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ago 23, 2002 |
Aspetti di vita ebraica,  |
redazione

Discussione sull'Hallel

Arakhin 10a

(a) Rabbi Yochanan ha detto a nome di Rabbi Shimon Ben Yozadac: in diciotto occasioni si recita individualmente l'Hallel per intero: gli otto giorni della festa delle capanne, gli otto giorni di Hanuka', il primo giorno di Pesach e la festa di Shavuot. Nella diaspora ventuno volte: i nove giorni della festa delle capanne, gli otto giorni di Hanuka', i primi due giorni della festa di pesach e i due giorni di shavuot.

(b) Perche' si recita l'Hallel tutti i giorni della festa delle capanne e non tutti i giorni di Pesach?

(c) [10b] I giorni della festa delle capanne si differenziano l'uno dall'altro per i loro sacrifici, contrariamente ai giorni di Pesach.

(d) In questo caso (perche' non si canta l'Hallel) lo Shabat, che si distingue dagli altri per i sacrifici.

(f) Lo Shabat non e' chiamato festa.

(g) E il giorno di capomese (Rosh Hodesh) che si chiama festa, non si dovrebbe?

(i) Non e' un giorno santificato dal divieto di lavorare: ora e' scritto voi canterete come la notte della festa santificata(Ger. 30,29).

(l) Perche' non recitiamo (l'Hallel a Rosh Hashana' e a Kippur? Sono giorni di festa e sono santificati dal divieto di lavorare.

(m) Non si deve in virtu' di cio' che ha detto Rabbi Abahu: secondo lui, gli angeli del servizio divino hanno interrogato Kadosh Baruchu , in questi termini:padrone del mondo , perche' i figli d'Israele non cantano davanti a te Rosh Hashana' e Kippur? ed egli ha risposto: E' pensabile che gli Israeliti cantano un canto di fronte al re, quando egli e' seduto sul suo trono di giustizia e sono aperti di fronte a lui i libri della vita e della morte?

(n) Ma c'e' Hanuka' che non risponde a nessuna delle due condizioni, e nonostante questo abbiamo detto ( che si canta l'Hallel) e' a causa del miracolo.

(o) Se e' cosi' , perche' non recitarlo anche a Purim?

(p) Perche' disse R. Izhak ,non si cantano lodi di un miracolo che ha luogo fuori della terra d'Israele.

(q) Obbiezione di R. Nachman Ben Izhak : l'uscita dall'Egitto e' un miracolo successo fuori della terra d'Israele , e ciononostante noi recitiamo l'Hallel a Pesach.

(r) L'insegnamento e' il seguente :prima che gli Israeliti non erano in Erez(Israel), tutte le terre erano buone per cantare un inno, ma dopo la loro entrata in Erez Israel nessuna terra era buona.

(s) Secondo Rabbi Nachman, la lettura (della Meghillah) costituisce l'Hallel (di Purim)

(t) Nota di Rabbah: e' normale a Pesach dire servitori di Hashem (sl.113,2) e non 'servitori del faraone', ma a Purim (diciamo) servitori di Hashem e non 'servitori di Assuero'? Noi eravamo servitori di Assuero. E se si considera l'insegnamento di R. Nachman , che la lettura (della Meghilla') costituisce l'Hallel di Purim, cosa diventa l'insegnamento che dopo l'entrata degli Israeliti nella terra d'Israel, nessuna altro era buono per cantare un canto di lode?

(u) A partire dal momento in cui Israel e' stato esiliato, ridivento' permesso cantare l'Hallel negli altri paesi.

Pilpul

L. Come vedete la discussione sulle Halachot dell'Hallel si svolge a partire da un testo che propone un insegnamento dei maestri della Mishnah. Questo viene successivamente contraddetto e si trova una sintesi utilizzando Mishnah e scrittura. Questa discussione stabilisce un paragone fra le diverse feste . Feste a cui corrisponde un sacrificio (giorni intermedi di Succot), e feste i cui non corrisponde un sacrificio (Hol hamoed di Pesach). E questo ci da' una traccia : l'Hallel corrisponde a un canto per il sacrificio. Sarebbe dunque l'antico canto Levitico. Dunque una Mizva' zecher le miqdash. D'altro canto a Hanuka' cosa corrisponde : l'inaugurazione dell'altare, dunque il ricordo non solo dell'accensione della Menorah, ma anche di sacrifici. Non a caso la scuola di Hillel accende la Chanukia' ogni giorno diminuendo, come i sacrifici di Hol ha moed succot.

M. Ma cosa e' l'Hallel nel momento di Pesach? E' permesso come permessi erano i sacrifici sulle alture , nel deserto , prima del santuario. Dopodiche' non e' piu' permesso perche' non ha piu' senso inneggiare fuori dalla terra d'Israel. Ma dopo l'esilio la shehina' segue Israel e ridiventa di nuovo permesso cantare nelle altre terre.

N. Diventa importante allora capire il commento di Rashi' al primo verso dell'Hallel: Bezet Israel mimizraim, beth yaakov leam loez nell'uscita di Israel dall'Egitto ,della casa di Giacobbe da un popolo che non si comprendeva la parola ora, Rashi chiama appunto looz il volgare la lingua del terzo esilio. Il dato linguitico ha la sua importanza. L'uscita di Israele diventa riconquista di una lingua santa, atta cioe' a esprimere la lode. Contemporaneamente la casa di Giacobbe porta le scintille di santita' in ogni lingua del mondo.

P. Ma quando la maggioranza degli ebrei sara' in terra d'Isarel , sara' ancora possibile nella diaspora dire l'Hallel con la benedizione? O il precetto dell'Hallel diventera' il precetto di ricostruire la beth tefillati il santuario, in cui cantare Beshir Mizmor con il canto di lode appunto.

L. Non sapeva che rispondere; lascio' in sospeso la discussione in attesa di una telefonata qualche importante rabbino, o forse in attesa di Eliahu Hanavi', che verra' a Pesach, nei nostri giorni.