Pesach mi-dor le-dor Di generazione in generazione
La prima sera di Pesach il Bet Hakeneset della nostra comunita' ci accogliera' per la Tefillah festiva nella sua veste profondamente rinnovata con la nuova Tevah al centro, secondo lo schema sinagogale piu' tradizionalmente ebraico e con una diversa disposizione dei banchi, posti a corona attorno alla Tevah stessa per suscitare un piu' intimo raccoglimento.
Avremo in seguito occasione di celebrare questo evento importante per la comunita' con una cerimonia di inaugurazione, che dovra' essere soprattutto occasione di riflessione sul significato del Bet Hakeneset nella vita ebraica, in generale, e per la nostra Kehillah, in particolare; fin d'ora tuttavia un caloroso ringraziamento giunga a Maurizo Calosso, che ha sapientemente ideato in tutti i particolari il progetto e ne ha curato la realizzazione ed a Lele Luzzati che ci ha dato un nuovo esempio della sua brillante e fantasiosa arte nei dodici pannelli in ceramica che adornano la Tevah, ispirati alla simbologia delle tribu' d'Israele.
Le chiavi di lettura di questa simbologia sono molteplici, nelle alterne vicende delle dodici tribu', da Reuven a Biniamin, si riflettono, fra l'altro, emblematicamente i grandi eventi della nostra storia, la salvezza e le sventure, come pure i caratteri del nostro popolo, la sua fede e le sue inquietudini, le sue qualita' e le sue debolezze, le conquiste e gli errori, le amarezze e le speranze.
Questo percorso ideale noi lo rivivremo proprio in questi giorni in cui ci troveremo a pregare attorno alla nuova Tevah, dalla festa di Pesach zeman cherutenu (tempo della nostra liberta') passeremo in rapida successione, nel volgere di poche settimane, a Yom ha shoah, quindi a Yom ha-zicaron, in ricordo dei caduti d'Israele e infine alla celebrazione del cinquantesimo anniversario dello stato d'Israele.
Un periodo dunque che ci fa riflettere su tutta la nostra storia dalle origini al tempo biblico della prima liberta' e della prima rivelazione, attraverso la memoria delle vicende piu' tragiche fino all'alba del nuovo risorgimento ebraico reshit zemichat gheulatenu (il primo fiorire della redenzione) come e' definito l'evento nella preghiera per lo stato d'Israele. Fino ai nostri giorni quindi, che ci ritrovano ancora con tante speranze e altrettante incognite sull'identita' ebraica.
Nel momento in cui ci accostiamo alla nuova Tevah, possiamo auspicare che, raccolti attorno ad essa per la Tefillah nel Bet Hakeneset, e idealmente in tutta la vita comunitaria, ci giunga il messaggio della storia d'Israele, rappresentata nei simboli dalle dodici tribu'; raccogliendone quindi l'eredita', nel nostro cuore e nel nostro impegno, rendiamoci degni di aggiungere con l'aiuto del Signore, una nuova pagina nella storia del popolo ebraico.
A tutta la comunita' i piu' fervidi auguri di Pesach kasher ve sameach