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apr 18, 2002 |
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redazione

L'Ebreo e il Goy (trad. Gentile)

Che cosa significa "goy"? perche' viene tradotto con "gentile"? sono dei termini dispregiativi?

Spesse volte il concetto di "popolo eletto" viene mal compreso dai goyim, principalmente a causa della confusione e controinformazione causata dal xstianesimo e dalle errate trasmissioni ed interpretazioni della legge mosaica; cosi' come il concetto di "universalismo", che per gli ebrei si realizzera' pienamente solo con l'avvento del Messia, quando "anche i ciechi vedranno ed anche i sordi udranno") e che pertanto non contrasta minimamente con la liberta' degli uomini e delle popolazioni.

La Halaka' (= legge ebraica) raccomanda il massimo rispetto per gli stranieri ("ricordati che anche tu fosti straniero in Egitto", da cui Mose' trasse il nome per il suo primogenito). La presenza di uno straniero (al pari di quella di un orfano, di una vedova o di un povero) e' considerata da ogni ebreo una forma di santificazione del pasto sabatico, giacche' lo straniero e' "assistito" ed "invitato" al pasto sabatico da D-o, che e' il vero ed unico proprietario di tutto cio' che sta al mondo (quindi anche sulla tavola); a questo si riallaccia l'usanza seguita ancora da alcuni ebrei di tenere la porta di casa aperta durante lo Shabbat, quando non sussitano pericoli di persecuzione e di incolumita' personale.

Secondo l'ebraismo, D-o volle che il mondo fosse formato da Israel e da altre settanta nazioni (cfr. in proposito lo "Shir HaShirim", il "Cantico dei Cantici") e ad Israel affido' il compito sacerdotale in mezzo alle nazioni. Questi i concetti fondamentali:

  • agli ebrei e' fatto obbligo di osservare 613 mitzvot (= precetti), 248 positivi e 365 negativi, che riguardano regole di purezza e alimentari, leggi sociali ed etiche, norme sul matrimonio e sul sesso, ecc.
  • ai goyim viene richiesta l'osservanza di sette precetti, conosciuti come "precetti noachidi", cioe' quelli che i Maestri hanno dedotto essere stati gli ordini dati da D-o a Noach (= Noe')
  • qualunque uomo, senza distinzioni, limiti o privilegi, puo' raggiungere la santita' e diventare uno tzadik (= giusto); gli tzadikim (= giusti) possiederanno la terra