Per Hamas gli inglesi "se la sono cercata"
A pagina 15 di Corriere della Sera del 2005-07-08, Lorenzo Cremonesi firma un articolo dal titolo Ecco cosa succede a chi sta dalla parte dell'America
Intervista di Lorenzo Cremonesi a Mahmud al Zahar, leader di Hamas, sugli attentati a Londra.
"Ecco cosa succede ai paesi che sostengono gli Stati Uniti", dichiara il terrorista per poi precisare "Io sono contrario agli attentati contro i civili, qualsiasi civile". Davvero? E i civili israeliani di cui Hamas fa strage? Stranamente, Cremonesi ritiene che la "condanna" della strage di Londra da parte di Zahar dovrebbe essere "piu' netta", e glielo fa notare. Ma Zahar e' il capo di un organizzazione terrorista islamista responsabile di stragi antisemite, non c'e' molto da stupirsi, ci sembra, se non si indigna piu' di tanto con altri terroristi islamisti dediti al massacro di "ebrei e crociati".
Cremonesi chiede poi a Zahir se in coincidenza del ritiro israeliano da Gaza Hamas lancera' nuovi attentati. Riceve l'abituale risposta menzognera: "le nostre azioni saranno solo in risposta a quelle israeliane".
Invece di ricordare all'interlocutore che nei mesi passati Hamas ha continuato ad aggredire Israele con lanci di razzi e tiri di mortaio nonostante avesse aderito a un "periodo di calma" sancito in accordo con l'Anp pensa bene di chiedergli "siete pronti alla coesistenza pacifica con Israele se si ritira sui confini precedenti la guerra del 1967?".
Per fortuna, la risposta di Zahir su questo punto e' del tutto priva di ipocrisie.
Bisogna ammettere Hamas parla chiaro, quali che siano i suoi interlocutori, non facendo mistero delle sue vere intenzioni.
Il problema e' piuttosto se, in Europa, c'e' qualcuno disposto ad ascoltare.
Ecco il testo:
La notizia degli attentati di Londra arriva proprio mentre Mahmud al- Zahar ci sta ricevendo per una lunga intervista nella sua abitazione. Ecco cosa succede ai Paesi che sostengono gli Stati Uniti. Il governo di Tony Blair ha mandato le sue truppe in Iraq assieme a quelle americane. e' vero o no? Non c'e' tanto da stupirsi allora se oggi si ritrova gli attentati in casa, sbotta a caldo il nuovo leader di Hamas, l'organizzazione dell'estremismo islamico palestinese piu' identificata con gli attentati suicidi in Israele. Poi cerca di puntualizzare: Non voglio essere frainteso. Io sono contrario agli attentati contro i civili, qualsiasi civile. Ma diciamola tutta: se i soldati inglesi non fossero andati a Bassora o a Bagdad, anche Londra oggi sarebbe stata risparmiata. Che cosa significa, Hamas e' d'accordo gli attentati di Londra? Non ho mai detto questo. Lo ripeto, in via di principio l'Islam e' contrario agli attentati contro i civili. Ma cerco anche di spiegare i motivi degli attentatori. E trovo una risposta molto elementare: esiste nel mondo un vasto movimento popolare che condanna l'egemonia arrogante degli americani. Lo abbiamo visto anche dalle manifestazioni di massa ogni volta che si riuniscono i Paesi del G8. I potenti della Terra, con i governi di Bush e Blair in testa, dovrebbero stare piu' attenti alla voce dei Paesi piu' poveri. Ma non crede che davanti a questo terribile massacro la sua condanna dovrebbe essere piu' netta? Mi sarei atteso una condanna piu' forte dal cosiddetto mondo civilizzato quando il 10 settembre 2003 gli israeliani cercarono di assassinarmi a colpi di missile e uccisero invece mia moglie e uno dei miei figli, risponde secco mostrando la sua abitazione ricostruita di fresco e le foto di quella abbattuta due anni fa. Dalla primavera dell'anno scorso al-Zahar ha preso il posto dei due leader storici di Hamas, lo sceicco Ahmad Yassin e Aziz al Rantisi, uccisi dagli israeliani. E le sue parole sono cariche di risentimento. Comunque le armi americane o israeliane possono fare ben poco. Perche' alla fine l'Islam trionfera'. La nostra religione, la nostra cultura, sono destinate ad avere il sopravvento in pochi decenni sulla decadenza dell'Occidente. Tra al massimo mezzo secolo degli Stati Uniti restera' soltanto un vago ricordo. Tra poche settimane gli israeliani dovrebbero smantellare tutte le colonie ebraiche nella striscia di Gaza. Hamas lancera' nuovi attentati? Abbiamo detto con chiarezza che non saremo i primi a ricorrere alla violenza, le nostre azioni saranno solo in risposta a quelle israeliane. Faremo di tutto per non disturbare il ritiro israeliano, che se ne vadano al diavolo. Il problema si presentera' dopo, perche' nel cuore di ogni palestinese la liberazione di Gaza deve essere congiunta a quella di Gerusalemme e della Cisgiordania. Significa che siete pronti alla coesistenza pacifica con Israele se si ritira sui confini precedenti la guerra del 1967? Assolutamente no. Questa potrebbe essere una soluzione temporanea, cinque o dieci anni al massimo. Alla fine tutta la Palestina dovra' tornare a essere islamica. Nel lungo periodo Israele sparira' dalla faccia della Terra.