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gen 29, 2002 |
Opere di Maimonide,  |
redazione

Guida degli smarriti IV

Percio' avviene dei ragionamenti che sono nei libri dei Profeti nelle parabole, e in cio' che in essi i nostri Maestri, la loro memoria sia di benedizione,hanno detto in enigmi e parabole per seguitare nel cammino dei testi sacri nel passaggio che in essi e' fra ragione e sapienza mistica (Hokmat Elokit) che e' l'avvicinamento supremo ai segreti dei segreti(1).

Ma non (vogliamo) indagare questi segreti stessi fino al termine e alla fine di ciascuno di essi(2), non questo, ma a volte la verita' ci si rischiara in modo che la consideriamo giorno e dopo di questo lo si nasconde nelle cose naturali e usi quotidiani(3) finche' non ritornano le tenebre profonde come al principio, e vi e' negli come se lampeggiasse in loro a volte un lampo, e poi si rafforzasse la tenebra(4).

E c'e' fra noi chi lampeggia in modo che poco a poco sia egli stesso cinto da luce che la notte sia come giorno. E questo e' un gradino di grandezza dei Profeti, come e' detto nella Scrittura:" "E tu resterai presso di me" (Deut.5,28) ed e' detto anche "Perche' la pelle del viso luceva" (Ex. 34,29)(5)

(1) Sembra leggere una pagina dello Zohar, ad esempio dell'Idra Rabbah.

(2) Cioe' dell'Opera della Creazione e dell'Opera del Carro di cui si e' detto piu' sopra.

(3) Nascondimento della Sostanza, coperta dall'accidentalita' del quotidiano. Maimonide nel corso della Guida fara' per esempio riferimento ad un preciso passo del Talmud, che invita anon moltiplicare gli attributi della Divinita', in quanto cio' li deprezza, o come dice l'aggada', sostituisce tre pezzi d'oro cento pezzi d'argento.

(4) Niente di piu' simile allo Tsimtsum dell'ARI-zal , con la differenza che per Rambam questo e' un processo della conoscenza, mentre per Luria e' un processo di presenza-assenza di D-o nella storia del mondo, in cui il buio e' interrotto dalle scintille di luce.

(5) La scuola cabalistica di Abulafia' ricerchera' le tecniche per riprodurre questo stato di aureola come luce proveniente dal volto dello studioso , come e' descritto nel libro "Share' Tsedeq".