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mag 26, 2005 |
Rassegna stampa,  |
redazione

"Sembra una ragazza a posto!. dica solo che canadese!"

Sono una rabbina che vive e lavora a Milano. Passeggiando in citt con la kippah sul capo suscito molte domande, ma specialmente l'occasione per dialoghi e scambi di idee.

Un giorno, uscendo da una panetteria, si ferm a parlare con me una gentile anziana signora, Silvia: dopo i soliti convenevoli mi prese la mano e mi disse, con voce davvero preoccupata: "Lei sembra una ragazza a posto: gi difficile essere ebrei, ma ebrei statunitensi. non si crei altri problemi, mi dia retta, tolga la kippah e dica di essere canadese!"

Gli studenti nei college gi lo fanno, come pure i turisti statunitensi. E' risaputo che l'odio di alcuni europei nei confronti di tutti gli statunitensi talmente intenso che il modo migliore per non aver problemi se ti chiedono "Da dove vieni?" di non menzionare del tutto gli USA. Vai sul sicuro, evita grane e d solo che sei Canadese.

Le parole di Silvia mi hanno fatto profonda impressione e mi sono sentita doppiamente turbata. Mettendomi in guardia, lei ha tradotto in parole ci che molti ebrei statunitensi gi avvertono da tempo: essere ebrei in Europa pu porre dei problemi, ma vivere in Europa come ebreo statunitense davvero difficile.

Vi sono effettivamente molte ragioni per quel consiglio di Silvia, cos carico emotivamente, alcune corroborate dal quotidiano che leggo qui in Italia, il "Corriere della sera": questo ha commissionato un sondaggio all'IPSO in cui si domandava a dei cittadini italiani qualunque, come pure ad altri europei, che cosa ne pensavano degli ebrei: i risultati furono davvero sorprendenti: il 46% degli intervistati crede che "gli ebrei hanno una mentalit diversa dagli altri", il 40,5% crede che gli ebrei "hanno una relazione particolare col denaro" e il 35% dice che gli ebrei, sulla Shoah, dovrebbero smetterla di "fare le vittime". Rav David Rosen dello American Jewish Committee ha dichiarato: "... il virus dell'antisemitismo ben pi resistente e determinato di quanto avevamo pensato in passato".

Non un segreto che in Francia specialmente, ma anche nel resto d'Europa, l'antisemitismo in aumento: sono aumentate le aggressioni agli ebrei, anche ai bambini.
In Gran Bretagna un membro della famiglia reale ritiene divertente indossare un'uniforme nazista. In Italia un divo del pallone esibisce il saluto romano ai suoi ammiratori. I giornalisti scrivono che una buona percentuale di europei, guardando dei film come Schindler's List, ride apertamente guardando le scene in cui le SS umiliano gli ebrei. Recentemente sono stata a Roma per una funzione di Shabbat: passeggiando per la strada ci siamo imbattuti in una grande svastica rossa con la scritta "I cani ebrei devono morire" alta un metro. Nelle principali citt europee, come Milano, vi sono pi svastiche in ogni metro quadro di graffiti di quante ne abbiamo viste negli ultimi anni.

I ricercatori dell'IPSO hanno concluso che c' una relazione significativa tra l'atteggiamento sempre pi negativo degli europei verso i loro concittadini ebrei e le critiche contro Israele per il conflitto in Medio Oriente. La mia concittadina Silvia sembrava intendesse dire che il sostegno USA a Israele ha dato una pessima reputazione agli statunitensi, specie se ebrei!

Da dove viene tutto ci? Perch i media sono cos negativi? Detto in breve, si tratta sovente di media partigiani, e tante volte squalificati.

Un altro sondaggio recente, nella UE, ha evidenziato che la maggioranza degli intervistati identifica in Israele la massima minaccia alla pace mondiale: sembrerebbe dunque giunto il momento per fornire una prospettiva pi equilibrata.

Avete letto notizie sull'organizzazione israeliana Latet? Poche ore dopo lo tsunami la Latet (che in ebraico significa "dare") riemp un jumbo con 18 tonnellate di alimenti e lo invi in Asia. E la squadra di salvataggio Zaka che arriv sul luogo del disastro due giorni dopo la tragedia?

Zaka port delle attrezzature speciali per l'identificazione dei corpi: tali materiali e procedure sono sfortunatamente assai avanzati, dato che Israele ha dovuto identificare migliaia di sue vittime.

Forse avete visto un articolo sulla squadra di salvataggio dell'Esercito israeliano che arriv nello Sri Lanka con 80 tonnellate di materiale, tra cui 10000 lenzuola e tende, teloni di nylon e taniche d'acqua?

Avete sentito parlare del sangue immediatamente donato e inviato da Israele, o delle centinaia di migliaia di dollari raccolti dalle organizzazioni umanitarie ebraiche?

No? Beh, non siete i soli: eccetto le poche fonti israeliane e le organizzazioni di monitoraggio tipo HonestReporting.com poche persone hanno avuto occasione di leggere di queste azioni ebraiche. Strano, perch ogni grande agenzia di notizie ha delle squadre di reporter che bivaccano regolarmente in Israele e a cui si chiede almeno un articolo al giorno su quel Paese! Basandosi su questo livello informativo ci si potrebbe aspettare di leggere che l'Arabia saudita ha offerto 10 milioni di dollari per gli scampati musulmani al disastro, il che non sarebbe molto, sennonch si apprende che questo Paese ha raccolto 150 milioni (15 volte tanto) per le famiglie degli shahid assassini.

Mi sembra che l'idea pazzesca che noi ebrei, che si provenga dagli USA da Israele o dalla UE, siamo egoisti, accentratori e ossessionati dal denaro, "mentalmente diversi" dagli europei perbene - questa idea sia stata corroborata, almeno in parte, dai media. Minimizzare gli sforzi umanitari israeliani e enfatizzare la politica e la violenza ha avuto effetto sui miei concittadini: l'esperienza ci insegna che non serve far finta di niente. Si devono dunque ignorare gli stereotipi positivi e negativi. Perch lo dico? provate a chiedere a Silvia!

Rav Barbara Irit Aiello

[questo articolo stato pubblicato in gennaio dal Venice Gondolier http://www.venicegondolier.com/ e poi ripreso da un network di periodici americani. Traduzione di Roberto H. Tonetti]