Parte I: Fondamenti del divieto

Il divieto di mescolare carne e latte deriva dal versetto della Torah non cuocerai il capretto nel latte di sua madre. Es. XXIII, 13 - XXXIV, 26: Deut. XIV, 21

Vedremo piu' avanti in maniera precisa che cosa la Torah proibisce e le misure che i maestri del Talmudhanno preso per evitare che il divieto venga trasgredito.

Proibizioni della Torah

E' scritto tre volte non cuocerai il capretto nel latte di sua madre Es. XXIII, 13 - XXXIV, 26: Deut. XIV, 21.

Questa triplice ripetizione viene a stabilire tre divieti:

Non cuocerai

  • Proibisce di cucinare il capretto nel latte di sua madre.
  • Proibisce di mangiare quanto eventualmente cucinato.
  • Proibisce di trarne vantaggio.

  1. Il divieto della cottura

    É proibito cucinare della carne nel latte, anche se non si intende cibarsene; l'operazione stessa della cottura e' proibita qualunque sia l'uso al quale si destini la carne. Percio' e' proibito anche accendere il fuoco sotto la pentola di un non-ebreo, perche' in essa potrebbero trovarsi carne e latte mescolati e l'accensione del fuoco provoca la cottura della commistione. E' proibito cuocere la carne assieme al latte

  2. Il divieto di cibarsi

    E' proibito mangiare carne cotta nel latte, anche se la cottura e' avvenuta per errore, oppure e' stata compiuta da un non-ebreo, e persino se tale cottura e' avvenuta per caso (ed esempio un pezzo di carne caduto nel latte che bolle sul fuoco). La carne cucinata nel latte e' proibita

  3. Il divieto di trarre vantaggio

    Non e' proibito soltanto mangiare la carne cucinata nel latte, ma anche trarne vantaggio o goderne. Questa proibizione vale in tutti gli aspetti e pertanto e' proibito perfino dare quella carne ad un cane randagio. Quella carne puo' essere soltanto seppellita o gettata nel water in modo che nessuno possa goderne. Dalla carne cotta nel latte non puo' essere tratto alcun vantaggio

Non cuocere il capretto nel latte di sua madre

La Torah recita non cuocerai da qui si impara che e' proibito soltanto cucinare la carne nel latte, ma che la Torah non vieta di mescolare od anche metterli assieme in conserva.

Cosi' se carne e latte si sono mescolati la Torah non proibisce di trarne un vantaggio od anche di mangiarli; vedremo piu' avanti le proibizioni rabbiniche a questo proposito.

La Torah proibisce solo il cucinare la carne nel latte, non di mescolarli

Capretto

La Torah parla del capretto e con questo termine si impara che e' proibito cucinare nel latte la carne di animali domestici (ovini, caprini, bovini, etc.); e' quindi proibito cucinare nel latte la carne di animali selvatici (cervo etc.) E se la carne di un volatile o di un animale selvatico e' stata cucinata nel latte, la Torah proibisce di trarne vantaggio od anche di mangiarla.

La Torah proibisce di cuocere nel latte soltanto carne di animali domestici

Gli animali che non sono puri

Il divieto della Torah a proposito della cottura della carne nel latte, va inteso come riferito al latte di un animale puro, cioe' kasher, del quale e' lecito cibarsi, come la vacca o la pecora, d'altre parte il latte di un animale che non e' puro, come il cavallo o il dromedario, non rientra nella proibizione della Torah. (dal momento che e' proibito mangiare la carne di un animale che non e' puro, non ne parleremo che piu' avanti).

La Torah non proibisce la cottura nel latte di un animale che non e' puro

Latte di sua madre

La Torah parla del latte di sua madre e quindi va inteso che e' proibito cucinare la carne soltanto nel latte di un animale puro.

Il testo che parla di latte di sua madre non si riferisce soltanto alla madre effettiva, ma a qualsiasi femmina di un animale domestico. Dal momento che la madre di un capretto e' necessariamente una femmina di animale domestico, il latte deve essere:

  • Di un animale puro
  • Non soltanto della madre

Di conseguenza se il capretto e' stato cucinato nel latte di cervo la proibizione della Torah non lo riguarderebbe, in quanto il cervo non e' un animale domestico.

Secondo la Torah il latte nel quale e' proibito cucinare la carne e' soltanto quello di un animale domestico puro

I divieti rabbinici

I maestri del Talmudhanno stabilito delle regole supplementari a proposito della carne e del latte, estendendo i limiti del divieto oltre a quanto si trova nel testo della Torah, per far si che la gente eviti di commettere errori.

  1. I rabbini hanno proibito di mangiare la carne di volatili ed animali selvatici cucinata nel latte, in quanto per il grosso pubblico carne indica le parti polpose di qualsiasi animale e per questo motivo potrebbero essere commessi facilmente errori; se la carne di animale selvatico o volatile possano essere cucinate nel latte, lo potrebbe esserlo anche quella di animale domestico e trasgredire quindi la proibizione della Torah.
  2. I rabbini hanno vietato anche di mangiare carne che sia stata soltanto mescolata al latte, sempre per allontanare dalla trasgressione.
  3. I divieti rabbinici riguardano soltanto l'alimentazione, ma non la semplice cottura, o di trarre un vantaggio da quanto cucinato.

Quindi in linea di principio e' permesso cucinare nel latte carne di volatile o animali selvatici per un non-ebreo o per farne un medicamento.

Per altro vanno evitati i casi in cui si possa dare adito al sospetto che si violi la proibizione e percio' vanno rispettate queste condizioni: (issur mar' it 'ain).

  • Che per chiunque guardi sia evidente che la carne sia di animale selvatico o volatile.
  • Che sia evidente che non viene cucinata per cibarsene ma per un altro scopo.

Anche dalla carne di animale domestico che sia venuta in contatto con il latte in un modo che cade sotto un divieto soltanto proibito dai rabbini, (vale a dire che tale contatto sia avvenuto a freddo o che la carne sia stata messa in conserva assieme al latte) e' permesso trarre vantaggio (ma non mangiarla).

In sintesi

La Torah vieta

  • La cottura nel latte della carne di animali domestici
  • Di mangiare o di trarre un vantaggio dalla carne cotta nel latte.

I rabbini hanno vietato

  • Anche la semplice mescolanza fra carne e latte.
  • Hanno esteso tale proibizione anche alla carne di animali selvatici e volatili.
  • Non hanno proibito il cucinare ed il trarre vantaggio delle carne di animali selvatici e volatili.

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