BACK
ago 24, 2002 |
Perle tratte dal Talmud,  |
redazione

Kiddushin 31b

I nostri maestri hanno insegnato: Cos'e' avere timore e cosa e' onorare? Aver timore del proprio padre e' non sedersi mai al suo posto, ne' contraddirlo ne' competere con lui. Onorarlo e' servirgli da mangiare e da bere, vestirlo e calzargli le scarpe, nell'entrare e nell'uscire.

L. Si alzo' dalla poltroncina della sinagoga, mente l'officiante intonava il Kaddish finale, e senti' un piccolo strappo. Ecco, il suo Talet, dopo tanti anni si era strappato proprio in una frangia. Con tutto cio' che paghiamo, aggiunse il vicino di posto i banchi della sinagoga non vengono riparati.

M. L'anziano Rabbino, si fece largo fra i banchi. Cosa e' successo? Chiese.

L. spiego': si trattava della poltroncina dove sedeva suo padre, la sua memoria sia di benedizione. Si era rotta da tempo e nessuno voleva aggiustarla. Che dolore, pensando che tutte le feste, da piccino le aveva passate proprio li' , mentre ora vedeva tutto andare in sfacelo.

R. L'anziano grassone con il Talet con la riga nera, alzo' il dito : colpa tua disse, quel pover'uomo ti ha aspettato tanti Shabbat su quella poltrona, quando tu andavi per il mondo per le tue strane idee. Ora, chissa' che non sia un avvertimento. Hai voluto competere con i tuoi padri ed ecco ora tocca a te riparare se la sinagoga va in sfacelo.

S. Si mise in mezzo anche lui sottovoce. Non bisogna sedersi al posto del padre questo e' vero, cosi' diceva il Talmud. Ma andiamo, qui non era da farsi grandi problemi. In fondo, il posto era quasi intatto, l veniva sempre alle funzioni e faceva generose donazioni alla comunita'. Tutto si poteva riparare.

L. Si senti' improvvisamente a disagio: nessuno di tutti coloro che avevano interrotto la preghiera sedeva al posto del padre. E come avrebbe potuto, dato che i padri dei suoi anziani amici erano polacchi, tedeschi, tripolini.

C'e' una stanza del cielo per tutte le preghiere lasciate in sospeso, in attesa che il profeta elia venga a portarle su. Ma c'e' sicuramente, penso' L. una stanza del cielo dove dormono i banchi delle sinagoghe di Berlino, Varsavia, Tripoli, Teheran. Anche quelli dovranno essere aggiustati un giorno, forse domani stesso.