L'agente delle tasse
Giovane agente delle tasse alla sua prima missione: controllare i conti della locale Comunit Ebraica. I suoi superiori pensano che sia una "sinecura", la missione giusta per un novellino, in quanto i conti sono tenuti a regola d'arte fin dai tempi di Giuda Maccabeo. Ed infatti sono esatti al centimillesimo di Euro.
Ma il giovane agente vuol fare bella figura, ed incalza il Presidente
della Comunit: "Non vedo in bilancio alcuna spesa per lo smaltimento
della cera delle candele".
"Perch non ci costa nulla", risponde il Presidente, "Abbiamo un accordo
col fabbricante: noi raccogliamo la cera, lui viene a prenderla con un
furgoncino e ci d in omaggio uno scatolone di candele nuove ogni volta.
tutto scritto nei registri di magazzino".
"E come smaltite gli avanzi delle azzime?", insiste l'agente, al che il
Presidente risponde: "Idem. Raccogliamo anche le briciole delle azzime,
le spolveriamo, le filtriamo se del caso, e le consegniamo al fornaio.
Cos ogni anno celebriamo l'Uscita dall'Egitto con azzime omaggio. Come
da registri di magazzino".
"Ehm ... e dei prepuzi dei bimbi e degli adulti che fate?", insiste
disperato l'agente delle tasse, ed il Presidente gli sussurra in un
orecchio: "Sa, la decenza ci impedisce di scriverlo nero su bianco, ma
li mandiamo al suo ufficio".
"E che ce ne facciamo?", chiede sbalordito l'agente, al che il
Presidente risponde: "Mah ... io vedo che ogni anno le Signorie Loro ci
mandano un tipo come lei ... . Come scritto in Esodo 1:8".