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gen 6, 2004 |
Aspetti di vita ebraica,  |
redazione

Il Gilgul (la reincarnazione)

L'Ebraismo tradizionale crede saldamente che la morte non sia la conclusione dell' esistenza umana.

Tuttavia, perch l'ebraismo soprattutto concentrato sulla vita piuttosto che sulla vita dopo la morte, l'ebraismo non dogmatico circa il vita dopo la morte e lascia moltissimo spazio per l'opinione personale.
Per un ebreo ortodosso possibile credere che le anime dei morti giusti vadano in un posto simile al cielo cristiano, o che sono reincarnate in molti corsi della vita, o che attendono semplicemente fino alla venuta del messiah, quando resusciteranno.
Inoltre, gli ebrei ortodossi possono credere che le anime del cattivo siano tormentate dai demoni della loro propria creazione, o che le anime cattive sono distrutte semplicemente alla morte, cessando di esistere.
I riferimenti biblici alla vita dopo la morte di alcuni eruditi sostengono che la credenza nel vita dopo la morte un insegnamento che si sviluppato in ritardo nella storia ebraica. chiaro che la Torah mette in risalto le ricompense e le punizioni immediate, concrete, fisiche, piuttosto che nel futuro astratto, vedere, per esempio, Lev. 26:3-9 e Deut. 11:13-15.
Tuttavia, c' prova libera nella Torah di credenza nell'esistenza dopo la morte.
La Torah indica in parecchi punti che i giusti saranno riuniti con il loro amato/i dopo la morte, mentre il cattivo sar escluso da questa riunione. La Torah parla di parecchia gente considerevole "che raccolta alla loro gente". Vedere, per esempio, Gen. 25:8 (Abraham), 25:17 (Ishmael), 35:29 (Isaac), 49:33 (Jacob), Deut. re 32:50 (Moses ed Aaron) 22:20 (re Josiah).
Questa riunione descritta come evento separato dalla morte fisica del corpo o della sepoltura.
Determinati peccati sono puniti dal peccatore "che tagliato dalla sua gente". Vedere, per esempio,Gen. 17:14 ed ex 31:14. Questa punizione si riferisce come kareit (kah-REHYT, letteralmente "tagliante", ma solitamente tradotta come "asportazione spiritosa") e significa che l'anima perde la relativa parte nel mondo per venire. Le parti successive del Tanakh parlano pi chiaramente di vita dopo la morte ed il mondo per venire. Vedere Dan.
12:2, Neh. 9:5. La credenza di Reincarnazione e di Resurrezione nella resurrezione finale dei morti una credenza fondamentale dell'ebraismo tradizionale.
La credenza nella resurrezione dei morti uno dei principii di fede di Rambam. La seconda benedizione della preghiera di Shemoneh Esrei, che recitata tre volte quotidiane, contiene parecchi riferimenti alla resurrezione.
Alcuni studiosi interpretano le parole di Giuseppe Flavio in Antichit giudaiche 18:1,3 e in Guerre giudaiche 2:8,14 "...Sui corpi santi meritati dei giusti, secondo le convinzioni dei Farisei...", come un'indicazione della dottrina della metempsicosi e non della resurrezione dei morti, come ritiene la maggioranza.
Anan B. David, il fondatore del Karaismo, sostenne questa dottrina, e in alcune delle sue affermazioni ci sono un'eco e una continuazione delle antiche tradizioni. La dottrina della trasmigrazione da sempre prevalsa presso alcune sette gnostiche e specialmente tra i Manichei, e venne sostenuta in parecchi ambienti della Chiesa Cristiana (Anche da Origene). E' possibile che questa dottrina abbia avuto origine in certi circoli giudaici, che potrebbero averla ereditata dalle filosofie indiane.
Alcuni ebrei seguendo il movimento islamico dei Mu'tazila e attirati dai suoi principi filosofici accettarono la dottrina della trasmigrazione.
In contrasto con la cospicua opposizione dell'odierna filosofia ebraica, la trasmigrazione viene data per scontata nella Cabala fin dalla sua prima espressione letteraria. Versetti biblici (ad esempio: .Una generazione passa e viene un'altra generazione." (Ecclesiaste 1:4), viene intesa nel senso che "la generazione che passa la stessa quella che deve venire, molte parabole talmudiche spiegano questo verso in termine di trasmigrazione.
Moltissimi credenti nella trasmigrazione, insegnavano che l'anima si trasferisce anche i corpi di animali.
La dottrina della reincarnazione si svilupp in diverse direzioni e divenne una delle pi importanti della Cabala, sebbene i cabalisti assumessero posizioni molto varie nei confronti e nei dettagli. Nel secolo XIII la trasmigrazione era considerata una dottrina esoterica alla quale si alludeva appena; ma nel XIV secolo apparvero molti scritti dettagliati ed espliciti sull'argomento. Nella letteratura filosofica il termine Ha'atakah "trasferimento" veniva generalmente usato per reincarnazione.
Molti versetti biblici e comandamenti vennero interpretati in termine di reincarnazione. Le prime scuole cabalistiche vedevano le leggi del macello rituale Shehitah come prova biblica della metempsicosi in armonia con la loro credenza della trasmigrazione negli animali.
Per i cabalisti il punto di partenza e la prova della reincarnazione era il comandamento del matrimonio del Levirato; il fratello del morto senza figli, sostituisce il marito morto della donna, al fine di meritare figli nella prossima vita.
Tale credenza servir anche come giustificazione razionale per l'apparente assenza di giustizia nel mondo e come soluzione del problema delle sofferenze dei giusti e della prosperit dei malvagi; il giusto, ad esempio, viene punito per i suoi peccati commessi in una precedente vita.
L'intero libro di Giobbe e la soluzione del mistero della sua sofferenza, fu interpretata in termini di trasmigrazione.
Moltissimi cabalisti consideravano la trasmigrazione con una legge universale, governante tutte le creature esattamente come avviene nelle credenze indiane, la vedevano connessa essenzialmente a colpe contro la procreazione e le trasgressioni sessuali. La trasmigrazione vista come una durissima punizione per l'essere che deve subirla. Nel contempo, tuttavia, un'espressione della misericordia del Creatore, che non getta via nessuno per sempre, offre un'occasione di riscatto anche per coloro che dovrebbero essere puniti con l'estinzione dell'anima. Mentre alcuni ponevano pi particolarmente in risalto l'aspetto della giustizia nella trasmigrazione e altri quello della misericordia, il suo scopo singolare era sempre la purificazione dell'anima e la possibilit di una una nuova prova, di migliorare le proprie azioni. La morte degli infanti e uno dei modi in cui vengono punite le trasgressioni in vite precedenti.
I cabalisti affermano che la trasmigrazione pu continuare per innumerevoli generazioni. Tuttavia il giusto trasmigra indefinitamente per il bene dell'universo e non per il loro bene.
La sepoltura una condizione per una nuova reincarnazione dell'anima, ecco quindi la ragione della necessit della sepoltura nel giorno della morte.
Talora pu succedere che un'anima maschile entri in un corpo femminile producendo cos sterilit.
L'espandersi della nozione della trasmigrazione come una punizione contribu alla nascita della credenza della trasmigrazione negli animali e persino nelle piante e nelle sostanze inorganiche.
Un'opera anonima che commentava i comandamenti, registra molti dettagli sulla trasmigrazione delle anime umane nei corpi degli animali che in grande maggioranza erano punizioni per rapporti sessuali proibiti dalla Torah.
Un'elaborazione pi generale dell'intero concetto appare nelle opere di Joseph S.Shalom e dei suoi seguaci. Essi affermano che la trasmigrazione avviene in tutte le forme d'esistenza, e che anche gli angeli possono incarnarsi in un corpo composto di materia organica. Secondo questo concetto, il mondo cambia continuamente forma, gli esseri discendendo nella forma pi bassa e risalgono di nuovo alla pi alta.
Normalmente i cabalisti accettavano la dottrina della trasmigrazione in tutte le forme della natura e, per loro tramite, questo insegnamento divenne una diffusa credenza popolare.
Soprattutto nella Cabala lurianica, era estremamente sviluppata l'idea pi antica delle nizozot ha-neshamot (scintille delle anime). Ogni anima principale inserita nella struttura spirituale delle membra mistiche dell' Essere Supremo, parallele alle membra del corpo umano, da cui si diffondono molte scintille, ognuna delle quali pu fungere da anima o da vita in un corpo umano. Le incarnazioni di tutte le scintille mirano alla ricostruzione dell'occulta Struttura Spirituale della radice dell'Anima principale.
La cabala successiva svilupp ulteriormente l'idea dell'affinit delle anime appartenenti a una radice comune. Nei commenti cabalistici della Bibbia, molti eventi venivano spiegati mediante questa storia occulta della trasmigrazione di varie anime che ritornavano attraverso il processo di reincarnazione a situazioni simili a quelle di uno stato precedente, per rimediare ai danni causati allora.