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ago 23, 2002 |
Umorismo e simpatia,  |
redazione

Barzellette???

Un amico mi ha detto: "l'umorismo ebraico non mi dice nulla e non capisco chi lo esalta" ed ha fatto scattare in me una riflessione.

Molte barzellette ebraiche sono in realta' dei "micro-midrash", cioe' delle micro-omelie, che hanno assunto la forma di barzellette per essere meglio ricordate.

Moni Ovadia nei suoi libri fa appunto questo:

1) Riassume l'essenza dell'Ebraismo; 2) Illustra il tutto con delle barzellette; 3) Quando vuole, approfondisce.

Se tutto va bene (non tutte le barzellette di Ovadia sono esilaranti, ammettiamolo), tu ti sei divertito, ma soprattutto hai imparato qualcosa sugli Ebrei.

E credo che siano stati soprattutto i chassidim a scegliere la barzelletta come forma di comunicazione - ed Ovadia non dimentica mai il suo debito nei loro confronti.

Approfitto dell'occasione per citare una barzelletta che ho capito soltanto adesso:

Un pio Ebreo torna a casa inaspettatamente, e trova la moglie a letto con il suo migliore amico.

Scuote la testa, storce la bocca, e dice:

Ragazzi, siete sulla cattiva strada. Si comincia con queste quisquilie e poi si finisce col fumare il giorno di Sabato!

La barzelletta somiglia un po' agli ammonimenti comuni una trentina d'anni fa secondo cui si comincia con la marijuana e si finisce con l'eroina, ma dice il vero: il precetto piu' importante e' quello sabbatico, e quindi il pio Ebreo ha reagito correttamente!

Ciao.