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ago 19, 2002 |
Sbirciamo Eretz Israel,  |
redazione

Dopo l'attentato di Natania - 4 marzo 2001

Mentre scrivo queste righe qui in Israele qualcuno pulisce la strade di Natania dal sangue delle vittime, i religiosi della "pieta'" raccolgono con i guanti e le pinzette ogni pezzo di carne, lavano il sangue appiccicato sull'asfalto, sui muri, controllano che niente che assomigli a parti umane rimanga sulla strada perche' la religione ebraica vuole che neppure una briciola di un corpo umano resti insepolto.

Mentre scrivo queste righe qualcuno qui e' disperato e tutti sono terribilmente spaventati e stanchi di aver paura. Qui in Israele vivono generazioni di persone spaventate, terrorizzate.

Ci si guarda alle spalle, si guarda con sospetto chi sale sull'autobus e magari ha i baffi, la gente diserta i centri commerciali.

I bambini vestiti in maschera per la festa di Purim non capiscono perche' i genitori non li portano a spasso o alle feste, i piu' grandicelli capiscono e sono seri, non vogliono mettersi in costume, hanno tanta paura anche loro.

Sugli autobus israeliani c'e' un bellissimo poster che raffigura due bambini, uno ebreo e l'altro arabo che si abbracciano ridendo e sotto c'e' una frase che dice "un giorno qualcuno vi insegnera' ad odiarvi" Ogni giorno un attentato, ogni giorno morti, ogni giorno pianti e disperazione e paura. Fatah di Arafat, Jiad e hamas hanno giurato altri attentati, dicono che ci sono altri dieci aspiranti martiri pronti a farsi saltare per aria pur di ammazzare qualche ebreo.

Io ricevo minacce da un sedicente gruppo islamico, leggo odio feroce, mi dicono che arriveranno ad ammazzare altri 6.200.000 ebrei, il loro repertorio di minacce e offese ha l'impronta del piu' bieco antisemitismo hitleriano, auspicano il premio nobel per lo sport per hamas e gli altri terroristi perche' ci fanno fare il salto in alto. Io penso con nostalgia a settembre quando qui in Israele brontolavamo perche' Barak stava dando troppo ad Arafat, brontolavamo un po' arrabbiati e un po' preoccupati ma poi tutti dicevamo "beh, se e' per avere la pace".

Ma la pace non e' arrivata, sono arrivati guerra e terrorismo, Arafat ha scelto questa strada, rifiutando tutto, rifiutando per l'ennesima volta la possibilita' di creare, in pace, uno stato di Palestina. Non gli bastava, vuole tutto, vuole noi, vuole Israele, vuole altri 6 milioni di morti . Forse non sa che non ci sono in Israele sei milioni di ebrei! Vorrei incontrarlo e guardarlo negli occhi e chiedergli "Perche'?"

Perche' hai fatto diventare il tuo popolo un popolo di terroristi?

Perche' hai fatto morire tanti bambini tuoi e nostri?

Perche' hai voluto distruggere l'economia del tuo paese?

Perche' hai portato il tuo popolo alla fame e alla violenza?

Perche' hai voluto distruggere l'anima dei giovani palestinesi facendoli diventare degli assassini?

Perche' hai portato il mio popolo a vivere nel terrore?

Perche' hai disonorato il Premio Nobel per la Pace?

Perche' hai tradito tutti, anche te stesso?

Perche', Arafat?

Deborah Fait
Israele