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ago 21, 2002 |
Umorismo e simpatia,  |
redazione

Reggimenti

Durante la guerra, Guglielmo II, passando in rivista uno dei suoi piu' brillanti reggimenti, mentre si intrattiene con gli uomini ad uno ad uno, vede che la tenuta di un soldato lascia molto a desiderare.

Come ti chiami?
Samuele Kohn, Maesta'.
Non e' quella la maniera di tenere la divisa. Otto giorni di prigione.

Dopo qualche mese si ripete l'occasione della rivista al medesimo reggimento, che si e' assai distinto in un'azione. Parlando com'era suo costume, alle truppe, il Kaiser termina il suo discorso cosi':

E adesso, compagni, in alto il fucile e gridate con me: "Gloria all'invincibile commilitone Guglielmo."

Tutti eseguono, eccetto uno, che non sfugge all'occhio attento dell'imperatore. Precipitandosi verso di lui, Guglielmo, che lo ha riconosciuto, esclama:

Ma tu sei Samuele Kohn?
Si', Maesta'!
E perche', dunque, adesso non m'hai salutato?
Perche' credevo, Maesta', che noi due si fosse in collera. dall'altra volta!