Diavolo d'un Mos
La notizia arriva in simultanea dall'Egitto e dalla Svizzera. Un gruppo di egiziani, capeggiati dal preside della facolt di Giurisprudenza dell'Universit di Al--Zaqaziq, sta preparando una colossale causa giudiziaria contro tutti gli ebrei di tutto il mondo, dalla quale conta di ricavare 1.125 mila miliardi di tonnellate d'oro.
Non sembri molto: in 5.758 anni gli interessi maturano, no?
Il reato
addebitato dal professor Nahil Hilmi effettivamente non stato commesso l'altro ieri: qui si parla di faraoni e di quel ladruncolo di Mos, che non
pago di far affogare - cos si dice nell'Esodo - un sacco di gente nel
mar Rosso, se ne scapp dall'Egitto con il servizio buono dei padroni di
casa, tutta roba fine d'oro e d'argento, pi i gioielli e chiss quanto
altro.
Il furto nel carattere e nella morale degli ebrei, spiega il
solerte accademico, che in aula conta di esibire, come prova provata, la Torah
stessa (Esodo, capitolo 35, versi 12-36).
Il Meschino non sa, forse, che il Talmud racconta del fallimento di una causa simile intentata pi di
2.000 anni fa.
Allora si arriv a processo, la corte era presieduta da Alessandro il
Grande. I rappresentanti egiziani rivolevano il grisb di Mos.
Il rappresentante degli ebrei li inchiod - doveva essere l'Alan Dershowitz
dell' epoca - sventolando la stessa Torah : noi vi ridiamo le stoviglie,
per voi ci dovete pagare lo stipendio di 600mila lavoratori ebrei tenuti
prigionieri per 430 anni.
Gli egiziani chiesero una sospensione di tre giorni.
Accordata.
Passati tre giorni, per, non si fecero pi vedere.