BACK
dic 6, 2004 |
Rassegna stampa,  |
redazione

Lev Chadash, cuore nuovo

Una statunitense di origini italiane, Barbara Aiello, la prima donna-rabbino a operare nel nostro paese. Da poco ha iniziato la sua attivit a Milano, presso l'Associazione italiana per l'ebraismo progressivo.

C' qualcosa di nuovo, anzi di nuovissimo, anche nell'Italia settentrionale ebraica. giunta a Milano dalla Florida la prima donna-rabbino, chiamata a prestare la sua opera in forma continuativa in Italia presso Lev Chadash - Cuore nuovo, l'Associazione italiana per l'ebraismo progressivo che conta pi di duecento membri affiliati allo Wupj, Unione mondiale dell'ebraismo progressivo. Vale la pena di ricordare che l'ebraismo progressivo, che solo di recente ha assunto una forma organizzata nel nostro paese, rappresenta invece la corrente maggioritaria negli Stati Uniti ed largamente diffuso in Europa. Pur nell'ambito della tradizione, esso si caratterizza per la tendenza ad accogliere nel suo seno anche gli ebrei non osservanti, e si descrive "particolarmente attento agli aspetti etici dell'ebraismo, accogliendo principi e valori propri della sensibilit e della coscienza contemporanea come, ad esempio, la completa uguaglianza -anche nel culto- fra uomini e donne". Uno dei principali obiettivi che si propone l'ebraismo progressivo quello di "offrire uno spazio per permettere ad ognuno di trovare il proprio modo di sentirsi ebreo, e per consentire anche alle coppie di matrimoni misti di tramandare ai propri figli l'identit ebraica".
Rabbi Barbara Aiello, questo il nome della donna-rabbino che da poco ha iniziato la sua attivit in via Carlo Tenca 7 a Milano, proviene dal Tempio Beth El di Bradenton, parla italiano ed di origini italiane. Suo padre Antonio, nato in Calabria a Serrastretta (in provincia di Catanzaro), ha combattuto in una formazione partigiana durante la seconda Guerra mondiale prima.di emigrare negli Stati Uniti. Il curriculum di Rabbi Barbara sottolinea, tra le varie attivit in cui si distinta in passato, l'impegno di pubblicista esperta in temi religiosi e il ruolo di animatrice del programma radiofonico intitolato Radio Rabbi. A lei si deve anche l'ideazione di un programma educativo di marionette di larga diffusione, che educa i bambini ad accettare e ad apprezzare la diversit.
Anche a Milano Rabbi Barbara intende insegnare le storie della Bibbia attraverso il teatro dei burattini, come risulta dalla lettura del programma destinato a bambini e adolescenti chiamato Nevatim, germogli; la serie di incontri, tenuti ogni domenica pomeriggio a partire dell'inizio di ottobre, prevede inoltre l'approfondimento delle feste, la lingua ebraica imparata giocando, lezioni di cucina tradizionale, canti e balli israeliani. Sono accolti a braccia aperte anche ragazzi pi grandi di famiglie miste che non hanno avuto alcuna educazione ebraica, in virt del principio che chi non ha avuto nessuna esperienza da piccolo non avr serie possibilit di scelta quando crescer. Di recente partito anche un programma destinato agli adulti che ha preso il nome di Kavanah, intenzione, per mettere a fuoco cosa significa essere ebrei attraverso lo studio. Gli incontri si svolgono ogni sabato pomeriggio per permettere a coloro che seguono il corso di partecipare alla cerimonia della Havdala, ringraziamento per lo Shabbat appena trascorso e preparazione spirituale per la settimana che sta per iniziare.
Non c' dubbio che l'ebraismo uno. Tuttavia "i rabbini ci insegnano che la Tor ha settanta volti, e questo indica che la Tor pu venire interpretata in ogni possibile senso", ha ricordato Rabbi Kathleen Middlethon in un sermone preparato due anni fa proprio per l'Associazione Lev Chadash in occasione di Shavuot. "Vale a dire", ha proseguito la donna-rabbino che fu ospite per la festivit a Milano in attesa dell'arrivo di un rabbino titolare, "che se questo testo la base per le nostre posizioni religiose, etiche e rituali, dobbiamo anche considerare seriamente che questo testo passa attraverso interpretazioni umane, e pertanto fallibili (...). Dipende da noi scoprire cosa richiede Dio da noi... puo anche accadere che, in questa ricerca, diverse comunit ebraiche giungano a diverse conclusioni... dobbiamo accogliere tali differenze, e considerarle parte dei mille volti dell'ebraismo e della Tor".
Alberto Cavaglion, affermato studioso dell'ebraismo italiano, in un suo intervento apparso nel gennaio del 2003 sulla rivista Hazman Veharaion, Il Tempo e l'Idea, ha citato Esodo 20,24 ("in qualunque luogo tu rammenterai il mio Nome, verr a te per benedirti"), in contrapposizione all'appartenenza unica che porta con s l'esclusivismo, e aggiungendo polemicamente: "Anche in via Tenca a Milano". Dove opera la prima donna-rabbino in Italia; dove Rabbi Barbara Aiello -il commento finale mio- ha spalancato le porte di Lev Chadash per insegnare, con passione e competenza, ai frequentatori giovani e adulti delle sue lezioni ad essere fieri della propria cultura.
di Pupa Garribba [Confronti - Novembre 2004]