Capitolo IIIL'osservanza dello Shabbath in pratica4. Malattie di ShabbatDisturbi di poca importanza. Non e' consentito a una persona sana prendere medicine o essere oggetto di cure mediche, anche da parte di un non ebreo, in casi di lieve indisposizione o di dolori locali come per esempio bruciore di stomaco, lieve mal di testa o di denti, costipazione ecc. A questa ghezerah si e' gia' accennato nell'esposizione della categoria 9. Malattie che non comportino pericoli di vita. Se una persona e' costretta a letto o se il dolore e' cosi' acuto che tutto il corpo ne e' colpito o se la temperatura e' superiore al normale, la ghezerah di cui sopra non si applica. In questi casi tutto quanto e' necessario per il paziente puo' essere fatto da un non ebreo; si possono prendere medicine e ci si puo' far curare. Se non vi fosse un non ebreo a disposizione, anche un ebreo puo' fare cose altrimenti proibite come ghezeroth, ma occorre farle in modo un po' diverso dal solito, per non dimenticarsi che e' Shabbath. e' permesso inoltre misurare la febbre del malato. Malattie gravi. Se vi e' qualche dubbio che una persona sia in pericolo di vita, non solo e' consentito, ma e' dovere di ogni ebreo fare di persona quel che puo' essere necessario per salvare la vita del malato. "Profanate uno Shabbath, in modo ch'egli possa osservare molti Shabbatoth" (Yomah, 85b). La potenziale glorificazione del nome di D-o, che e' implicita in ogni vita ebraica, va oltre i limiti della momentanea profanazione che il salvare una vita puo' comportare. |