Ci sono tante porte, ma attraverso una sola si pu entrare nel cuore della Matrice-- Cos, "Il fabbricante della chiave", spiega a "Neo", il modo per rendere innocua la Matrice, e liberare la mente. Stiamo parlando di "Matrix Reloaded", l'atteso sequel di "The Matrix", che sta per approdare alle nostre sale, e di cui "Neo", interpretato da Keanu Reeves il protagonista. La storia, diretta dai fratelli Wachowski, pu essere letta e interpretata a var livelli: da uno spettacolare film di fantascienza all'excursus nella Gnosi e nell'esoterismo con forti simbologie massoniche e fino alle allusioni alla psicanalisi: "l'Architetto", l'uomo che controlla la Matrice che imprigiona la mente assomiglia fisicamente a Freud.

Il tema del film, divertente ma un po' troppo lungo, ovviamente la lotta tra il Bene e il Male. Non a caso il Bene, e cio gli umani che resistono alle macchine e soprattutto hanno la capacit di tradire la razionalit per il sentimento vivono in una citt chiamata "Zion" (e cos tradotta dai curatori italiani della pellicola, forse per paura di chiamarla Sion, cio sinonimo di Gerusalemme, a sua volta sinonimo della redenzione).

Ma colpisce in quel contesto, dell'esaltazione del sentimento contro la fredda razionalit, una citazione dal Talmud, filtrata dall'opera di Franz Kafka: la storia della porta che occorre attraversare, una porta sola, appunto. Rimanda al racconto "Davanti alla legge" che fa parte di "Metamorfosi", e dove il "guardiano della legge", spiega all'"uomo venuto di campagna" che una sola porta gli avrebbe permesso l'accesso alla legge, e cio alla libert della mente. Quel racconto, a sua volta, non altro che una rielaborazione di una storiella del Talmud. Cos il vecchio duemila anni Talmud, con i Wachowski, viene recuperato da un film destinato a segnare le tendenze di moda, pubblicit, costume.