Scuola Media Statale "A.Campi" - Cremona

Le attivita' che gli ebrei svolgevano a Cremona

Il primo documento che assicura la presenza ebraica a Cremona risale al 15 aprile 1400. Si trattava dell'acquisto di un terreno, dopo probabilmente usato per costruirci il cimitero ebraico, ed e' interessante in quanto a quell'epoca agli ebrei era proibito possedere beni immobili.

Zona Porta MosaDel giorno successivo e' un altro contratto, stipulato per aprire un banco a Cremona. Da allora il gruppo ebraico cremonese acquisto' importanza e consistenza, fino a diventare uno dei piu' importanti nel Ducato di Milano. Il loro tessuto produttivo si articolava dalla lavorazione del legno ai trasporti e comunicazioni, dall'edilizia all'oreficeria e bigiotteria, dall' istruzione alla pittura e il commercio.

Uno dei piu' importanti settori fu quello dell'editoria.

L'attivita' piu' importante era pero' quella di credito. Pochi infatti erano i banchieri cremonesi all'epoca, folto il numero degli ebrei. Ai servizi ricorrevano svariate persone di ceti diversi: la gente normale impegnava anelli, orecchini e biancheria di casa per piccole necessita' familiari, ma i banchi lavoravano anche per nobili, gentiluomini di campagna, artigiani, contadini, Enti pubblici, uomini di chiesa e non ultimi i poveri. "Agli ebrei era permessa l'usura, ai cristiani no".

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Via PertusioEd e' proTra ebrei e cristiani per questa ragione serpeggio' sempre un po' di gelosia a causa dell'influenza dell'operato ebraico sull'andamento del Ducato. La situazione dei rapporti sociali tra popolazione locale ed ebrei non degenero' mai pero' in persecuzione. Anche se la Chiesa cercava chiaramente di rendere inutili gli ebrei per poterli espellere dalla citta'. Aveva creato de Monti di Pieta' dove veniva prestato denaro a interesse basso o nullo. Tuttavia gli ebrei riuscirono comunque a spuntarla ed a rimanere indispensabili, tanto che i governatori della citta' furono costretti a riprendere i predicatori affinche' si calmassero, temendo che in periodi di carestia la gente se la prendesse con gli ebrei. Cio' sarebbe stato grave, perche' la citta' aveva bisogno di denaro liquido per pagare le tasse che il fisco spagnolo esigeva. prio sotto dominazione spagnola che la comunita' ebraica di Cremona comincio' ad assumere una particolare connotazione: accanto ai banchi di prestito si svilupparono gruppi di studio ad alti livelli composti da rabbini e letterati. I primi conati di ribellione risalgono al 1456, quando i cittadini pregano Bianca Maria Visconti di liberarsi della comunita' ebraica.

Via MercatelloMa il vero declino arrivo' molto dopo, nella seconda meta' del sedicesimo secolo, quando la Chiesa diede inizio alla Controriforma che porto' ad un irrigidimento delle sue posizionirispetto alle minoranze e quando la politica spagnola comincio' a mirare alla cacciata dei non cattolici da tutto il loro impero. Lo splendore culturale ebraico di Cremona comincio' ad affievolirsi: nel 1580 si penso' di creare un ghetto per loro o addirittura di espellerli immediatamente. Gli stessi ebrei vennero interpellati e dettarono le loro condizioni (ad esempio che fosse loro concesso di commerciare non solo stracci ma anche in tessuti nuovi ). Non risulta che si sia mai arrivati a creare il ghetto e per l'espulsione definitiva bisogno' aspettare il 1597 che gli colpi' come tutti gli ebrei del Ducato.

I Banchieri tedeschichiamati dai Visconti

La campagna antiebraicae l'influsso su Cremona

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