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dic 17, 2003 |
Feste e ricorrenze,  |
redazione

Regole per l'accensione dei lumi di Chanukka'

La Mizv dell'accensione dei lumi di Hanukkah cos importante che l'ebreo deve fare molta attenzione perch il miracolo venga sempre pi diffuso. Ringraziamenti e lodi vengono indirizzati al Signore per i prodigi che ha operato ed opera nei confronti del popolo ebraico. Anche colui che vive di beneficenza deve impegnare o vendere un capo del suo abbigliamento per poter acquistare l'olio e tutto ci che occorre per l'accensione della hanukki.
(Rambam, Hilkhot Hanukkah, cap. 14:12)

Pu un marito assegnare alla moglie, a priori, il compito di accendere la hanukki all'ora stabilita, quando egli costretto ad assentarsi dalla propria casa fino a notte inoltrata; in altre parole, l'esecuzione della mizv spetta comunque al marito o pu egli far ricorso al principio per cui "L'inviato pu svolgere lo stesso compito di colui che lo delega" (Shelukh shel adam kemot)?
Nel Talmud (Shabbat 23) Rabbi Jehoshua ben Levi sostiene che "le donne sono obbligate ad accendere lumi di Hanukkah dato che anche esse sono state coinvolte nel miracolo". Rashi spiega che i greci stabilirono che quando una ragazza ebrea si sposava, la prima notte di matrimonio, veniva sottoposta allo "Jus primae noctis": ministri o dignitari della corte greco-persiana la costringevano a sopportare sopraffazioni di ogni genere. Lo stesso R. Jehoshua ben Levi sostiene che le donne hanno l'obbligo di leggere la Meghillat Ester a Purim, dato che l'eroina principale della storia e quindi del miracolo fu una donna, senza la quale il miracolo probabilmente non sarebbe avvenuto. In Meghillath Ta'anith (Cap. VI), si parla di una figlia di Mattaty ben Yochannan, il sommo sacerdote, sorella dei famosi fratelli maccabei, la quale sub un tentativo di violenza. E anche noto l'episodio talmudico di Chann e i suoi sette figli, i quali non avendo voluto rendere omaggio a Giove, la divinit pagana per eccellenza, vennero barbaramente uccisi alla presenza della madre, la quale non potendo resistere al dolore si tolse la vita. Nella Meghillath Antiochos viene tra l'altro narrato il fatto di quella donna che venne pubblicamente impiccata per aver voluto circoncidere il figlio in opposizione alle leggi imposte da Antioco l'Epifane, che com' noto proib la circoncisione e l'osservanza dello shabbath.
Hanukkah, come Purim, una festa stabilita dai Maestri e si possono fare molte analogie tra loro. noto che, nonostante che la donna ricopra un ruolo importante a Purim, la sua lettura non fa uscire d'obbligo anche l'uomo. Saremmo quindi portati a pensare che questa norma si debba applicare anche per l'accensione dei lumi di Hanukkah. Ma l'Autore dell'Orhot Chayim cos scrive: "Le donne accendono i lumi di Hanukkah dicendo le relative benedizioni facendo uscire d'obbligo i loro mariti" (Hilkhoth Hanukkah, 12).
Mentre per alcune mizwot, tra cui anche la lettura della meghill, richiesta la presenza fisica della persona che si vuole fare uscire d'obbligo, per la hanukki, ci non indispensabile. Lo scopo della mizw "di rendere pubblico il miracolo" e questo si realizza quando si accende anche una sola hanukki per una casa: quindi ci pu essere conseguito anche quando una donna ad accenderla, senza la presenza del marito. Questa opinione confortata da quella della maggior parte dei Maestri di tutte le generazioni.
Si potrebbe forse affermare che la donna dovrebbe attendere comunque il ritorno del marito dal lavoro, almeno fino a una certa ora, e non accendere all'ora dell'uscita delle stelle, che quella indicata per il compimento di questa mizw. Maestri autorevoli, quali il Maimonide, Yosef Caro autore dello Shulchan Aruch, sostengono che una volta passata l'ora dell'accensione (circa mezz'ora dopo l'uscita delle stelle) sarebbe meglio accendere senza berakh; Yosef Caro afferma che solo bediavad, cio in caso di necessit, si pu accendere con berach per tutta la notte. In pratica la Halakh moderna stabilisce che si possano dire le berakhot solo se i familiari sono ancora svegli: infatti oggi che si accendono i lumi in casa, in pratica la pubblicit del miracolo raggiunge i componenti la famiglia.
A conferma di quanto detto, nel Talmud (Shabbat 23) viene narrato che Rabbi Zer non rientrava dal Beth ha-Mdrash all'ora dell'accensione dei lumi, avendo delegato la moglie all'esecuzione della mizv. Naturalmente se non si in stato di necessit, una grande mizw rientrare a casa e accendere i lumi in prima persona.
In conclusione: se il marito certo di non poter rientrare a casa per tempo, bene che egli deleghi la moglie ad accendere i lumi all'ora stabilita perch sempre preferibile eseguire ogni cosa a suo tempo. Il marito esce comunque d'obbligo secondo il principio gi citato "shelukh shel adam kemot".

Rav Chayim Vittorio Della Rocca