Sbirciamo Eretz Israel
Presunti mercanti ebrei (V-VI secolo)
Verso la met del IV secolo i mercanti Ebrei si erano concentrati a Tongres e Tournai. Nel 470 S. Apollinarius preg il vescovo di Tournai di accoglierli favorevolmente perch "queste persone in genere fanno ottimi affari". Nel VI secolo Gregorio di Tours parla di colonie di Ebrei a Clermont-Ferrand e a Orleans. Anche Lione annoverava numerosi mercanti ebrei. [] Nei primi secoli del Medio Evo, gli Ebrei di Francia erano principalmente mercanti. Nelle Fiandre [] il commercio era accentrato nelle loro mani. [] Nel 1040 il commercio di Liegi era nelle loro mani. [] In spagna tutto il commercio estero era loro prerogativa. [] Lo stesso accadeva nella Gallia.
Vabb vediamole le fonti:
1) Gregorio di Tours Historia Francorum
a) IV, 12: Critica pesantemente un vescovo di nome Cautino in questo
modo: "Certo in Cautino nulla fu mai ne' santo ne' stimabile. Egli fu
completamente indifferente a tutte le scritture sia ecclesiastiche che
secolari. Era molto caro agli ebrei e loro devoto, non per la loro
salvezza, come deve essere la premurosa cura del vero pastore, ma per
le mercanzie che poteva comperare; al punto che dopo averlo circuito
e manifestamente comportatisi con quello da grandi adulatori, essi
riuscivano a vendergli merci ad un prezzo maggiore di quello
convenuto"
b) Quando muore Cautino in parecchi cercano a Clermont di diventare
vescovi e Gregorio ci racconta il fatto cosi' in IV- 35: "-- in
parecchi si davano da fare, promettendo molte cose. Infatti il prete
Eufrasio (--) mand al re molti oggetti preziosi presi dagli ebrei".
Quel "presi dagli ebrei" nella traduzione di Massimo Oldono rende la
locuzione latina "susceptas a Iudaeis" io noterei che "suscipere"
anche nel latino tardo e rozzo del VI secolo non significa
"acquistare" ma "prendere".
c) Esempio di gioiosa conversione nel VI secolo e quindi delle
condizioni "privilegiate" degli ebrei nel regno franco. Siamo nel 576
e i fatti narrati si svolgono dal 5 aprile al 24 maggio. V, 10: "--.
Adesso spieghero' cosa accadde in quell'anno a Clermont riguardo agli
ebrei -- mentre il sacerdote pregava (--) uno fra questi chiese di
essere battezzato il giorno della santa Pasqua e rinato attreverso il
sacramento del battesimo di D-o anch'egli procedeva vestito di bianco
insieme ad altri vestiti di bianco. Quando la processione oltrepasso'
la porta della citta', uno degli ebrei verso' per istigazione del
diavolo, olio puzzolente sulla testa dell'ebreo convertito. E poiche'
tutta la folla disgustata voleva tempestarlo di pietre il pontefice
Avito non permise che questo accadesse. Poi nel santo giorno in cui il
Signore ascese in gloria nei cieli (--) mentre il sacerdote usciva in
processione dalla chiesa per recarsi alla basilica, tutta la
moltitudine di coloro che lo seguivano si slancio' verso la sinagoga
degli ebrei e distruttala fin dalle fondamenta fecero diventare il
luogo dove sorgeva simile ad una pianura distesa".
Il giorno seguente Avito manda dei preti presso gli ebrei (si presume
abbastanza scossi dalla distruzione della sinagoga) e gli fa dire che
"Io non vi costringo a confessare il Figlio di D-o (--) cosi' se voi
volete credere come io credo siate un solo gregge sotto di me preposto
a vostra custodia. Se invece non e' cosi' allora andatevene da questo
luogo". Gli ebrei ci pensano e probabilmente hanno capito bene
l'antifona dopo la distruzione della sinagoga. Secondo Gregorio di
Tours il risultato fu che "Furono piu' di 500 quelli che ebbero il
battesimo. Quelli che invece non lo vollero allontanatisi dalla citta'
se ne tornarono a Marsiglia".
Ottimo esempio questo del fatto che le ricchezze tra V e X secolo
mettono al riparo gli ebrei in Occidente.
d) Siamo adesso nel 584 nella citta' di Tours e questo racconto di
Gregorio di Tours (VII, 22-23) narra proprio di due mercanti ebrei e
un po' lunghetto ma vale la pena leggerselo: "giunse a Tours l'ebreo
Armentario, insieme ad un compagno della sua setta, e due cristiani,
per esigere le cauzioni che avevano depositato presso di lui
l'ex-vicario Ingiurioso e l'ex-conte Eunomio a causa del pubblico
tributo. Interrogati questi uomini Armentario ricevette assicurazione
assicurazioni che avrebbe ricevuto l'importo di denaro con gli
interessi" Ingiurioso invita a cena Armentario dicendogli che lo
paghera' dopo il pasto e Gregorio di Tours poi scrive: "-- finito il
banchetto -- gli ebrei con i due cristiani furono trucidati dagli
uomini di Ingiuroso e poi gettati in un pozzo vicino alla casa". I
parenti di Armentario arrivano a Tours e trovano i cadaveri e accusano
Ingiurioso e chiedono giustizia al re Childeberto e il processo farsa
va cosi': "non si riusc a trovare ne' il denaro ne' la cauzione
dell'ebreo defunto" in piu' anche il tribuno Medardo pare secondo la
voce del popolo coinvolto: anche lui doveva soldi ad Armentario.
"Ingiurioso si present all'udienza di fronte al re Childeberto e per
tre giorni interi attese sino al tramonto del sole. Ma visto che gli
avversari non si presentarono ne' sull'affare fu da alcuno
interpellato, se ne torno' infine a casa sua".
Allora vorrsti per favore dirmi in base a Gregorio di Tours quali
vantaggi hanno i mercanti ebrei nel VI secolo? Li ammazzano, buttano i
cadaveri nei pozzi e poi il re neppure interroga i responsabili. Io
non avrei voluto essere un mercante ebreo nel regno franco del VI
secolo tu si?
e) Sulla colonia ebrea di Orleans Gregorio parla nel libro VII, 1. Re
Gontrano si reca ad Orleans nel 584 e viene ricevuto dal popolo
festante. Gli fanno festa agli ebrei della citta'. Quando il re si
siede a pranzo ai suoi nobili fa questo discorso: "Guai alla gente
ebrea, malvagia e perfida e sempre pronta con pensieri ingannatori.
Per questo oggi mi acclamano di lodi di adulazione (--) affinche' io
ordini che venga ricostruita con il denaro pubblico la loro sinagoga
da poco distrutta dai cristiani ma io secondo il disegno del Signore
non lo faro' mai". E Gregorio ch era presente al banchetto reale
commenta il discorso cosi': "O re famoso per questa ammirevole
saggezza!".
Queste erano le condizioni della comunita' ebraica di Orleans. Si
c'era una comunita' cui avevano distrutto la sinagoga e che si
prendeva per di piu' i dileggi (pii si intende) del re --. Avresti
voluto essere un ebreo di Orleans nel 584?
Queste sono tutte le citazioni di ebrei contenute in Gregorio di Tours
(un'altra la trovo in X, 23 ma si riferisce alle differenti date di
celebrazione della Pasqua).
Vorresti dirmi da cosa desumi che gli ebrei fossero per lo piu'
mercanti e che godessero di condizioni piu' tollerabili rispetto
all'XI o al XII secolo? L'altra volta ti ho citato Beziers nel 1209
dove venivano sequestrati i beni e mi hai detto che era ti riferivi al
periodo precedente al X secolo. Qui siamo nel VI e bruciano le
sinagoghe, costringono al battesimo forzato e tagliano la gola ai
mercanti? Dove vedi i vantaggi?
Mi citi Sidonio Apollinare -- vabbe' vediamo le lettere (edizione
Belles Lettres, testo stabilito e tradotto in francese da Loyen, 1970)
a) Epistole, libro III, 4 Sidonio Apollinare scrive al prete Felice
(siamo nel 471 o 472): "Il giudeo Gozolas per la cui persona nutro
affetto anche se la sua setta non m'ispira che disprezzo ti porta
questa mia lettera --.." poi prosegue parlando d'altro. Percio' Gozolas
l'ebreo qui fa il postino e non saprei proprio come facciamo a dire
che sia un mercante. Questa e' una variante antica della nota storia
"c'ho n'amico ebreo tanto bravo ma gli altri lassamo perde--.". Dove ci
vedi il privilegio e l'esercizio della mercatura?
b) Epistole, libro VI, 11. Sidonio scrive al vescovo Eleuterio (data
incerta tra il 470 e il 477) e c'e' una raccomandazione di un ebreo.
Sidono scrive: "Con la presente vi raccomando un ebreo non che mi
piaccia per il quale periscono coloro che sono coinvolti
(nell'ebraismo) ma perche' non e' giusto che si condanni uno di loro
senza pieta' mentre e' in vita: si puo' ancora sperare che sia assolto
fintanto che si disponga dei mezzi perche' si converta. Tutti i
dettagli della cosa ve li spieghera' lui stesso a viva voce (--
Apollinare dice che e' meglio che la questione sia trattata in questo
modo) Poiche' gli uomini di questa specie abitualmente riguardo agli
affari e alle azioni giudiziarie hanno giuste cause voi potete dunque
mentre combattete la sua malvagia fede difendere la persona di questo
bisognoso"
("Sane quia secundum vel negotia vel iudicia terrena solent
huiuscemodi homines honestas habere causas"). Qui si tratta di una
causa nella quale e' implicato l'anonimo ebreo. Da cosa capisci che e'
un mercante? Qui dice che in genere gli ebrei nei casi di commercio e
di giudizio hanno buona fede ossia "honestas habere causas". Non gli
chiede di accoglierlo perche' fa buoni affari ma di difenderlo
(probabilmente da qualcuno). Altrimenti se era cosi' semplice non si
vede perche' Sidonio non vuole scrivere esplicitamente della
questione, si trattase di far affari l'avrebbe detto esplicitamente.
c) Epistole, VIII, 13. Sidonio scrive al vescovo Nunechius verso il
478 e gli raccomanda Promotus. Ti risparmio l'intera lettera che e' un
panegirico sul fatto che Promotus NON E' PIU' EBREO si e' convertito.
Ma non si dice che Promotus e' un mercante. Si dice alla fine della
lettera che sara' lo stesso Promotus a spiegare i motivi del suo
viaggio presso Nunechius lui (Sidonio) si limita a dire che la miglior
raccomandazione e' che si sia convertito.