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feb 25, 2002 |
La mistica ebraica,  |
redazione

Shir HaShirim (Cantico dei Cantici) I

Mi baci egli con i baci della sua bocca, perch i suoi amori sono meglio del vino (Cant.1,2)

(Midrash HaNe'elam) Dialogo sui baci.

(1) Rabbi Rehumay apr la lezione,e su di lui pos lo spirito divino, lo spirito della HOKMAH e della BINAH, lo spirito dellalbero della vita e della GHEVURAH, lo spirito della DAAT e del timore del Cielo. Ecco qui quattro spiriti di cui non gode nessun uomo, salvo il Re Mashiach.

(2) E perch scritto: da quattro spiriti e non che fai soffiare il vento?. E scritto soltanto: da quattro spiriti, e questo lo spirito completo , o spirito della pace.

(3)Gli disse quindi: ci viene dallinterno dellamore del bacio. Ecco il bacio dallamore che non solo bacio sulla bocca, e unisce fra di loro spirito a spirito ciascuno di essi con due spiriti: lo spirito proprio e il respiro del suo compagno, essendo entrambi di quattro spiriti insieme uniti, e il figlio viene da loro due, che lo spirito che viene da quattro spiriti. Cos come dicono i profeti, da quattro spiriti viene lo spirito, e questo lo spirito di pace.

(4) Rabbi Berechi disse: ero seduto alle porte della grande citt di Roma e vidi un uomo che stava venendo, andai a chiamarlo, e mi recai a casa sua. Mi avvicin egli alla Scrittura, alla Mishnah , alla Toseftah e allAggadah, restai , non me ne andai rimasi l finch fui fuori lo stipite della porta e si volt . Mi dissi, egli e il suo cane hanno mangiato insieme.

(5) Ecco parl Rabbi Menium il vecchio , incantatore canuto, sia egli che i cani erano di duro cuore, e non aveva compreso nulla dellintelligenza, che il Santo, benedetto Egli Sia, non h tramandato di permanere fra questi. E perci essi erano duri danimo, e per questo egli e il suo cane mangiavano insieme .

(6)Si alz allora e si avvicin alla tavola abbassando il capo e non parlando per nulla. Vidi e cercai i suoi occhi, che erano ridenti. Mi disse: Avanti andiamo sui sentieri del Signore. Prepar la tavola,prima un uomo ritorna, prima un uomo esamina se stesso, prima si restaura. Aggiunse:se si ferma dallandare su questa strada non avr discendenza. E si gir e disse, si viva per Te e ci si rialzi nel mondo a venire per Te.

(7) Gli dissi perch volti la tua guancia e ti duolee? Mi rispose che proibito per un uomo disprezzare se stesso e tutto ci che dimora altrove perch come maledire un Saggio, persino se sia in una disgraziata condizione egli da sostenere. Io dissi, cos e vai avanti, se si tenta D-o non si sopravvive, e non si risorge. E tu, esamina scrupolosamente dentro te stesso, e non ti disprezzare.

(8) Apr la lezione e disse ora se debole il loro peccato e se non vi sono dunque gli accampamenti numerosi che sono scritti, disprezza questa condizione, e il Santo, benedetto Egli Sia perdona i tuoi peccati per mezzo di Mosh nostro Maestro, e se anche cancellassi il suo nome dalla sezione della Torah, nelle mizvot eseguite egli risiede, e ci sar la sezione della Torah e tu compierai la mizv. Perch egli quello che trascrive il suo nome MOSHE su ciascuna parola, e su ogni mizv che vi qui. E il consolatore in ogni commento della Torah, ma non qui ricordato. Ecco che chi disprezza un Hakam , anche disgraziato, non risorge.

(9)Dunque ci che stabilimmo, (che egli un Talmid Hakam), mi alzai e tornai vicino alla tavola e gli dissi cosa viene nella parashah Atta tezzave? Disse: disse queste parole, (di non disprezzare se stesso), non ci sono cose pi fondamentali di questo nella Torah.