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ago 22, 2002 |
Tanach: Approfondimenti,  |
redazione

I Teammim e la cantillazione della Torah

Il testo ebraico a stampa del Tanach oltre ai segni delle consonanti e delle vocali,ve ne sono altri che vengono posti sopra,sotto o dopo le parole.

Questi segni (o neumi) si chiamano Teamim (ebraico sing. Team) che prevalentemente si traducono con il termine accenti (anche se in ebraico il termine puo' avere altri significati come: sapore, motivo, ecc...).

Ai Teamim vengono affidati tre ruoli specifici:

  1. Accentazione
  2. Interpunzione
  3. Cantillazione

Come e' ben noto nei Sifre' Torah,che vengono usati nel Beth Hakeneseth, non vi e' traccia di alcun segno vocalico.

Gia' nell'antichita' furono sperimentati vari sistemi di segni ma, bisogna arrivare intorno all'VIIIsec. era volgare per avere una definitiva codificazione da parte dei masoreti (in ebraico Baale' Hamasora' padroni della tradizione) anche se, per alcuni, l'origine dei Teamim avvenne addirittura con ezra e gli uomini della grande assemblea.

E' comunque da sottolineare che questi segni appartengono alla tradizione orale e che solo tardivamente fu ammessa la trascrizione nei codici. Il sistema grafico che fu adottato e' detto di Tiberiade. I segni usati nel tanach si distinguono in due categorie:

  1. Segni per la Torah e altri 20 libri
  2. Segni per il libro di Giobbe,il libro dei proverbi e il libro dei Salmi. I Teamim, come guida al canto sinagogale, pongono deverse difficolta':
    1. non indicano note (altezza,durata,ecc....)
    2. varianti secondo gli usi (sefardita, ashkenazita, romano,ecc....)
    3. varie melodie per alcuni passi della Torah (decalogo, il canto del mare, ecc....)
    4. varie melodie per i profeti
    5. melodie per la Tefillah ( Esther,....)
    6. varie melodie per le festivita' o i lutti (9 di av) vi sono inoltre,per i diversi riti,melodie piu' o meno articolate dato che,in varie tradizioni,alcuni Teamim vengono ignorati mentre in altri ad ogni Teamim viene designata una melodia sempre diversa con un risultato molto denso di melismi.

Comunque il sistema di base stabilisce che Teamim venga intonato sempre con la stessa melodia (in Italia solo a Torino, Milano e Roma fanno eccezione con l'introduzione del cosiddetto penultimo Team che non viene intonato con la solita melodia).

Dei nomi dati ai Teamim non si fa cenno nel Talmud ( mentre vi e' un'esplicita spiegazione nello Zohar )che pero' ci ricorda (Berakhot 62a)di non usare la mano destra per l'igiene personale dato che essa guida il canto.

Questi nomi in ebraico indicano talvolta il loro specifico ruolo: sof pasuq=fine del verso, atnach=riposo, oppure la forma segol=vocale e breve, revia'=quadrato. Ed vari altri significati: zaqefim=sta' dritto (con la variante qatan=grande, gadol=piccolo. Ed il rarissimo shelshelet=catena.(Totalmente ne conosciamo 28 ).

L'Italia ebraica ha un rilevante patrimonio, ancora oggi, dei vari riti anche se, a causa dlla dispersione e la soppressione di piccole comunita' locali,non abbiamo potuto conservare la loro totale memoria.

Shalom