Su 'Il posto degli ebrei' di Amos Luzzatto - 3
La prima cosa da dire che Amos Luzzatto dedica nel suo libro un apposito paragrafo (pp. 19-24) alla "religione", cosa che smentisce le affermazioni di Nahum per cui essa non sarebbe una categoria ebraica. Mi spiace, ma non colpa mia se Amos Luzzatto appartiene ad antica e rinomata famiglia rabbinica (Shadal dice molto agli ebrei italiani, Ramchal famoso in tutto il mondo) e posso perci fidarmi di lui pi che di altri.
Non vi riporto quel paragrafo; vi cito il periodo che a pag. 19 lo
precede:
(cit)
Ma senza dubbio, in tutte le epoche e per tutta l'estensione
territoriale della presenza ebraica, un ruolo decisivo stato giocato
dalla religione.
(:cit)
e questo bel brano di pagina 81:
(cit)
In maniera diametralmente opposta a quanto lascerebbe intendere Ernst
Nolte e il revisionismo storico, allora, si tratta di costruire
un'Europa nuova. Questo non vuol dire un'Europa che non riconosca
determinati valori e soprattutto determinati bisogni. Dirigere una
societ, soprattutto una societ nuova in via di edificazione, significa
identificarne i bisogni e trovare i mezzi per avviarne il
soddisfacimento. Non c' dubbio, per me, che _uno di questi bisogni_ sia
quello che potremmo definire religioso. Altri parlano di bisogni
spirituali, ma starei attento, anche in questo caso, a non creare
sinonimi artificiali. Insisto sul "religioso", che significa una sorta
di sintesi fra la ricerca del trascendente e la sua soddisfazione in
forme socialmente organizzate. un bisogno di molti, che non si esprime
in un'unica forma; non un bisogno di tutti e forse neppure della
maggioranza, ma esiste. Riguarda i cristiani, ma anche le minoranze
culturali e religiose diffuse in Europa e considerate come un possibile
collante dell'unit europea stessa.
(:cit)
Avverto i meno religiosi del newsgroup che alle pag. 16-18 del libro
Amos Luzzatto dedica un'attenta ed ampia trattazione agli Ebrei laici ed
al loro significato per l'Ebraismo attuale e lo Stato d'Israele.
L'oggetto della mia polemica solo l'affermazione per cui l'Ebraismo
non pu essere considerato una religione, affermazione che per quanto
comune non diventa per questo pi vera.