muro occidentaleP.S.: una volta scrissi muro del pianto e qualcuno di voi mi corresse e mi disse di chiamarlo muro occidentale; vorrei sapere perche' pero' la versione in cui e' piu' comunemente conosciuto, muro del pianto, deve invece essere corretta in "muro occidentale". Traduco da: http://www.us-israel.org/jsource/Judaism/Western_Wall.html Il Muro Occidentale Quando Roma distrusse il Secondo Tempio nel 70 EV, solo un muro esterno rimase in piedi. I Romani probabilmente avrebbero distrutto anche quello, ma dev'essere sembrato troppo insignificante per loro; del resto, non era neppure una parte vera e propria del tempo, ma un muro esterno che cingeva il Monte del Tempio. Ma per gli Ebrei questa reliquia di cio' che fu la costruzione piu' sacra del mondo ebraico divenne subito il luogo piu' santo della vita ebraica. Per secoli Ebrei da tutto il mondo hanno affrontato il difficile pellegrinaggio in Palestina e si sono subito diretti al Kotel ha-Ma'aravi (il Muro Occidentale) per ringraziare ####. Le preghiere offerte al Kotel erano tanto sentite che i Gentili cominciarono a chiamare il sito "il Muro del Pianto". Questo dispregiativo non e' mai stato molto adoperato dagli Ebrei tradizionalisti, e non si usa in Ebraico. Il Muro Occidentale ha subito ben piu' del disprezzo semantico. Durante i piu' di mille anni in cui Gerusalemme fu soggetta al dominio mussulmano, gli Arabi hanno spesso usato il Muro come discarica in modo da umiliare gli Ebrei che lo visitavano. Per diciannove anni, dal 1948 al 1967, il Kotel fu sotto la sovranita' giordana. Sebbene i Giordani avessero firmato un'armistizio nel 1949 che garantiva agli Ebrei il diritto di visitare il Muro, nessun Ebreo Israeliano fu mai autorizzato a cio'. Uno dei primi a venire al Kotel nella Guerra dei Sei Giorni del 1967 fu il Ministro della Difesa israeliano Moshe Dayan, che ravvivo' un'antica tradizione ebraica inserendo una preghiera scritta nelle sue fessure. Fu poi rivelato che la preghiera di Dayan era che una durevole pace "discendesse sulla Casa d'Israele". Il costume di inserire preghiere scritte nelle fessure del Kotel e' tanto diffuso che alcuni giornali ebraico-americani pubblicano annunci di servizi che inseriscono tali preghiere per gli Ebrei malati. Le qualita' mistiche associate col Kotel sono sottolineate in una popolare canzone israeliana il cui ritornello dice: "Ci sono uomini col cuore di pietra, e pietre col cuore d'uomo". Un rabbino in Gerusalemme un giorno mi disse che l'espressione ebraicia "I muri hanno orecchie" fu detta in principio a proposito del Muro Occidentale. Sfortunatamente, anche un simbolo tanto unificante come il Kotel puo' divenire una fonte di controversie nella vita ebraica. Gli Ebrei ultraortodossi per molto tempo si sono opposti all'organizzazione di liturgie femminili davanti al muro; secondo loro, la liturgia e' prerogativa maschile. Talvolta hanno violentemente disperso le partecipanti scagliando sedie ed altri oggetti contro di loro. Ma l'intensa pressione dell'opinione pubblica sta facendo vincere alle donne il diritto di riunirsi in preghiera davanti al Kotel. [Nota: questo paragrafo e' stato scritto nel 1991 EV; nel 2000 EV l'Alta Corte di Giustizia Israeliana ha ordinato al Governo di proteggere le donne che partecipano a liturgie davanti al Kotel]. In aggiunta alle grandi folle che vengono a pregare al Kotel il Venerdi' sera, esso e' anche un comune luogo di ritrovo in tutte le feste ebraiche, specialmente durante il digiuno di Tisha Be-Av, che commemora la distruzione di ambo i Templi. Oggi il Muro e' un simbolo nazionale, e le cerimonie di apertura e chiusura di molti eventi ebraici, compresi quelli laici, si tengono li'. Fonte: Joseph Telushkin. Jewish Literacy: The Most Important Things to Know About the Jewish Religion, Its People and Its History. NY: William Morrow and Co., 1991. La pagina Web originale aveva ottenuto dall'autore il permesso di riprodurre il brano. Ciao. |