Onore e timore

Il dovere di onorare i genitori e' un obbligo religioso cui l'ebraismo assegna la piu' grande importanza. Dice il Talmud che e' uno di quei precetti per l'adempimento dei quali un uomo gode una ricompensa di questo mondo e il capitale gli rimane per il mondo a venire (Pea'h I, 1).

La ragione di questo fatto e' molto profonda e suggestiva. Esaminando il testo biblico allorche' parla del dovere di rispettare e temere i genitori, ci accorgiamo che usa gli stessi identici termini per indicare il rispetto e il timore che si debbono alla divinita'. Da questo i nostri maestri hanno dedotto che non c'e' differenza fra i genitori e il creatore quanto al dovere che incombe sui figli di onorarli e di temerli . Qualcuno e' arrivato fino al punto di affermare che il dovere del rispetto che deve ai genitori e' piu' stretto di quello che si deve a D-o stesso (Pea'h 15b).

Sia il timore nei confronti di padre e madre che quello verso D-o non deve essere inteso come paura, terrore. Si tratta di timore reverenziale, di quella soggezione che di solito si prova come naturale sentimento verso chi ci ha dato la vita. Per fare nascere un figlio occorrono tre elementi fondamentali: il padre, la madre e il creatore. I primi due creano il corpo, mentre D-o infonde in esso l'anima, lo spirito vitale. E allora si spiega perche' nel rispetto reverenziale padre, madre e D-o siamo messi insieme.

Ecco dunque spiegato anche il significato di quanto hanno affermato i nostri maestri che eseguendo questo precetto un uomo o una donna ne godono il frutto in questo mondo e il capitale rimane intatto per il mondo avvenire. La felicita' terrena e' quella di cui si puo' godere quando c'e' il shalom bait, quando cioe' nella casa regna la concordia e l'armonia e ciascuno gode della pace domestica.ma questo e' solo un bene terreno, la ricompensa del signore viene quando e dove l'uomo non puo' fare nulla. Nell'al di la' e' D-o che concede il suo bene, il suo favore a chi, avendo onorato i genitori, ha onorato anche lui.

In un mondo dove il shalom bait, l'armonia familiare e' troppo spesso turbata da vari fattori interni ed anche esterni alla famiglia; quando i figli non vedono l'ora di uscire di casa dei genitori per vivere da soli; quando si crea uno stato di incomunicabilita' fra figli e genitori, dovuta in gran parte all'abbandono delle millenarie tradizioni del nostro popolo, tradizioni che esaltano la vita nella casa paterna; la mensa come un altare sul quale ogni giorno genitori e figli si incontrano e si scambiano i loro pensieri e le loro esperienze per dare o per ottenere un aiuto, un consiglio per superare le avversita' della vita, l'idea di pubblicare questo volumetto deve essere apprezzata come un contributo inteso a far conoscere il pensiero dell'ebraismo su di un importante argomento cosi, antico attuale.

Un vivo plauso quindi va all'autore che ha scelto i testi e a Fabio Gaj che ha voluto, pubblicando queste note, rendere omaggio e onorare i suoi genitori.

Elio Toaff

Introduzione dell'autore: Rav Piperno Testo dell'articolo

Torna all'indice