le feste e le ricorrenze del popolo ebraico.lo Shabbatl'osservanza del riposo sabbatico e' legata alla fede nel D-o unico, creatore e protettore del mondo (esodo 10.11) e all'attaccamento al concetto di liberta' (deuteronomio 5.5). per questa doppia ragione, il rispetto scrupoloso del riposo dello shabbat e' la regola principale dell'ebraismo; la mancata osservanza di questo giorno mina le fondamenta della legge ebraica. non si tratta solo di evitare tutte le fatiche fisiche o tutti i lavori manuali, ma soprattutto di fare dello shabbat un giorno in cui si riconosce l'esistenza di D-o, tramite il culto, la preghiera e lo stuDio. per questo e' considerato un giorno sacro. in sintesi cio' si raggiunge:
le feste ebraiche date e significatitutte le date che caratterizzano il calendario ebraico corrispondono ad avvenimenti vissuti dal popolo ebraico durante il corso della sua lunga storia, da abramo ai giorni nostri. inoltre, le feste costituiscono i momenti fondamentali per l'identita' ebraica. le feste del pellegrinaggioall'epoca in cui il tempio di gerusalemme costituiva il centro della vita religiosa, gli ebrei si recavano in pellegrinaggio a gerusalemme in tre diverse occasioni durante l'arco dell'anno: pesach, shavuot, succot. Pesachcade di solito durante il mese di aprile e ricorda la liberazione degli ebrei dalla schiavitł in egitto, che si ritiene sia avvenuta verso la meta' del duemila a.c. i discendenti di giacobbe che vivevano in egitto erano diventati talmente numerosi da costituire un popolo, il popolo d'Israele. pesach e' l'atto di nascita di un popolo e la conquista della sua indipendenza. in ricordo della fuga dall'egitto durante gli otto giorni di pesach non si puo' ne' mangiare, ne' avere in casa "hamez" (cibi lievitati) e tantomemo se ne puo' far uso. sono dunque proibiti, il pane, la pasta, i dolci, la birra, tutti i prodotti lievitati e tutti i cibi preparati in recipienti che abbiano contenuto cibo "hamez". i primi due e gli ultimi due giorni di pesach sono rigorosamente festivi come lo shabbat. durante le prime due sere si svolge il seder che precede la cena e consiste nella narrazione della fuga dall'egitto. Shavuot - festa delle settimane o pentecostecome indica il nome, sia in ebraico che in italiano, questa seconda festa di pellegrinaggio viene celebrata esattamente cinquanta giorni dopo l'inizio della pasqua alla quale e' direttamente collegata anche nel suo significato storico. avendo acquisito il suo diritto all'esistenza e alla liberta', grazie alla liberazione dall'egitto, Israele si trovava di fronte alla necessita' di avere una "costituzione". e' la rivelazione del sinai. Israele riceve le tavole della legge e la Torahh che diventeranno il fondamento della sua vita religiosa, morale, sociale e spirituale. e' risaputo che la struttura portante della Torahh e' costituita dai dieci comandamenti che sono alla base della morale universale. va sottolineata l'importanza di questa festa, che dura due giorni, festivi come lo shabbat, che vengono celebrati sia nei tempi che nelle case. Succot o la festa delle capannedurante i 40 anni di permanenza nel deserto, il popolo d'Israele visse in capanne di fortuna grazie alla protezione divina ed ai suo miracoli. quindi ogni anno, in autunno, si costruiscono capanne con un tetto di fogliame, che lascia intravedere il cielo (succa) e per otto giorni vi si deve mangiare, dormire e studiare, rivivendo cosi' in breve, l'epopea nel deserto. durante questi otto giorni si svolgono molte cerimonie, quella del lulav (rami di palma uniti al mirto, al salice e al cedro), della succa (capanna) e delle cerimonie per festeggiare la conclusione e l'inizio della lettura della Torahh. le feste solenniRosh haShana o capodannoper i due giorni che ricordano la creazione del mondo, l'ebreo celebra D-o, signore del mondo, che esercita la sua provvidenza su tutte le sue creature ma che allo stesso tempo esige da esse un comportamento irreprensibile, costringendole a un rigoroso e implacabile esame di coscienza, che porta a un sincero pentimento. Rosh haShana viene chiamato anche: "giorno del giudizio", "del ricordo" e "giorno dello shofar" (shofar: corno di ariete). Kippur o il giorno del perdonodopo dieci giorni da rosh ha shana, che debbono essere di pentimento e di buone azioni il giorno di kippur e' vissuto come il momento pił toccante dell'anno, e' una giornata consacrata alla preghiera e alla meditazione, accompagnate da un digiuno completo che dura venticinque ore. si e' pronti a perdonare i torti subiti e a chiedere il perdono di D-o e degli uomini per il male che si puo' aver causato. tutto questo pero' avviene unicamente per grazia di D-o. l'ebraismo esige una prova di volonta' e ravvedimento, e di riconoscere le proprie colpe e riparare ai torti, se possibile, ma soprattutto cercare di non ricadere sugli stessi errori. e' al prezzo della tensione di tutto il suo essere alla correzione del proprio comportamento che l'uomo ottiene che D-o lo perdoni, come un padre perdona il proprio figlio. l'anno ebraico gravita interamente su quest'evento principale. le feste non solennila tradizione ebraica ha istituito due feste che commemorano dei fatti posteriori all'epoca del pentateuco. durante queste feste e' permesso lavorare. Purimcelebra la storia della regina ester che, verso la meta' del v secolo a. c., in persia, intercedette presso il re assuero affinche' revocasse l'editto di sterminio promulgato dal ministro Amman contro il popolo ebraico. ogni anno, un mese prima di pesach, una giornata di digiuno e una festa ricordano questi avvenimenti. Hannukkaper otto giorni si accendono le luci (candele o lampade ad olio) in ricordo della liberazione di gerusalemme dalla dominazione greca, grazie agli asmonei nell'anno 167 a.c.. i digiunisi devono aggiungere due parole a proposito di quattro altri digiuni, tutti uniti al ricordo della distruzione dei due tempi di gerusalemme. per questi e' richiesto che l'ebreo si astenga dal bere e dal mangiare dall'alba al tramonto. il 3 di tishri' (gedaliah) in settembreassassinio di gedaliah, ultimo governatore ebreo della giudea nel vi secolo a. c. il 10 di tevet (in gennaio)inizio dell'asseDio di gerusalemme da parte dei babilonesi. il 17 di tamuz (in luglio)l'invasione di gerusalemme da parte del babilonesi. questi tre digiuni, diversamente dal digiuno di kippur, iniziano la mattina all'alba e terminano al tramonto. il 9 di av (in luglio o in agosto)distruzione del primo tempio nel 586 a. c. per mano di nabucodonosor, e del secondo tempio da parte dell'imperatore romano tito, nel 70. a differenza degli altri due digiuni questo inizia un'ora prima del calare del sole. |