KLALE' PITHE' HOKHMAH VEDAAT

Da Ramh"al yomi.
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KLAL RISHON KAVANAH HABERIAH כלל ראשון

Il Primo Principio, la Volontà della Creazione

Ciò che comprendiamo per noi dell'Emanatore, Benedetto Egli Sia,in questo, è che la Sua Volontà è di portatre il Bene. Egli volle di far uscire gli esseri creati in modo che accogliessero il Bene. E in modo che ciò divenisse il Bene Assoluto, é necessario che questi lo accolgano con merito e non per carità, che non sia la vergogna della propria mancanza, come colui che mangia ciò che gli manca del tutto. Ma che sia come colui che mangia avendone merito. E ne esca un essere unico ai quali sarà necessario di compiere il perfezionamento. E il loro perfezionamento, sia dovuto al loro merito. Questo è l'essenza delle Sefirot, che sono un essere unico come vasi collegati fra loro, che facciano l'emanazione di luce dall'Emanatore verso il perfezionamento. Questa è il merito che l'Emanatore, Benedetto Egli sia, desiderò in quanto desiderò che gli esseri creati accettassero il Suo Bene.

KLAL SHENI MAHUT HASEFIROT כלל שני

L'essenza delle Sefirot

a)L'essenza delle Sefirot è un essenza spirituale e nascosta, irraggiungibile, e quando non si può raggungere l'essenza delle Emanazioni, perché esse sono la propagazione della luce dello EIN SOF nei suoi paricolari, come si propagano le sue azioni. Per fare ogni cosa secondo la Sua Volontà, per il bene o per il suo contrario, nella molteplicità dei gradini concatenati che discendono secondo il comando della Sapienza Divina (HOKHMA) sulla volontà della Creazione. Spiegazione di ciò: non vi è Emanazione dell'atto negli esseri in tutta la sua potenza, ,a solo nella particolare dimensione, per fare uscire la Creazione nella Sua Volontà che Egli desidera. E tale particolare atto, agisce secondo il suo gradino, forza dopo forza, finchè si levano le cose create neli loro contorni come è opportuno, verso i luoghi che le accolgono. Tali forze sono le SEfirot che esistono nell'essere stesso perpetuamente, perchè la provvidenza dell'Emanazione necessita di essere così, secondo tutte loro in ogni tempo. Si trova che le Sefirot non sono cosa distinta dalle emanazioni di luce

b)Queste Sefirot non hanno uno schema, perciò non hanno un luogo dove esse stiano, e non si può ricordare in esse un confine, salvo le propagazioni del loro governo e del loro dominio. E la natura dei luminari è diversa l’una dall’tra, ed è l’azione delle azioni fra le creature terrene diversa dalle sazioni collegate ad esse. Così tutte le Luci in particolare si trovano in e, come si trova nel Sefer Zohar, azioni diverse come l’uomo dal suo prossimo. Perché c’è la moltiplicazione dell’emanazione di luce e c’è la sua diminuzione, c’è ciò che la rafforza e ciò che la diminuisce, e così tutte le azioni esistono in atto.

c)Il fondamentoo della Sua Volontà è il temperarsi della HESD, del DIN, e del RACHAMIM.La HESED (Bontà Divina) è l'emanazione dello spirito. il DIN (Giustizia) è la sua limitazione e segretazione. Il RACHAMIM (Misericordia) è la misura intermedia.Queste governano tutte le luci. ma in una Luce è più forte la HESED, in un'altra è più forte il DIN, e in'un'altra è più forte il RACHAMIM. E non si trova in ogni luce un misto simile completamente all'altro.


KLAL HASHELISHI'-HITPESHTUT HASEFIROT כלל השלישי

L’espansione delle Sefirot

a)Esse si propagano l’una dall’altra. Tutte insieme contengono in sé tutte le parti della Creazione, che è la radice degli esseri diversi che si chiamano “Rami”. Come è spiegato più dettagliatamente nel Libro dello Zohar. Ecco dunque il propagarsi è una nuova creazione dell’essere dal nulla, perché non si trova la propagazione, poiché non esiste ancora chi ne abbia bisogno. Tutti i Rami ce sono distinti l’uno dall’altro, sono tutti uscenti dalla radice che hanno nelle Sefirot. Si trova che tale essere è un tutt’uno. Si divide nelle sue parti, ma nonostante ciò è perpetuamente un tutt’uno e non si distinguono esseri o della Provvidenza non hanno qui un fi. Si propagano le parti di questo primo essere. All’inizio ciascuno è chiamato forza. Atto agente negli esseri inferiori che non collegano tale forza. Si trova che la Prima propagazione è dalle 10 Sefirot, e la seconda anch’essa dalle dieci Sefirot. Così non vi è fine, ein questo propagarsi si trovano molti gradini, ciascuno una parte più piccola di questo Essere, che contiene in sé perpetuamente la seconda propagazione. Sono Dieci- e questo è l’unità e il legame che si trovain esse essendo esse Divine, in quanto non cade in esse una separazione. Poiché in tutte perpetuamente, in ogni piccola parte si trova la forza della totalità. Anche la rivelazione delle forze in atto della Creazione, o della Provvidenza non hanno qui un fine. Poiché le creature sono anch’esse, nonostante che siano cosìrivelate in atto, ma non rivelate salvo che in ciò che è misurato dall’Emanatore Benedetto Egli Sia, che ha tale necessità, finchè non esce la Creazione , pronta com’è non di meno, né di più.

b) questo è in generale come in particolare. Spieghiamo: sia nella prima che nella seconda propagazione, ciascuna delle Luci si rivela in una azione, agente unificata, per stabilire la Creazione quale essa è, è necessario che non si trovi in essa altra forza,e non manchi azione da ciò che esiste.

c) Ma la misura della Creazione è questa. Che discende la luce secondo la propria forza di discesa e secondo i gradini, è tutta la misura di come esce una creatura unica, degna di accettare l’istinto al male, e degna anche di accettare l’istinto al bene, di essere della propria scelta: questa creatura è l’Uomo .questo è il punto a cui convengono tutte le linee di tutta la Creazione. Perché dall’inizio dei principi delle cose, sono discese in una scala concatenata unica, e il cambiamento in una parte agisce sul tutta l’azione. Si trova che non si sono rivelate le Sefirot in tutte le loro forze, ma solo quel che è stato loro decretato. E l’insieme delle luci particolari sono 613 principali, e in esse stesse ve ne verso gle creature inferiori sono altre particolari. Che sono comandate di uscire come quelle.

. d)Le dieci Sefirot stesse possono rivelarsi in diverse rivelazioni. Perciò ricordiamo fra esse la SEFIRAH e il Parsuf, perchè nel loro rivelarsi in una forma unica collettiva, esse appaiono come SEFIROT, e nel loro rivelarsi in azione nelle rivelazioni particolari, esse sono Ii PARSUFIM. Su questo sentiero l’essenza delle 10 SEFIROT si divide in suddivisioni, e queste sono i cinque PARSUFIM. Perché le dieci SEFIROT sono le radici primordiali, e così si divide la prima essenza, e dopo di questa si fa la partizione e disividono in cinque. Perché le prime tre Luci si dividono una sola parte uguale, ciascuna in 613, e allora si chiamano PARSUFIM suddivisi E sei di loro sono una parte a sé, e tutte queste fuoriescono in 613 particolari. E la decima Luce esce anch’essa sola e rivela un unico PARSUF. In verità, tutti gli aspetti e le forme e si possano trovare in essee, sono azioni diverse e unificate. Per tutte loro c’è il luogo della BERIA’ (Creazione). E così pre tutte loro esistono ciascuna in gradini diversi. E tutte le partizioni di queste forme, il loro luogo e il loro tempo sono misurate nella volontà della Creazione. Che se una di esse fosse in un altro sentiero, non sussisterebbe così l’intera creazione.

e)e tutte le dieci SEFIROT sono uguali nelle loro forze universali e perpetue. Si trova che le prime sono nascostw del tutto, e sono chiamate lo OLAM EIN SOF, e la seconda catena è chiamata AZILUT (Emanazione), perchè qui si possono conoscere le parti nei loro particolari, e tale ulteriore catena è la rivelata alle creature inferiori, e prima escono da loro più rami, e per la loro diminuzione la loro luce diventa più piccola secondo il sentiero delle ramificazioni, e da qui in poii le Luci sono dimnuite, e discendono dal Mondo Superiore al mondo di sotto, a questo mondo. Allontanandosi dal mondo superiore verso il basso, da un mondo a un mondo esse sono sotto la dimensione della HOKHMAH, al fine di pervenire allo scopo della Creazione,. Tutto la essenza delle Sefirot dal Capo dela Emanazione, fino alla fine, tutto èessenza Divina profusa nella Emanzione che non si si separa da se stessa. Solo ile ramificazioni in ogni luogo, sono separate dalla Essenza, e cadono sotto la casualità e accidentalità dei contorni del mondo.

KLAL HAREVII

I Vestiti dei Parsufim

a) Ogni radice ha un suo ramo che la copre, e tale copertura é segreta e nascosta dagli esseri inferiori, e questo pdiminuisce la sua luce. Perché ogni radice si riveste cosi' identro se stessaa. M si divide, e la divisione soi erge e la sovrasta, e si rafforza in atto. In verità , cosi' non c'é unil Superiore che rivesta dell'inferiore, ma soklo nelle partizioni inferiori di esso. Perché cosi' la sua distesa é verso di lui, e si trova ad essere il ramo inferiore come una lunghezza della sua parte di un decimo delle parti esterne del superiore, quindi una pluralità di rami discxendono un gradino dopo l'altro.

Tale vestito non ha fessure, ma é un vestito interiore, come l'Anima NESHAMAH, che, come abbiamo ricordato, va nel corpo e ci si cannoda in parti che lo rivestono, ed é unico. Attraverso tale vestito dopo che é uscita la parte alta verso le parti esterne e inferiori, che sono da esso uscite, egli entra, e dà in queste parti esterne la parte interiore che si conviene, e questo é detto MOHIN (I cervelli).

KLLAL HAMISHI' - L'USCITA DEI RAMI

(1) Dopo che si è propagata l'essenza della cosa da suo Emanatore dal capo alla fine, secondo le forze che si sono rivelate in essa, così sono uscite da essa le singole creature individuali, sotto l'Emanatore, forza per forza, come figliolanza. E la figliolanza ha preso la forma successiva essendo individualmente separata dalla sua radice, ma la forma è stata data alei, secondo la forza che vi è stata data. Sappi dunque che tutte le forze dell'Essere, come si trovano in esse molti aspetti, delle Luci, che possono illuminare con Luce tutte le Sefirot che sono in esse. Solo in quella luce particolare. Perciò l'aspetto della Luce esce dalla sua figliolanza.

GHESHAMIM URUHONIM

Il KLAL della sua figliolanza ha due specie. a)GHESHAMIM gli esseri materiali b)RUHONIM gli esseri spirituali

i GHESHAMIM ricadono sotto i nostri sensi, i RUHONIM non ricadono sotto i nostri sensi. Gli esseri materiali si dividono anch'essi in classi molteplici, e le classi in specie, e le specie in individui (PERATIM)