Capitolo II

Il concetto di Melachah

1. Che cosa e' la Melachah?

Come deve essere osservato lo Shabbath per essere sicuri che il suo fine sublime si traduca in realta' nell'anima ebraica? La risposta della Torah e' inequivocabile: astenendosi - come abbiamo visto - dall'operare; la stessa parola Shabbath significa appunto questo: "Non farai alcuna opera...".

La Torah insiste continuamente su questa prima condizione, che e' il fulcro e l'essenza dell'osservanza dello Shabbath.

Ora dobbiamo analizzare esattamente che cosa e' che la Torah considera "opera" a questi effetti; e qui giungiamo a conclusioni inaspettate.

Melachah e opera

E evidente che "l'opera" o, per usare il termine che appare nella Torah, la melalehah (pl. melakhoth) non si identifica assolutamente con uno sforzo o con un esercizio fisico. Questo appare evidente dalla semplice constatazione che, mentre non si trasgredisce alle norme relative allo Shabbath se si trasporta un grosso carico entro i confini della propria casa, lo si profana invece portando con se' anche solo un libriccino uscendo da casa.

E non e' neppure vero che la Torah proibisca semplicemente di eseguire le comuni operazioni quotidiane. Le norme relative allo Shabbath comprendono anche indicazioni precise a tale riguardo, ma non sono basate su questo unico principio.

Che cosa si intenda veramente per "opera" nel comandamento biblico "non farai alcuna opera", lo si puo' comprendere solo studiando attentamente la tradizione orale. E meglio non usare i termini "lavoro" o "attivita'", che creano confusione, e attenersi al termine tecnico di me/akhi'. Una chiara valutazione della natura della melachah e' di vitale importanza per una vera comprensione dello Shabbath, come la Torah stessa intende che sia osservato e come e' difatti osservato ancora oggi dagli ebrei che vogliono rispettare la loro grande eredita'.

Lo Shabbath nella Torah

La fonte principale della definizione di melachah nella Torah e' il comandamento che impone l'interruzione di tutte le attivita' necessarie per la costruzione del Santuario nel deserto (Esodo 31,13). Tutte queste attivita' sono espressamente comprese nel termine melachah.

Riportiamo, qui di seguito, dalla Mishnah (.Shabbath 7,2) l'elenco di queste attivita':

1) Arare.

2) Seminare.

3) Mietere.

4) Formare covoni.

5) Trebbiare.

6) Ventilare (le biade).

7) Selezionare.

8) Setacciare.

9) Macinare.

10) Impastare.

11) Cuocere.

12) Tosare.

13) Sbiancare.

14) Pettinare filati greggi.

15) Tingere.

16) Filare.

17, 18, 19) Operazioni di tessitura.

20) Separare in fili.

21) Fare un nodo.

22) Disfare un nodo.

23) Cucire.

24) Strappare.

25) Tendere trappole o cacciare.

26) Macellare.

27) Scuoiare.

28) Conciare pelli.

29) Levigare pelli.

30) Rigare.

31) Tagliare secondo forma determinata.

32) Scrivere.

33) Cancellare.

34) Costruire.

35) Demolire.

36) Accendere il fuoco.

37) Spegnere il fuoco.

38) Dare l'ultimo colpo di martello a un oggetto di nuova costruzione.

39) Portare oggetti da una proprieta' privata a una pubblica (o viceversa).

Esaminando questo elenco notiamo una cosa sorprendente: le attivita' elencate costituiscono una esemplificazione dei tipi principali di attivita' produttiva umana. Certamente questo non e' casuale.

Non e' tuttavia nostra intenzione indagare qui sulle possibili ragioni per cui l'elenco e' stato steso in questo modo, in relazione alla costruzione del Santuario. Quello che ci interessa e' che la Torah ci ha dato cosi' una chiara indicazione della natura e del fine della Melachah. Si noti ancora che alcuni generi di mela/eha', come "portare" (Esodo 16,29) e "accendere il fuoco" (Esodo 35,3), sono menzionati separatamente nella Torah, la quale in ognuno di questi casi insiste chiaramente sulla legge sabbatica considerata in toto.

Concetto principale

La Legge scritta ci da' lo schema della legislazione sabbatica. La tradizione orale deve aggiungere solamente i dettagli, dando le definizioni dei termini e applicando quei dati princi'pi a tutte le questioni pratiche che si presentino nella vita quotidiana.

Pertanto, per tutti gli scopi pratici bisogna ricorrere alla tradizione orale, alla Halachah.

Ogni studioso cli Halachah puo', da solo, notare il sistema vasto e logicamente costruito delle leggi dello Shabbath. Quanto piu' profondamente le studiera', tanto piu' si radichera' in lui la convinzione che non si tratta di una serie di leggi elencate a caso, ma di un vero e proprio sistema, cioe' di un corpo coerente e coordinato di leggi derivanti da un'idea centrale e conformi a essa.

Qual e' dunque il principio generale che e' alla base del concetto di melachah e che costituisce pertanto il fondamento dell'intera istituzione dello Shabbath?

e' della massima importanza trovare tale principio, poiche' nulla ha nociuto tanto alla giusta osservanza dello Shabbath quanto il grande equivoco che la melachah equivalga semplicemente a uno sforzo o a una fatica fisici.

Molti pensatori ebrei hanno cercato di esprimere un'idea principale di questo genere, per dare cosi' la chiave dell'intero, vasto sistema delle leggi sabbatiche. L'esposizione fatta da S.R. Hirsch, uno dei maggiori pensatori ebrei del secolo scorso, e' molto adatta al modo di pensare moderno.

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