esprimere il modo in cui ogni _Sefirah_ si irraggia sulle altre:
(1) Luce riflessa. Questo si basa sulla premessa che, oltre alla luce diretta che va da una _Sefirah_ alla successiva, c' una luce che viene riflessa dalle _Sefirot_ inferiori alle superiori. Cos la _Sefirah_ pu essere vista sia come un mezzo per trasferire la luce dall'alto in basso, che come specchio che serve a riflettere la luce alla sua fonte
Questa luce riflessa pu risalire da qualsiasi _Sefirah_, specialmente dall'ultima, fino alla prima, ed agisce sulla via del ritorno come stimolo addizionale che causa la differenziazione di ulteriori _behinot_ in ogni _Sefirah_. La luce riflessa, secondo Cordovero (_Pardes 15_), adempie ad un grande compito nel consolidamento delle potenze e delle _behinot_ del giudizio (_din_) in ogni _Sefirah_, poich essa funziona attraverso un processo di contrazione restrittiva, anzich di libera espansione
Solo marginalmente basata sulla prima _Qabbalah_ - cio sulle affermazioni nello _Zohar_ sulle relazioni tra le prime tre _Sefirot_ - questa dottrina fu sviluppata solo da Solomon Alkabetz e Cordovero, e form un fattore importante nel loro ragionamento dialettico
(2) Canali. Questo si basa sulla premessa che delle specifiche _Sefirot_ stanno in particolari relazioni di radiazione con altre _Sefirot_ (anche se non necessariamente con tutte). Il volto di una _Sefirah_ si volge verso un'altra e di conseguenza nasce tra esse un "canale" (_zinnor_) d'influenza che non coincide con l'emanazione. Tali canali sono vie di influenza reciproca tra le diverse _Sefirot_. Questo processo non un influsso univoco da causa ad effetto; esso opera anche dall'effetto alla causa, trasformando dialetticamente l'effetto in causa
Non chiaro fino a che punto coincidano i simboli della luce riflessa e del canale, n, se non coincidono proprio, quale sia la loro interrelazione. Ogni interruzione nel flusso di ritorno dal basso verso l'alto detta "rottura dei canali" (_shevirah ha-zinnorot_; Giqatilla, _Sha'arei Orah_), un'idea che serve a spiegare le relazioni tra i mondi inferiori e quelli superiori in occasione del peccato, e la divina disapprovazione
A questi canali alludono i cabalisti di Gerona Giqatilla, Josef di Ecbatana (se il vero nome dell'autore dello _Shushan ha-birah_, un commento al Cantico dei Cantici ed alla Parashat Terumah [Esodo 25:1-27:19 - Liang] nel British Museum, Ms. Margoliuth 464), cos come altri cabalisti dei secoli 14 e 15, e la dottrina dettagliatamente esposta nel capitolo 7 del _Pardes Rimmonim_