Capitolo IV

La celebrazione dello Shabbath

2. Dare il benvenuto allo Shabbath

La profonda comprensione dell'animo umano da parte della Torah e il genio del popolo ebraico sono confluiti per assicurare che questa gioia trabocchi e trasformi l'ambiente materiale che ci circonda. Lo Shabbath, che di per se' e' una grande esperienza spirituale, dev'essere salutato con vino e canti e pranzi festivi. Per tutte le migliaia di anni della sua storia, lo Shabbath e' sempre stato un giorno di gioia e di felicita' nelle case ebraiche. La sua venuta e' un evento vivamente atteso, per cui la famiglia inizia i preparativi qualche giorno prima. Lo Shabbath irradia la sua gloria sull'intera settimana. I giorni stessi vengono denominati in ebraico in relazione alla loro posizione nei confronti dello Shabbath: primo giorno verso lo Shabbath, secondo giorno verso lo Shabbath e cosi' via. Ecco come appare la settimana agli occhi ebraici:

Shabbath
Venerdi'
Giovedi'
Mercoledi'
Martedi'
Lunedi'
Domenica

Tutto e' rivolto verso lo Shabbath. Gli impegni di lavoro e gli impegni sociali vengono disposti affinche' non interferiscano con lo Shabbath. Quando si giunge al venerdi', il lavoro si fa piu' intenso. Ogni membro della famiglia ha la sua parte nei preparativi, ma e' la padrona di casa ebrea ad avere il ruolo essenziale: e' suo orgoglio e dovere assicurare che l'ospite regale sia ricevuto in modo degno. Deve provvedere affinche' i cibi siano preparati e cotti prima dell'entrata dello Shabbath, e il fornello dello Shabbath sia acceso, la tavola sia preparata con tovaglia candida e argento scintillante, con vino e le challoth e con le candele sabbatiche. L'intera famiglia indossa i vestiti dello Shabbath e un'aria di festa regna nella casa. L'ambiente e' pronto per l'entrata dello Shabbath, la sposa regale.

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