Persecuzioni naziste e Repubblica spagnola
Ma se e' vero che
fino al 1938 gli Ebrei erano liberi di lasciare la Germania, come
sostengono alcuni storici, e la Repubblica spagnola stava combattendo
una guerra terribile contro i ribelli falangisti spalleggiati da
Germania e Italia, come mai tale Repubblica, cosi' come accetto' l'aiuto
delle Brigate Internazionali, non apri' le porte anche agli Ebrei?
Forse
bambini e vecchi non avrebbero potuto combattere (ma nel ghetto di
Varsavia lo avrebbero fatto), ma tutti gli uomini e le donnne valide si
sarebbero certo battuti con decisione contro il loro dichiarato nemico,
il nazismo, e i suoi alleati.
Le pratiche per l'emigrazione degli ebrei sino al 1938 erano
particolarmente complesse e di fatto emigravano soltanto coloro che
avevano le sostanze finanziarie per farlo. Percio' che fosse libera
l'emigrazione dalla Germania nazista nel 1937-38 e' pura teoria.
In proposito si puo' fare riferimento alle pagine di Raul Hilberg.
In piu' occorre tenere presente che per l'emigrazione occorrevano due
requisiti di base: il consenso del governo tedesco espresso attraverso
la Centrale per l'Emigrazione Ebraica di Berlino o Vienna (sotto la
direzione di Adolf Eichmann) e il consenso della nazione destinata ad
accogliere l'emigrante.
Per emigrare dunque occorreva avere i documenti necessari rilasciati
dalla ambasciata o dal consolato del paese di destinazione. La
Germania subito dopo l'insurrezione del generale Francisco Franco
riconobbe quest'ultimo come legittimo capo di governo spagnolo. Non
esisteva ne' a Berlino ne' a Vienna nel 1936-1938 nessun consolato o
ambasciata che facesse capo al governo repubblicano per il semplice
fatto che quest'ultimo non era riconosciuto dalla Germania.
Percio' era tecnicamente impossibile per un ebreo austriaco o tedesco
emigrare nella Spagna repubblicana.
Al di la' delle questioni tecnico-giuridiche occorre tenere presente
che nessun ebreo con un po' di sale in zucca avrebbe tentato di
emigrare in un paese in guerra portandosi dietro la famiglia. Noi con
il senno di poi sappiamo che qualsiasi cosa sarebbe stata preferibile
alla Shoah ma gli ebrei del 1936 o del 1938 non potevano neppure
lontanamente immaginare cosa si stesse preparando per loro. Tra subire
una durissima persecuzione ed emigrare in un paese sotto i
bombardamenti (si veda Guernica bombardata dalla Legione Condor
tedesca) soltanto un folle avrebbe scelto la seconda possibilita'.
Senza considerare che verso il 1938 in Spagna si moriva di fame almeno
in cio' che rimaneva della Repubblica.
L'affermazione secondo cui bambini e vecchi combatterono durante
l'insurrezione del ghetto di Varsavia non ha fondamento. La maggior
parte dei vecchi e dei bambini furono deportati in massa prima della
insurrezione del ghetto stesso. I tedeschi lasciarono per ultimi i
piu' adatti per eta' e costituzione fisica al lavoro. Non si ha
notizia nelle memorie di nessun combattente che agli scontri abbiano
partecipato vecchi e tantomeno bambini.