SEFER HIGAYON

Da Ramh"al yomi.
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SEFER HIGAYON

Di Rabbi Moshé Chaim Luzzatto

Trad. Luciano Tagliacozzo

Introduzione dell’autore

1.Quando si considerano le Creature di questa terra, e cosa è dato a ciascuna di esse, si vede che D-o ha dato all’uomo la parte maggiore, nel riedere in questo mondo e nel completarlo e riempirlo. Perciò che potremmo dire che la creazione (il BERESHIT), vuol dire che in Principio creò ciò che pervenisse a tale partizione, e non fosse che un inizio della essenza e della potenza nella sua completezza. Invero la sua completezza in atto è consegnata completamente all’uomo. Perciò i Maestri, la Loro memoria sia di benedizione, furono stupefatti del ragionamento che esposero: che tutto ciò che è stato fatto nell’Opera della Creazione abbisogna di un TIKUN (perfezionamento). Il frumento ha bisogno di essere macinato in farina, i lupini necessitano di essere addolciti. E così ogni cosa (Bereshit Rabbah § 11,6). Troviamo inoltre che Turno Rufo domandò a Rabbi Akivah: “Quali sono le cose più piacevoli, quelle che vengono dal cielo o quelle che vengono dall’uomo in carne e sangue? Rispose Rabbi Akivah: “Quelle fatte dall’uomo sono le più piacevoli” e per prova portò a lui delle spighe e delle pagnotte dolci e disse: “qual è di esse la più piacevole? (Midrash Tanhumà P. Tazria § 6).


2. Invero i nostri occhi vedono che tutte le cose naturali, senza il lavoro dell’uomo e la sua fatica, sono fatti secondo le leggi di natura, sono in ordine confacente ad esse. Tuttavia possono essere viste con chiarezza ulteriore, raffinate e piacevoli, anche se viene fatta una scelta ulteriore dei frutti e venga unita ad essi. Questo è ovvio: Un esempio: se un albero fra gli altri alberi sta lì senza che ci lavoriamo, anche se darà un frutto solo, non sarà uguale né nel sapore, né nella bellezza a quello che sarà prodotto dal lavoro, e la terra stessa che non viene lavorata, non viene concimato e non viene arato, o non produce del tutto, oppure ha un prodotto magro, e carente. Questa [soltanto una parte delle regole che sono molteplici nella natura di una grande moltiplicazione, che finché [non sia necessaria lavoraci e non sia soltanto crescita. Regola generale del ragionamento> Il Santo Benedetto Egli Sia ha dato all’uomo un luogo in cui le sue mani operino, in modo che operi recinzioni in esso, ingrandendo con il suo lavoro ciò che gli è stato dato dalla natura.


3. Come ciò succede in questo caso dell’albero, così succede all’intelletto e all’essere umano stesso. In quanto essendo l’intelletto connaturato in lui dall’inizio, se non viene coltivato sarà come un albero che non sia lavorato, o un terreno a cui non vi è stata cura. Nonostante che non cessi di comprendere molte cose, come l’albero non cessa di produrre frutti unici, certo non sarà uguale il suo ragionamento, dopo averlo coltivato, come non è simile il frutto dell’albero che sia stato lavorato, al frutto spontaneo. Come è necessario studiare il soggetto di ogni essere. perché quindi tutti i pensieri che sono compiuti da lui, producano da un ragionamento potenziale un ragionamento in atto. Perciò è necessario studiare il ragionamento, nei suoi modi di ragionamento, per potere raggiungere un ragionamento completo e perfetto, e non carente e confuso.

4. Certo, per tale scopo si affannarono i Maestri, che dedicarono a noi di ordinare le leggi del ragionamento, e di esporre i suoi principi con chiarezza, per mirare ciò che la ragione distingua dalla osservazione logica e dalla follia, fra la forma veridica e dalla falsità, al fine di comprendere come custodire nell’intelligenza, in modo da non sbagliare, e cosa sia d’aiuto in modo da pervenire alla verità. Tale studio è chiamato Arte della Logica.

5. Vedendo la grande necessità che abbiamo di tale cosa, in quanto senza di essa è impossibile entrare nelle Stanze della Sapienza e goderne come è logico, ho scelto di comporre questo studio per ordinare l’apprendimento secondo un degno completamento di tale materia. Molti degli antichi libri che precedenti, sono in altre lingue e li ho tradotti nella nostra lingua ebraica, perché siano di beneficio per i figli d’Israele. Ho aggiunto altri ragionamenti, ho sottratto, ripetuto da ciò che prima avevamo trovato, come vedremo in modo piacevole. Ed ora, cari lettori, alziamoci e comprendiamo, ascoltiamo e aggiungiamo per prendere e comprendere per il piacere della vostra anima.

Cap. 1

=LA REALTA'

1.Ecco, tutti quelli che occupano l’intelletto e si adoperano per percepire le cose nella loro veridicità. Certo a loro capita l’errore, e c’è fra loro chi perverrà a false opinioni. Perciò è necessario studiare per comprendere e individuare gli ostacoli in cui è possibile cadere, e comprendere anche come preservarsi da essi. In modo da pervenire alla verità, Tutto questo studio è detto “Opera della Logica”.


2.Il fondamento dell’opera dell’intelletto è nella domanda di comprensione delle cose, l’esame per individuare ogni singola cosa per sé stessa, esaminando e distinguendo singolarmente. Certo, essendo che tutti gli esseri hanno in sé stessi ciò che è uguale, l’Unico singolare, e c’è in essi ciò che le distingue ciascuna per sé stessa, ne consegue che l’intelletto non debba acquisire il fine ultimo della sua opera, finché non siano completate due azioni: l’identificazione e la distinzione.


3.In ambedue le azioni si può cadere in errore se si identifica ciò che non è simile, oppure si distinguono cose che non sono distinte. Perciò in ambedue le azioni occorre lo studio, la conferma, le regole e gli ordini, che mantengano su un sentiero diritto, e non facciano deviare da esso, fino a pervenire al proprio scopo nella chiarezza.


4.Qualunque essere si divide in due parti. La prima, la parte percettibile, l’altra è la parte intellegibile. La parte sensibile si può percepire attraverso uno dei nostri sensi. La parte intellegibile si può è quanto immagina la nostra mente attraverso immagini, ma non c’è una sua essenza al di fuori di essa. E anch’essa si divide in due parti, una è astratta, l’altra è per somiglianza. Spiegazione: la realtà percettibile è per esempio, una pietra o un albero. Esempi delle cose intellegibili sono: la Sapienza, il Ricordo, la Forza che sono cose intellegibili e formate dall’intelletto, ,ma i sensi non possono vederle. Una cosa astratta è ciò che non si può percepire coi sensi, solo astraendo l’intelletto dalla sua immagine, e presa isolatamente. Una forma, è una cosa che non si percepisce coi sensi, né in è né in congiunzione con un’altra. Ma solo l’intelletto può visualizzarla. Si divide anch’essa in due classi: a)il concetto b)la fantasia

Spiegazione: l’aspetto visibile, di cui la nerezza, o il bianco, o gli altri colori non sono percepiti di per sé stessi dai sensi, ma vengono dati in uno dei corpi. Ma l’intelletto può formare forma il bianco, che è un attributo che si sovrappone all’oggetto, se è al suo interno. Si dice che si separa la forma dall’oggetto, che è in esso ed è separato. Ma la Forma non è così, lo spiegheremo nel pargrafo seguente.


6. Il CONCETTO (MUSAG)è la cosa, che anche se non è in essere la sua essenza in ciò che è sensibile, è opportuno che esista come un gradino astratto. Noi in conseguenza ordineremo in questo ordine le nostre percezioni. La FANTASIA (HABADUI) è la cosa che non può essere e non è opportuno che la sensazione sia ordinata secondo tale ordine. Spiegazione: un concetto è la cosa che noi vediamo nella sensazione, oppure noi giudichiamo esistente , anche se non la vediamo. Esempio: noi vediamo degli esseri umani, ed essi sono viventi, degli animali ed essi sono viventi, degli uccelli ed essi sono viventi. Diciamo allora che esiste una creatura della Creazione che si chiama “essere vivente”, e tale specie non è essente, ma è solo una particolarità delle cose che abbiamo ricordato Ma l’intelletto la immagina come se fosse una cosa unica generale, che si divide in particolari, secondo l’ordine di tale gradino che è il generale, acui segue il particolare, come l’albero e i suoi rami. Si trova che la percezione segue un gradino successivo all’immaginazione, come se l’immagine fosse il principale e la percezione i suoi rami. Ciò che non è nella “Fantasia” che non c’è cosa sensibile che possa essere valutata essere questa fantasia.


Cap. 2

SOSTANZA E ACCIDENTI

1.Fin qui abbiamo esposto le leggi della concettualizzazione e le loro classi. Ora spiegheremo i concetti nelle loro singole classi. 2.Ciascun concetto è un ETZEM (il sé o Sostanza) o un MIKREH (il fenomeno o Accidenti). Spiegazione: questa divisione è fra i concetti sensibili e intellegibili come spiegati precedentemente.


3.ETZEM (Sostanza) è una cosa che è esiste per sé e non altrimenti. E in essa sostanza esistono gli Accidenti connessi ad essa. Spiegazione: per esempio, la Sostanza è una pietra, un albero un essere vivente e tutte le cose esistenti di per e sussiste é stessi, spirituali o materiali.

4.MIKREH (Accidenti) è qualcosa che si trova in una Sostanza, e sussiste in essa, ma non sussiste senza una Sostanza. Per esempio: gli aspetti visibili che abbiamo ricordato: la bellezza, la Sapienza, che non si trovano in sé , ma sono attribuiti in una delle Sostanze.


Le leggi degli Accidenti:


1)l’essenza dei un Accidenti è connesso alla Sostanza. Spiegazione: poiché un Accidente non è solo qualcosa che sia proprio della Sostanza, che è è un aspetto che si trova in tale Sostanza , tale si dice Accidenti rifCAP.3 Le categorie di Accidenti

1.Abbiamo esposto l’Accidenti in generale, ora lo spiegheremo in particolare.


2.Le classi di Accidenti sono nove: Quantità , Qualità, Azione, Affezione, Relazione, Tempo, Posizione, Stato, Costruzione.


3 KAMOT la quantità è l’Accidenti che misura la cosa. Riguardo a questo noi domandiamo “Quanto?”. Si divide in due sottoclassi. La Misura detta “quantità continua” e il numero detto “quantità discreta”. Spiegazione: Nella molteplicità delle cose contigue l’una all’altra , noi utilizziamo un corpo che possa valere come misura, e questo è quello che noi chiamiamo “Quantità continua”. La molteplicità delle cose separate l’una dall’altra genera il numero, e questo è quello che noi chiamiamo: “quantità discreta”.

4. La ECHUT (Qualità) è l’Accidenti che si dice sulla cosa quale e come è , e si distingue in quattro sottoclassi: Abilità, Disposizione naturale, Caratteristica, Forma.


5.Il primo tipo la Abilità (Kinian) è la qualità dell’essere umano, che ha la capacità di compiere certe azioni. Ci sono tre sottoclassi di Abilità: Teoriche, Pratiche, Operative.


6.L’abilità teorica (‘Yniunì) è quella che riguarda la conoscenza e la concettualizzazione delle cose naturali in aspetti naturali e che vengono percepite dai sensi. Sono in numero di tre sottoclassi: la Fisica, la Metafisica, la matematica.


7.La Fisica (TEVA’) èls conoscenza delle cose della natura, nell’aspetto naturale, e concepite attraverso i sensi. La metafisica (ACHAR HATEVA’) è la conoscenza delle cose che sono più in alto dei sensi, e che non possono essere esperite dai sensi. La Matematica (TECHUNUT) raccoglie in sé l’astronomia, l’aritmetica, la geometria, l’ottica, la musica ecc.

8.L’abilità Pratica è la conoscenza di come compiere le cose. Si divide in tre tipi<<<<<: Etica, Politica, Economia. 9. L’abilità Operativa è la conoscenza di un mestiere, e si divide in due tipi: lavori semplici, lavori complessi. 10.Le HASHPIOT (Arti liberali) sono degne di principi e uomini onorati: e sono tre: Grammatica, Logica, Retorica. Le arti non liberali , sono opportune non per i principi e le persone onorate erito alla Sostanza.

2)l’Accidenti è dipendente da una Sostanza, sia nell’essere che nel trovarsi in essa. Spiegazione: se non c’è una Sostanza non c’è un aspetto che la riguardi, e si trova che non c’è per nulla tale Accidente. Perciò diciamo che l’Accidente dipende dalla Sostanza nel suo essere, Così se non vi è nulla, non c’è Accidenti che la riguardi. Perciò diciamo che l’Accidente dipende dalla Sostanza per la sua essenza.


3)Un Accidenti, senza sostanza non esiste.


4)Un Accidente non può essere trasferito da un soggetto all’altro, o da un essere a un altro. Perché la Sostanza può avere molteplici Accidenti, nello stesso tempo, e poi avere Accidenti diversi. Mentre l’Accidente che riguarda la Sostanza non può uscire da essa e connettersi ad un’altra Sostanza, ma che è Accidente che riguardi una sostanza, può essere annullato da essa. Ciò che capita a un’altra Sostanza è una cosa nuova, e non è la precedente.

CAP.3

I TIPI DI ACCIDENTI

CAP.3 Le categorie di Accidenti

1.Abbiamo esposto l’Accidenti in generale, ora lo spiegheremo in particolare.

2.Le classi di Accidenti sono nove: Quantità , Qualità, Azione, Affezione, Relazione, Tempo, Posizione, Stato, Costruzione.


3 KAMOT la quantità è l’Accidenti che misura la cosa. Riguardo a questo noi domandiamo “Quanto?”. Si divide in due sottoclassi. La Misura detta “quantità continua” e il numero detto “quantità discreta”. Spiegazione: Nella molteplicità delle cose contigue l’una all’altra , noi utilizziamo un corpo che possa valere come misura, e questo è quello che noi chiamiamo “Quantità continua”. La molteplicità delle cose separate l’una dall’altra genera il numero, e questo è quello che noi chiamiamo: “quantità discreta”.


4. La ECHUT (Qualità) è l’Accidenti che si dice sulla cosa quale e come è , e si distingue in quattro sottoclassi: Abilità, Disposizione naturale, Caratteristica, Forma.


5.Il primo tipo la Abilità (Kinian) è la qualità dell’essere umano, che ha la capacità di compiere certe azioni. Ci sono tre sottoclassi di Abilità: Teoriche, Pratiche, Operative.


6.L’abilità teorica (‘Yniunì) è quella che riguarda la conoscenza e la concettualizzazione delle cose naturali in aspetti naturali e che vengono percepite dai sensi. Sono in numero di tre sottoclassi: la Fisica, la Metafisica, la matematica.


7.La Fisica (TEVA’) èls conoscenza delle cose della natura, nell’aspetto naturale, e concepite attraverso i sensi. La metafisica (ACHAR HATEVA’) è la conoscenza delle cose che sono più in alto dei sensi, e che non possono essere esperite dai sensi. La Matematica (TECHUNUT) raccoglie in sé l’astronomia, l’aritmetica, la geometria, l’ottica, la musica ecc.


8.L’abilità Pratica è la conoscenza di come compiere le cose. Si divide in tre tipi<<<<<: Etica, Politica, Economia.


9. L’abilità Operativa è la conoscenza di un mestiere, e si divide in due tipi: lavori semplici, lavori complessi.


10.Le HASHPIOT (Arti liberali) sono degne di principi e uomini onorati: e sono tre: Grammatica, Logica, Retorica. Le arti non liberali , sono opportune non per i principi e le persone onorate

CAP.3

LE CATEGORIE DEGLI ACCIDENTI

1.Abbiamo esposto l’Accidenti in generale, ora lo spiegheremo in particolare.


2.Le classi di Accidenti sono nove: Quantità , Qualità, Azione, Affezione, Relazione, Tempo, Posizione, Stato, Costruzione.


3 KAMOT la quantità è l’Accidenti che misura la cosa. Riguardo a questo noi domandiamo “Quanto?”. Si divide in due sottoclassi. La Misura detta “quantità continua” e il numero detto “quantità discreta”. Spiegazione: Nella molteplicità delle cose contigue l’una all’altra , noi utilizziamo un corpo che possa valere come misura, e questo è quello che noi chiamiamo “Quantità continua”. La molteplicità delle cose separate l’una dall’altra genera il numero, e questo è quello che noi chiamiamo: “quantità discreta”.


4. La ECHUT (Qualità) è l’Accidenti che si dice sulla cosa quale e come è , e si distingue in quattro sottoclassi: Abilità, Disposizione naturale, Caratteristica, Forma.


5.Il primo tipo la Abilità (Kinian) è la qualità dell’essere umano, che ha la capacità di compiere certe azioni. Ci sono tre sottoclassi di Abilità: Teoriche, Pratiche, Operative.

6.L’abilità teorica (‘Yniunì) è quella che riguarda la conoscenza e la concettualizzazione delle cose naturali in aspetti naturali e che vengono percepite dai sensi. Sono in numero di tre sottoclassi: la Fisica, la Metafisica, la matematica.


7.La Fisica (TEVA’) èls conoscenza delle cose della natura, nell’aspetto naturale, e concepite attraverso i sensi. La metafisica (ACHAR HATEVA’) è la conoscenza delle cose che sono più in alto dei sensi, e che non possono essere esperite dai sensi. La Matematica (TECHUNUT) raccoglie in sé l’astronomia, l’aritmetica, la geometria, l’ottica, la musica ecc.


8.L’abilità Pratica è la conoscenza di come compiere le cose. Si divide in tre tipi<<<<<: Etica, Politica, Economia.


9. L’abilità Operativa è la conoscenza di un mestiere, e si divide in due tipi: lavori semplici, lavori complessi.


10.Le HASHPIOT (Arti liberali) sono degne di principi e uomini onorati: e sono tre: Grammatica, Logica, Retorica. Le arti non liberali , sono opportune non per i principi e le persone onorate


11.La HAKANAH HASHIVIT (disposizione naturale) si trova in un soggetto secpndo la sua natura. Come l’acutezza dell’intelletto, la memoria, la forza del corpo e la sua salute, la leggiadria del movimento.


12.La Tekhunah (Temperamento) è ciò

a cui è disposta una cosa nella sua costituzione. Si divide in due sottoclassi:

a)primarie

b) secondarie


13.Le primarie si dividono in quattro e sono:

a) Caldo

b) Freddo

c) Umido

d) secco. La classificazione secondaria include

a)duro

b)rarefatto

c)leggero

d)pesante


14.la ZURAH (Forma) è la forma di una cosa come va a disegnarsi nell’intelletto. Si divide in due sottoclassi


a)Naturale

b)Artificiale


15.Un esempio di una cosa naturale è la forma dell’uomo, del cavallo o di altre specie. Artificiale è ciò che è fatto da mani umane

LE REGOLE DELLA QUALITA'

1. Nella Qualità c'è il più e il meno

2.C’è una opposizione fra le qualità. Per esempio: Caldo e Freddo, sono opposti.

3.Dal punto di vista della qualità si dice che le cose sono simili o dissimili.


16. PEULLAH (Azione) è il cambiamento di una sostanza o la rivelazione di una forza potenziale che c’è nella sostanza. Oppure si può dire: la conseguenza da una causa all’effetto, come abbiamo detto prima. Esempio: il riscaldamento è l’azione di diventare caldo provocata dal fuoco.


REGOLE DELL’AZIONE


1.Ogni azione è volontà dell’agente per raggiungere un tale fine.


2.Nell’azione c’è un più e un meno.


3.Nell’azione vi sono gli opposti. Esempio: Riscaldare, Raffreddare.


16. PEULLAH (Azione) è il cambiamento di una sostanza o la rivelazione di una forza potenziale che c’è nella sostanza. Oppure si può dire: la conseguenza da una causa all’effetto, come abbiamo detto prima. Esempio: il riscaldamento è l’azione di diventare caldo provocata dal fuoco.


REGOLE DELL’AZIONE

1.Ogni azione è volontà dell’agente per raggiungere un tale fine.


2.Nell’azione c’è un più e un meno.


3.Nell’azione vi sono gli opposti. Esempio: Riscaldare, Raffreddare.


17.lo HEPHEL (effetto, affezione) è la traccia dell’Azione.

REGOLE DELL’EFFETTO

1.Nell’Effetto, si parla di più e di meno


2.Nell’Effetto ci sono opposti


18.La Relazione (YACHAS) è un legame fra due cose, di cui si dice che una è del suo compagno. Spiegazione: come il padre, che è l’affare di relazione col figlio, e il figlio è la relazione col padre. Perché non c’è un padre salvo se ha un figlio, e non c’è figlio salvo che abbia un padre.

REGOLE DELLA RELAZIONE

1) L’Accidente della Relazione è più numeroso di tutti gli Accidenti.


2) Due che sono relative l’un l’altra sono uguali, sia nell’assenza che nella presenza.

Spiegazione: se uno di essi esiste esiste anche l’altro. Uno è necessario all’altro. Se uno è assente anche l’altro è assente.Il primo è necessario al secondo. . Perché se non c’è padre se non ha un figlio. Se cìè un padre c’è un figlio, e se non c’è un padre non c’è figlio.


19. ZEMAN (Il Tempo). Questo accidenti è l’accidenti temporale di una Sostanza. Cioè è la misura dall’inizio o dalla fine.


20.ANAH Posto (Anah) è l’Accidenti del luogo di una cosa,. Cioè :la parte del mondo che questa cosa riempie.


21.MATZAV (Posizione) è l’accidenti dell’orientamento di una Sostanza. Spiegazione: l’affare sono le parti della Sostanza in tale luogo che è chiamato Orientamento. Come nello stare in piedi, sedersi, piegarsi ecc.


22. KINIAN (Stato) è l’accidente che indica il tipo acquisito dalla sostanza, o la sua superficie. Per esempio i vestiti che sono sull’uomo, o le misure dell’animo umano, come umiltà, generosità ecc.


23.Questi dieci classi che abbiamo elencato, uno è la sostanza e nove sono gli Accidenti. Sotto di loro ricadono tutte le cose esistenti nei loro livelli.


24.E i Livelli (NIDRAGHIM) nelle dieci classi che abbiamo ricordato, sono due: a)i particolari (PERATIM) b)i generali (KLALIM)

25.I particolari (PERATIM) sono le cose esistenti ciascuna di per sé, come un uomo fra gli uomini, un uccello fra gli uccelli, un albero fra gli alberi, e così va, e sono chiamati (ISHIM) Individui.


26.i generali (KLALIM) sono due sottoclassi

a)l’insieme delle cose esistenti


b)i loro attributi


27.L’insieme delle cose esistenti anch’esse sono due sottoclassi:


a) SUG genere

b)MIN Specie


28.Il genere e la specie sono un unico argomento, che è la classificazione degli esistenti particolari dal punto di vista dell’aspetto che hanno in comune. La differenza fra genere e specie è che quella che è più cose è chiamata genere, quella che non contiene salvo una piccola parte di ciò che contiene il genere è chiamato Specie. Esempio: gli esseri viventi sono un genere. Che si raccolgono in esso gi animali selvatici e gli uccelli, i pesci e gli uomini dalla caratteristica comune che è in tutti loro, quella della vitalità. Ma tutti gli uomini sono chiamati specie. Perché anche questo è l’insieme di tutti i singoli esseri umani, cioè Reuven, Shimon ecc. Questo non include gli animali, che sono nell’insieme degli “esseri viventi”.


SUG Il Genere.

29.Il genere si divide in superiore o intermedio, lontano o vicino.

30.Il genere superiore è quello che non esiste genere dopo di lui, che lo includa. Il genere intermedio, è quello è quello che ha parecchi generi contenuti in esso. Il genere intermedio, è quello che ha un genere che lo include e che è chiamato genere intermedio, poiché ha dei generi sottostanti.

SUG Il Genere


29.Il genere si divide in superiore o intermedio, lontano o vicino.

30.SUG ELION Il genere superiore è quello che non esiste genere dopo di lui, che lo includa. Il genere intermedio, è quello è quello che ha parecchi generi contenuti in esso.

SUG EMZAY Il genere intermedio, è quello che ha un genere che lo include e che è chiamato genere intermedio, poiché ha dei generi sottostanti a lui è chiamato genere anch’esso.

31.SUG RACHOK : è ciò che è lontano dalla specie, e SUG KAROV quello che è vicino alla specie.

Spiegazione: il gallo è una specie delle specie di uccelli, l’uccello è un genere delle specie di uccelli, un essere vivente è un genere che contiene ll SUG del SUG del gallo. Viene detto SUG RACHOK, e l’uccello è detto SUG KAROV.

REGOLE DEL GENERE (SUG)

1)Il genere è più grande di ciascuna specie che esso contiene. Spiegazione: perché il SUG è l’insieme che contiene più specie.

2)Il SUG non è separabile dalle sue specie. Perché non è il genere salvo una legge che raccoglie uguali specie. Si trova che è impossibile per una specie essere separata da questa legge.

3)qualsiasi Accidenti riguardi il genere riguarda anche le specie contenute in esso.

4)Essendo presupposto un genere, sono presupposte necessariamente le specie,e quando questo genere viene annullato, ne vengono annullate le specie.


REGOLE DELLA SPECIE (MIN)

1)Una specie nasce delimitando il genere attraverso delle caratteristiche in esso , che individuano una Specie da un’altra Specie. Per esempio: Dal genere ESSERI VIVENTI, si genera la specie umana, individuandone la caratteristica, la parola. L’uomo è l’animale parlante.


2)Le Specie sono conseguenti naturalmente al loro genere.


3)Quando sia presupposta una specie, necessariamente è presupposto il genere a cui appartiene, e l’annullamento di una specie non indica che il genere sia negato.


32. Gli Attributi delle categorie sono tre: la differenza, la particolarità e l’accidente.

HEVDEL (la differenza) è il ragionamento essenziale in cui si caratterizzano fra di loro due cose che hanno una comune qualità, nel genere o nella specie. Si trova che il Genere e la specie sono comprese nella propria essenza, e si trova la qualità che è comune in esse in sé, e la differenza fa comprendere a noi ciò che distingue una cosa dall’altra.

Per esempio: L’uomo e l’animale hanno in comune la vita. E la differenza fra l’uomo dall’animale, è la parola. L’uomo è chiamato animale che parla e la bestia è chiamata: animale che non parla.

Per esempio: L’uomo e l’animale hanno in comune la vita. E la differenza fra l’uomo dall’animale, è la parola. L’uomo ha per sé la parola e si trova nella maggioranza della specie, e in ogni tempo. SEGULAH (la peculiarità) è la differenza non sostanziale. Cioè, ciò che si comprende, ciò Esempio: la risata è del genere umano, perché non si trova se non in esso ma non è sostanziale, perché senza di ciò l’uomo continua ad essere uomo.


LE REGOLE DELLA PECULIARITÀ


La peculiarità può essere trovata nel genere o nella specie, e si trova in molti casi, in ogni tempo, ma non è sostanziale.

MIKREH – “L’ ACCIDENTE”

REGOLE DELL’ACCIDENTE


Un Accidente si trova in una minoranza di casi di un genere o di una specie, e non in ogni tempo. Non è essenziale in esse. Le altre regole dell’ACCIDENTE le abbiamo spiegate prima.

CAP.4

CAP.4 1. Finora abbiamo spiegato cosa sia la Logica. Ora spiegheremo i campi in cui essa si divide. Ed essi sono tre

a)Il Nome

b)Le proposizioni

c)le inferenze

Il Primo => Il Soggetto


Il concetto di “Soggetto” (NOSE’) che capita di fronte a a noi, come esso appare. Per esempio. La pietra, l’albero, il ferro e così via. Il secondo è connesso una cosa che è è il “predicato” che lo obbliga o nega da esso ciò che è in tale proposizione. Esempio: “L’albero è grande” , è predicato di grandezza dell’albero. “La carta non è bianca”: nega la bianchezza della carta. La terza è l’unione di una proposizione ad un’altra proposizione. “Un uomo è un essere vivente, Reuven è un uomo” indi “Reuven è un essere vivente”. Per la prima operazione si usano i nomi, per la seconda le proposizioni, per la terza l’inferenza. L’unione delle proposizioni e la generazione della conseguenza.


2. Il Nome

Il nome indica uno delle sostanze o uno degli accidenti. Si può dividere secondo la loro denotazione o secondo il ragionamento. a)Secondo la denotazione: è di tre tipi, unico, sinonimo, omonimo. Spiegazione: ci sono nomi che significano la cosa in modo piano (PASHUT) Ci sono nomi che significano la cosa in modo comparato, come dirò, perché ci sono tipi di nomi che denotano la cosa in modo semplice, e ci sono nomi che denotano la cosa per immagine (DEMION). E poi ci sono nomi che denotano la cosa in modo associativo (HASECHAMA), e come ho scritto, da questo punto si esaminano i nomi secondo la loro classe. Certo, noi approfondiremo i nomi dal punto di vista del ragionamento a cui alludono, e come abbiamo scritto prima. Ora li vedremo dai tre punti di vista.

3.


MEIUCHAD (Unico) : un nome unico è quello che indica un solo significato. NIRDAF (Sinonimo): quando vi sono molti nomi che indicano un solo fatto, ciascuno di essi è chiamato “Sinonimo”. Esempio: Nome unico : Avraham, Moshè, Yerushalaim. Nome di relazione: ebreo, egiziano, ecc. Numerale (SHEM HAMISPAR): Uno, due. Sinonimo: LECHEM pane PAT fetta di pane.


4.

MESHUTAF (omonimo) è un solo nome che indica più fatti e di divide in due sottoclassi: l’omonimo assoluto (MUCHLAT) e l’omonimo relativo (MITIACHAS)

5.

Un omonimo assoluto è quello che indica due fatti che che non hanno nessuna relazione fra loro. Esempio: SAF indica sia un vaso concavo, sia lo stpite della porta. Un omonimo relativo: indica due fatti che hanno fra loro relazione, o somiglianza. Si divide in quattro sottoclassi: generico (KOLLEL), figurativo (MUSHAL), figurativo (MUT’AK), sintetico (MUDA’).