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ago 24, 2002 |
Perle tratte dal Talmud,  |
redazione

Ketubot 63a

Rabbi Akiva' era un pastore presso Ben Kalba Sabua. La figlia di quest'ultimo aveva notato che Rabbi Akiva' era un uomo di valore. Ella disse: se io ti sposo, tu partirai per studiare? Si, gli rispose lui. Essi si sposarono segretamente ed ella lo fece partire. Quando il padre seppe la cosa, la caccio' di casa e fece voto che non avrebbe avuto niente dei suoi beni. Rabbi Akiva' rimase dodici anni all'accademia. Quando torno' porto' con lui dodicimila discepoli. Egli senti' una conversazione fra sua moglie e un vecchio.

Fino a quando farai vita da vedova? Diceva il vecchio. E la moglie di Rabbi Akiva' rispose: se mio marito me lo domandasse, direi di restare dodici anni di piu'. Quando torno' aveva ventiquattromila discepoli. Sua moglie al suo ritorno gli corse incontro. Dovevi farti prestare dei vestiti e vestirti convenientemente' le dissero i vicini.

Il giusto riconosce il suo bestiame (Prov. 12,10) rispose lei.

Quand' ella fu davanti a lui, lei si prosterno' e gli abbraccio' i piedi.

L. Interruppe la lettura. Il testo era commovente anche se molto noto ai piu' esperti di Talmud. Fece alcune domande ai giovani dell'uditorio:

Quali episodi biblici ricorda questa aggada'? Perche' al ritorno la moglie parla di bestiame? Riferendosi a se stessa?

Si sedette, rifiato' e disse: si tratta del gregge di Giacobbe. Come Giacobbe serve sette piu' sette anni per avere Rachele in sposa, cosi' Rabbi Akiva' serve dodici piu' dodici anni. Cosi' si realizza la promessa fatta ai patriarchi: che i figli, in questo caso gli allievi, siano numerosi come le stelle del cielo.

Ma in questo caso e' inserito un proverbio nella discussione fra la donna e i vicini : il giusto riconosce il suo bestiame. Secondo me il giusto e' D-o stesso, e il bestiame e' la sua sposa, Israele, che vive come una vedova, come dice il cantico dei cantici fino a quando saro' come donna velata...

In questo caso questo Mashal fra l'esilio e il ritorno di Rabbi Akiva' nasconde un significato Sod, segreto: esso allude all'esilio di D-o dal mondo e alla ricongiunzione fra il Kadosh-Baruchu', l'altissimo e la sua Shehina', la presenza che dimora in Israele.