Capitolo III

L'osservanza dello Shabbath in pratica

3. Lavoro compiuto da un non ebreo

Abbiamo visto che e' l'ebreo a essere benedetto con lo Shabbath e a portarne la responsabilita'. Ciononostante, al fine di salvaguardare l'osservanza dello Shabbath, i nostri Rabbini hanno decretato che non possiamo chiedere a un non ebreo di fare di Shabbath qualcosa che noi stessi non dobbiamo fare. Non ci e' neppure consentito di beneficiare di una melachah fatta per noi, anche spontaneamente, da un non ebreo.

Poiche' hanno imposto questa disposizione come salvaguardia addizionale dello Shabbath, i Rabbini hanno potuto fare qualche eccezione. Per esempio:

- in caso di malattia o in altri casi di emergenza;

- per fare accendere il fuoco se fa molto freddo;

- per soccorrere un animale che soffra;

- allorche' l'atto viene compiuto sia per ebrei che per non ebrei, se questi ultimi sono in maggioranza.

e' inoltre vietato ingaggiare prima di Shabbath un non ebreo perche' faccia di Shabbath un determinato lavoro, a meno che non sussistano le condizioni seguenti:

- che il non ebreo lavori per conto proprio, per una somma fissata per l'intero lavoro (in precedenza);

- che il lavoro sia fatto nei locali del non ebreo;

- che il non ebreo non sia obbligato a eseguire il lavoro di Shabbath.

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