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set 30, 2002 |
Sbirciamo Eretz Israel,  |
redazione

Hitler e Arafat

Quando Hitler decise lo sterminio degli ebrei d'Europa la sua macchina propagandistica era pronta poiche' uso' le organizzazioni giovanili per indottrinare i giovani tedeschi ed educarli all'odio e all'assassinio. Quando egli invase i paesi europei aveva gia' pronto un esercito di assassini programmati a catturare, torturare e uccidere e desiderosi soltanto di eseguire con teutonica perfezione il piano del dittatore, la soluzione finale del problema ebraico. Riuscirono ad uccidere 6 milioni di ebrei, genocidio che porto' la Germania alla rovina. Hitler si rifugio' in un bunker a Berlino dove si suicido' mentre l'esercito dell'Armata Rossa lo circondava e con la sua morte si disgrego' il terrore nazista.

Yasser Arafat ha dedicato la sua vita alla distruzione di Israele, lo fece scrivere nel lontano 1968 sulla Carta palestinese e nonostante le sue assicurazioni menzognere, non tolse mai quel comma in cui si parlava della distruzione totale dello stato sionista. Arafat , come Hitler, punto' sui giovani per raggiungere il suo scopo criminale e attraverso la scuola, che era sotto il suo personale controllo come la televisione, educo' generazioni di palestinesi all'odio e all'assassinio, aggiungendo pero' il suo tocco personale squisitamente arabo: il martirio.

Con determinazione e pazienza Arafat, nipote di Amin el Husseini luogotenete di Hitler, convinto nazista e amico personale del fuehrer, creo' la sua "Hitler-Jugend", rinnovata di generazione in generazione, milioni di giovani odiatori di ebrei, che negli ultimi 40 anni si macchio' di efferati atti di terrorismo per arrivare negli ultimi due anni al terrorismo suicida, raffinatezza che Hitler, di cultura europea, non aveva considerato.

Gli israeliani, stupidamente, lo fecero uscire dall'esilio di Tunisi, lo insediarono a capo dell'Autorita' Palestinese, gli fecero dare il premio Nobel, gli armarono la polizia, senza pensare di dare al cobra la possibilita' di stringere la sua morsa. Lui, per tutta risposta, in totale violazione delgi accordi di Oslo, attacco' Israele con decine di attacchi terroristici e intensifico' l'educazione all' odio dei bambini e dei ragazzi palestinesi. Intanto Israele sorrideva beata che bello avremo la pace, parlava degli autobus che saltavano come castagnole definendoli gli ultimi colpi di coda del terrorismo*, si illudeva e sognava i sogni dei giusti.

Quando nel 2000 Arafat rifiuto' il piano di pace Clinton-Barak, la sua Hitler Jugend era pronta a colpire. Gli Imam delle moschee palestinesi, su ordine di Arafat, rinforzarono il lavoro predicando l'assassinio di ebrei dovunque essi si trovassero e Il dittatore in arabo chiamava alla Jihad e al martirio. Una macchina perfetta di violenza e propaganda per arrivare alla distruzione di Israele mettendo anche il mondo intero contro lo stato ebraico.

Forse solo allora gli israeliani si resero conto che lo scopo di Arafat era la distruzione del loro Paese, realta' cui non avevano mai voluto credere anche grazie alla stupidita' politica di leader pacifisti Israeliani convinti che l'unico desiderio del raiss fosse di dare una patria al suo popolo. E gli israeliani questa patria erano pronti a dargliela, a Camp David, a costo di dolorose rinunce territoriali tutte sitematicamente rifiutate dal dittatore per poter incominciare una guerra come Israele non aveva mai visto in 54 anni di sofferenze e di aggressioni arabe.

Come Hitler anche Arafat aveva bisogno della guerra per rimanere al potere e , mentre la pace era proprio dietro l'angolo, ecco che diabolicamente la rifiuto' senza il minimo scrupolo di portare i palestinesi alla rovina totale e, come i tedeschi indottrinati da Hitler, furono pronti a seguirlo verso la morte, cosi' i palestinesi indottrinati da Arafat, rinunciarono alla pace e alla patria per seguirlo verso la rovina.

La soluzione finale di Hitler era l'assassinio degli ebrei europei. La soluzione finale di Arafat era la fine dello Stato di Israele. Hitler aveva espresso il suo disegno criminale nel Mein Kampf. Arafat lo aveva messo nero su bianco nella Carta Palestinese, nei libri di testo dai titoli "non esiste soluzione alla distruzione di Israele", nei suoi discorsi in arabo in cui chiamava a raccolta milioni di martiri per arrivare a Gerusalemme, Haifa, Tel Aviv. Il disegno di Mr. Palestine era di far insorgere il mondo arabo contro israele, consapevole che da solo non sarebbe riuscito a vincere la guerra, ma fece malissimo i suoi calcoli e nessun esercito arabo mosse contro Israele.

Dopo l'11 settembre nemmeno Saddam Hussein avrebbe potuto aiutarlo nel suo disegno di distruzione.

Restava la solita Europa a fianco del dittatore. La solita vecchia Europa, sempre pronta a dare addosso agli ebrei, non capi' e si schiero' una volta di troppo dalla parte di Arafat credendo alle sue promesse espresse in lingua inglese, colla lacrimuccia di pace pronta a luccicare nei suoi occhi.

L'Europa non capi', o non volle capire, e dette ascolto alla sua perfetta propaganda che dipingeva Israele come l'aggressore e Sharon come un assassino.

Anzi l'Europa fece molto di piu': finanzio' tale propaganda e finanzio' i criminali libri di testo antisemiti in cui si raccontava ai bambini palestinesi che gli ebrei erano scimmie e maiali.

Finalmente Israele capi' che le bombe umane erano la personale versione arafattiana della Hitler- Jugend e che per distruggere la macchina del terrore palestinese , bisognava eliminarne l'inventore. Israele deve oggi pensare a rimuovere Arafat, distruggere le infrastrutture del terrorismo, arrestare tutti i terroristi, e contemporaneamente deve pensare a sopravvivere agli attacchi suicidi dei novelli giovani nazisti palestinesi.

Hitler nel bunker di Berlino si suicido'. Arafat non ne avra' il fegato, non e' nel suo stile, preferisce limitarsi ad urlare che morira' da martire. Nessuno lo vuole martire, tantomeno santo e, il suo cinismo, la sua corruzione, la sua noncuranza per la sorte dei palestinesi gli stanno facendo fare, meritatamente, la fine del topo.