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giu 5, 2005 |
Sbirciamo Eretz Israel,  |
redazione

Chi e' ebreo?

Alta corte sfida il rabbinato: sulle conversioni i giudici spezzano il monopolio degli ortodossi
(di Aldo Baquis)

(ANSA) - GERUSALEMME, 31 MAR - E' una giornata storica per Israele, affermano i mezzi di comunicazione di massa locali. Dopo sei anni di dibattiti la Corte Suprema di Gerusalemme si e' finalmente pronunciata sulla questione che da sempre travaglia lo stato di Israele: ''ai fini della Legge del Ritorno, chi e' ebreo?''.

La sentenza, che ha subito destato reazioni adirate nel Rabbinato israeliano, spezza di fatto il monopolio della corrente ortodossa sulle conversioni all'ebraismo.

D'ora in poi ai fini della acquisizione della cittadinanza israeliana saranno riconosciute anche le conversioni praticate in Israele dalle correnti riformate e conservatrici, a condizione che la fase finale avvenga all'estero.

Chi segua questa procedura - hanno stabilito sette degli undici giudici della Corte Suprema di Gerusalemme - potra' beneficiare della Legge del ritorno e sara' considerato cittadino israeliano a tutti gli effetti.

Ai fini pratici, l'impatto sara' modesto. In virtu' di questa sentenza otterranno adesso la cittadinanza israeliana una quindicina di persone che hanno seguito il processo di conversione all'ebraismo con rabbini riformati o conservatori. Molto forti negli Stati Uniti, queste correnti sono assolutamente marginali in Israele.

Ma sul piano simbolico, la decisione dei giudici di Gerusalemme rappresenta un vero terremoto per il rabbinato.

''Quelle conversioni sono fasulle'' ha esclamato il rabbino capo sefardita Shlomo Amar, riferendosi alle pratiche dei riformati e dei conservatori. ''I loro rabbini non conoscono la 'halacha' (le regole della ortodossia) e infrangono precetti importanti, accettando ad esempio di sposare ebrei con non ebrei. Ma che valore possono mai avere le loro conversioni, se essi non osservano i precetti ?''.

Secondo il rabbino Amar a questo punto nulla impedisce piu' di convertire in massa centinaia di migliaia di lavoratori stranieri che vivono in Israele: ''Non avranno che da prendere un aereo, cercare a Londra o a Parigi un rabbino compiacente che li 'converta' e al ritorno in Israele saranno riconosciuti ebrei dalla Corte Suprema''.

Il rabbino trova anche inaccettabile che undici giudici laici impongano la loro visione sulla comunita' ortodossa ebraica. ''Non ci resta dunque che passare alla difesa'', ha aggiunto riproponendo in questa occasione il progetto di costituire ''un albo di famiglie sicuramente ebraiche''. Esso potra' essere consultato da chi, prima di un matrimonio, voglia essere del tutto sicuro che il futuro marito o la futura moglie non provengano dalle correnti riconosciute adesso dalla Corte Suprema.

''Andiamo in sostanza verso la spaccatura del popolo ebraico'' ha ammonito il religioso secondo cui per evitare questo rischio sara' necessario che la 'Knesset' (parlamento) annulli la decisione della Corte Suprema.

In parlamento, invece, vi sono anche reazioni molto positive alla decisione odierna specialmente fra i partiti laici e di sinistra. In questi ambienti si guarda con ostilita' alle versione dell'ebraismo imposta dagli ortodossi e si riconosce alle correnti conservatrici e riformate di aver cercato di aggiornare l'ebraismo alle esigenze dell'epoca moderna. A queste correnti viene attribuito un approccio piu' tollerante ed umanista.

Malgrado le vacanze pasquali, gia' la settimana prossima la Knesset sara' convocata per una riunione straordinaria su richiesta del partito ortodosso Shas.(ANSA).