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ago 19, 2002 |
Sbirciamo Eretz Israel,  |
redazione

Il KKL pronto alla sfida

L'idea di acquistare terre in Palestina con il contributo determinante della diaspora, venne per primo al Prof. Herman Schapira del gruppo Hibbat Zion, che si era posto l'obiettivo di favorire il ritorno degli ebrei nel paese. Era il 1884. Il progetto fu ripreso durante il primo congresso sionistico del 1887; mise solide radici con la fondazione del Keren Kayemeth Leisrael sempre a Basilea, quattro anni piu' tardi. In quell'occasione, fu deciso che la terra acquistata sarebbe diventata proprieta' nazionale ebraica. La prima acquisizione risale al 1903, quando fu raccolta la somma sufficiente a comperare a Kfar-Hittim 2000 Dunam ai quali si aggiunsero altri 3000 Dunam a Hulda' e Ben Shemen. A questo primo acquisto seguirono Dalaika e Umm Juni, che permisero nel 1908 la fondazione del kibbutz Degania, la madre dei Kibbuzim.

Contemporaneamente all'acquisto di terra, il KKL inizio' l'attivita' di rimboschimento piantando la foresta Herzl a Ben Shemen. Fu la conferenza sionistica di Londra del 1920 a definire i principi ispiratori delle attivita' del KKL. Con l'inizio del mandato britannico sulla Palestina dello stesso anno, il Keren Kayemeth aumento' il suo raggio d'azione. Fu acquistata altra terra nella valle di Jezreel, in quella di Zebulun, nella baia di Haifa. Furono acquistati altri appezzamenti di terreno, che permisero la costruzione di insediamenti torre e palizzata nella galleria occidentale e nel Neghev settentrionale.

Per il KKL furono anni di grande impegno: si preparo' il terreno sul quale vennero fondati molti Kibbuzim e Moshavim, che trassero il loro sostentamento da forme di agricoltura intensiva e che, in qualche modo, determinarono le frontiere del paese. Per buona parte di questi terreni fu necessario un duro lavoro preparatorio, bonifica delle paludi, eliminazione di rocce e pietre, depurazione di sali e minerali.

La terra inadatta alla coltivazione fu utilizzata per il rimboschimento. Boschi e foreste cominciarono a prendere forma, diventando presto la meta abituale degli israeliani. Al KKL tocco' un nuovo compito: la tutela di parchi ed aree di campeggio, di spiagge predisposte per le vacanze ed il tempo libero.

Anche lo sviluppo e la manutenzione di zone storiche ed archeologiche rientra nei compiti del fondo. In campo archeologico, va notato il recente contributo offerto a scavi, ricostruzione e conservazione del teatro romano di Shinui. Durante i suoi 90 anni di vita, il Keren Kayemeth ha intrattenuto un rapporto privilegiato con i giovani, ai quali da tempo ha insegnato a sviluppare una coscienza ecologica del tutto ignota in altre parti del mondo. Oggi il rapporto con la popolazione si e' fatto ancora piu' stretto; il fondo si propone di associare scuole, circoli, movimenti giovanili nella gestione comune di certe foreste, di boschetti, di parchi residenziali. In quest'ultimo periodo la priorita' dell'assorbimento di centinaia di migliaia di nuovo Olim (immigrati) ha impegnato il KKL in progetti riguardanti l'aumento delle riserve idriche e la preparazione dei terreni per le infrastrutture e le case dei nuovi abitanti del paese. Ovunque si presentano le necessita' il KKL e' pronto alla sfida.